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Ciao Sharm, a Natale si scende sott’acqua all’Argentario

Fino alla fine di gennaio la temperatura dell’acqua resta intorno ai 18 gradi e i pesci che in estate si trovano più in profondità salgono. Violetta Paolini (FullDive diving): «Tanti subacquei a Porto Ercole, qui l’attività si ferma solo un mese all’anno»
Gabriele Ziito e Violetta Paolini
Gabriele Ziito e Violetta Paolini, titolari del Full Dive diving

PORTO ERCOLE. Sharm el Sheik? Maldive? Caraibi? No, grazie. A Natale, le immersioni si fanno all’Argentario. Non è roba da atleti no limits e nemmeno un tentativo maldestro di far sentire meno la nostalgia delle profondità a chi ogni tanto guarda la muta, in inverno, e pensa di indossarla per entrare sotto la doccia. 

È tutto vero: fino alla fine di gennaio, l’attività subacquea in Maremma continua a regalare emozioni mozzafiato. Tra pesci che in estate scendono nelle profondità per trovare un po’ di sollievo al caldo e che risalgono verso la superficie e scenari che cambiano con il variare dei mesi. Violetta Paolini e Gabriele Ziino, che nel 2012 hanno aperto il Full Dive diving a Porto Ercole, hanno un calendario fitto di immersioni fino alla fine dell’anno. Con gruppi che arrivano a Porto Ercole dal nord Italia, soprattutto, ma anche dal Lazio.

L’Argentario, da questo punto di vista, teme pochi rivali in Italia. E da qualche tempo, anche in inverno, riesce a regalare emozioni anche a quei sub che non possono salire sull’aereo per raggiungere le mete più gettonate. L’Egitto, le Maldive, il Sudamerica. «Basta prendere qualche accortezza – spiega Violetta Polini – e anche qui da noi si può godere di emozioni uniche». 

All’Argentario le feste di Natale si fanno sott’acqua

Se c’è ancora qualcuno che si chiede che senso possa mai avere alzarsi all’alba, macinare chilometri per raggiungere la barca, salire a bordo con una ventina di chili minimo di attrezzatura addosso, infilarsi dentro la muta, caricarsi le bombole sulle spalle, scendere sott’acqua e vedere, piano piano, il conto in banca assottigliarsi, proviamo a spiegarglielo ora. 

Il mondo che si presenta davanti agli occhi di chi decide di affrontare anche solo il corso Open water, che consente di raggiungere al massimo 20 metri di profondità, è un mondo fatto di pace, colori, pesci, alghe e coralli che regalano emozioni impossibili da provare fuori dall’acqua. Emozioni che all’Argentario si possono vivere tutto l’anno

«Nel nostro diving ci fermiamo soltanto un mese, quando tiriamo la barca in secco, di solito alla fine di gennaio – spiega la titolare del Full Dive diving di Porto Ercole – Il mese più freddo è quello di febbraio, che dedichiamo alla manutenzione dell’imbarcazione. Per il resto, si possono fare immersioni tutto l’anno. Durante le feste di Natale, anche il giorno della vigilia o l’ultimo dell’anno, per esempio, abbiamo già diversi gruppi prenotati. Le scuole sono chiuse, le persone hanno un po’ di ferie ed è più facile quindi organizzarsi per venire qua».

Il calendario di uscite di Full Dive sulla Galathea è ricco. «L’unico limite – aggiunge Paolini – è come sempre il meteo. Ma se il mare è calmo e non c’è maestrale, immergersi in inverno regala sensazioni uniche». Una volta risaliti a bordo, tra una doccia calda e il pranzo, in pochissimo tempo sembra di essere con una comitiva di amici a fare una festa. 

Astici, aragoste e pesci San Pietro: un incontro a pochi metri di profondità

Temperatura dell’acqua intorno ai 18 gradi, visibilità leggermente peggiore rispetto all’estate a causa dei temporali e delle mareggiate ma anche una quantità di specie di pesci che, con il surriscaldamento del mare, a luglio o agosto sono difficili da incontrare senza scendere intorno ai 40 metri di profondità.

«Durante le ultime uscite – racconta Violetta – abbiamo visto astici e aragoste a meno di 20 metri, abbiamo trovato un gattuccio a Punta Secca a 13 metri. Tanti anche i pesci San Pietro, che in estate si vedono solo a profondità maggiori. È vero, la temperatura dell’acqua si aggira intorno ai 17 o 18 gradi e anche quella fuori dall’acqua è rigida. Ma ci sono subacquei, soprattutto del nord Italia, che si immergono in laghi dove la temperatura non supera mai gli 8 gradi. Basta prendere qualche accortezza in più». 

Indossare una muta stagna, ad esempio. «Chi però ha una semistagna – suggerisce la titolare del FullDive – può limitarsi a una sola immersione anziché due. Oppure può cambiarsi la muta e scendere di nuovo».

I gruppi, che in estate contano per ogni uscita una venticinquina di persone in inverno sono pressoché dimezzati. E i subacquei che scelgono di affrontare le temperature meno clementi di novembre e dicembre, di solito, sono quelli che conducono immersioni un po’ più tecniche. «Ma anche un open può farlo, senza grandi difficoltà», dice ancora Paolini.

Da Sharm a Porto Ercole: la nuova vita di Violetta e Gabriele

Violetta Paolini e Gabriele Ziito, titolari di Full Dive diving, a Porto Ercole non ci sono piovuti per caso. «Lo abbiamo scelto – spiega ancora Violetta – dopo aver girato un po’ l’Italia e dopo aver capito che l’Argentario con le sue isole ci avrebbe permesso di continuare a svolgere questo lavoro come unica attività». 

Dopo anni passati in giro per il mondo e dopo aver lavorato a lungo a Sharm el Sheik, dove Violetta e Gabriele si sono conosciuti, nel 2010, quando la situazione in Medioriente non era delle più tranquille, i due istruttori subacquei hanno deciso di tornare in Italia.

Ziito è originario di Capo d’Orlando, in provincia di Messina. Il mare è il suo elemento, fin da quando è nato. «Io invece sono romana – dice Violetta – per me la passione è sbocciata dopo. Per un anno siamo rimasti in Sicilia a lavorare, poi abbiamo deciso di aprire un diving nostro».

Letteralmente, Violetta e Gabriele si sono tuffati. E dopo aver preso in considerazione diverse opzioni, la scelta è caduta su Porto Ercole. «Abbiamo a disposizione tutto l’Argentario, il Giglio e Giannutri – spiega Violetta – Ci sono tanti siti d’immersione che ci permettono di lavorare tutto l’anno, anche in inverno. In questo periodo, i nostri fondali e le nostre coste sono ancora più belli. Non ci sono i diportisti, non ci sono persone. E anche il pesce la sente questa differenza, e si alza un po’ di quota. Le immersioni d’inverno sono un’esperienza da provare, per chi fa questo tipo di attività». 

 

Autore

  • Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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