GROSSETO. Grifone e Consonni, una luna di miele lunga sette giornate durante le quali l’uccellaccio da colibrì, nel senso delle dimensioni, è diventato un quetzal splendente, ovvero uno dei volatili più belli al mondo.
L’immagine può rilevarsi eccessivamente esagerata e di parte, ma all’interno c’è un briciolo di verità.
Dal caos alla rinascita
Consonni conosce il Grifone a metà ottobre. La squadra è in totale confusione, immobile nella cantina della classifica a 7 punti, una miseria. Il sodalizio esonera Malotti, il nome del nuovo allenatore è lontano. L’idea arriva da Francesco Lamioni, che indica nell’ex biancorosso l’immaginario successore. Levata qualche bocca storta esterna, in società nessuno è contrario. Si celebra così un matrimonio convinto.
L’inizio, con pochi giorni di lavoro, non poteva andare diversamente, è una sconfitta interna col Fulgens Foligno (1-2). Consonni e lo spogliatoio si stanno conoscendo, annusando, serve un minimo di tempo.
Tre giorni dopo si gioca l’ottava giornata (infrasettimanale) e il Grifone plana a Figline. Gli indizi di una ripresa, pur con flebo e antibiotici, diventano concreti, è 0-0.
Il 27 ottobre c’è il Trestina, stesso risultato a reti bianche. Consonni predica pazienza. Intanto arrivano Caponi e Possenti e il dialogo con il gruppo si infittisce garantendo miglior tenuta mentale e quell’equilibrio di cui si erano perse le tracce.
La svolta il 3 novembre quando il Grifone sbanca l’erba casalinga del Follonicagavorrano con un perentorio 0-2. Da qui in poi il colibrì diventato quetzal, continua a volare senza ostacoli.
Allo Zecchini cade il Flaminia Civitacastellana (1-0), in trasferta sono impallinate Fezzanese (1-2) e, per ultimo, il San Donato Tavarnelle (0-1) dove nemmeno la cabala è riuscita ad essere determinante. Così da 7 punti, il Grifone ha raggiunto quota 21, livello che contiene due perle: zona playoff e aggancio al Siena.
Il clima è cambiato
Di fatto Consonni ha acceso un motore che rischiava di fondere, rabboccato olio e antigelo, fatto il pieno di verde, lavato carrozzeria e interni. Il clima, dunque, è cambiato. La squadra corre meglio, gestisce gli avversari e la palla, punta al sodo senza ricami.
Sul terreno insidioso del “Pianigiani” i biancorossi hanno recitato i dettami del tecnico: trovare il vantaggio, rischiare poco o nulla, provare a colpire in contropiede, chiudere. Per fare questo Consonni gioca la carta Benucci, che lo ricambia con due giocate efficienti. Prima blocca l’incursione avversaria con una corsa di almeno 30 metri, poi serve Mobilio con un lancio perfetto.
Da qui nasce il cross per la testa di Cretella ed è gol. Nella ripresa Consonni chiude spazi e profondità, arretra spesso Cretella sulla linea di difesa, richiama dalla panchina altri centrocampisti, insomma si abbottona. E vince la quarta partita consecutiva.
Qui si chiudono i complimenti, si mette da parte la classifica, si dimenticano i numeri del recente passato, si accantonano tutti i sogni e le attese. La prossima gara (allo Zecchini sabato 30 novembre ore 15,30) si chiama Ostia Mare e tutto viene resettato.
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Collaboratore di MaremmaOggi. Ho viaggiato sulla carta stampata, ho parlato alla radio e alla televisione. Ora ho la fortuna e il privilegio di scrivere online su maremmaoggi.net. Come lavagna uso il cielo. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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