GROSSETO. Rinnovato il consiglio direttivo dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Grosseto. Dopo le elezioni di sabato 23 e domenica 24 novembre, gli eletti hanno individuato al loro interno le cariche, confermando alla guida di Opi Grosseto Nicola Draoli. Ad affiancare Draoli, per il quadriennio 2025/2028, sarà Luca Grechi, con la carica di vicepresidente, mentre la segretaria è Rita Malacarne e il tesoriere Andrea Bigozzi. Sono consiglieri eletti Edgardo Norgini,Silvia Bellucci, Giuseppe Mastrogiacomo, Luciana Cerratti, Annunziata De Angelis, Stefania Lenzi, Andrea Minucci, Daniela Mucci, Alessandra Pifferi, Mirella Santucci, Eleonora Zuffi.
Commissione e revisori: le nomine
Rinnovata anche la “Commissione di albo infermieri”. A presiederla è Fulvia Marini, supportata da Cinzia Capelli nel ruolo di vicepresidente, mentre della segreteria è incaricata Maria De Giovanna.
I componenti della Commissione d’albo sono Francesco Castorina, Emanuele D’Andrea, Martina Fattaccio e Angela Scalcione.
Nominato anche il Collegio dei revisori dei conti che è composto da Sabrina Pastorelli e Sara Capitani come membri effettivi, e da Vanni Pastorelli come supplente.
Draoli: «Un Ordine che guarda al futuro»
«Si tratta di un ordine in parte rinnovato – dice il presidente Draoli – ma in solida continuità con il mandato precedente e siamo molto soddisfatti del fatto che sia davvero rappresentativo di molte realtà professionali infermieristiche: dall’ospedale al territorio, fino alla formazione e ad altri ambiti di lavoro trasversali. Questo è un elemento importante, perché ci permette di ricevere contributi e apporti da diverse prospettive professionali e di essere, quindi, più rispondenti ai bisogni dei nostri iscritti e dei cittadini. Il nostro nuovo mandato è quello di continuare ad essere interlocutori per la nostra categoria professionale, ma anche punto di riferimento per le associazioni di cittadini e pazienti e per le istituzioni del territorio. Il momento che stiamo vivendo è, come sappiamo molto difficile, ma continueremo a fornire il nostro apporto sulla progettazione, l’organizzazione, il dibattito in generale».
«Ci aspettano – conclude Draoli – quattro anni impegnativi in un clima sicuramente molto sofferente ma non privo di opportunità e in cui continueremo ad agire ponendoci con razionalità e competenza per rappresentare la professione infermieristica all’interno del più ampio dibattito comunitario sulla sanità».
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