GROSSETO. L’udienza non è stata celebrata. Valentina Fusco, a processo per resistenza a pubblico ufficiale, nel pomeriggio di lunedì 25 novembre, si è piazzata di nuovo insieme alle altre persone che, come lei, si definiscono apolidi, di fronte alla questura. Dove solo due settimane fa era stata arrestata dagli agenti della polizia stradale.
La nuova sfida di Valentina l’apolide
Lunedì mattina, in tribunale, si sarebbe dovuto celebrare il processo per direttissima, in programma dopo mezzogiorno. Fusco, prima delle 7 del mattino era già davanti al tribunale con i suoi sostenitori. È stata la polizia stradale a segnalare la presenza della donna con i suoi sostenitori ben prima dell’orario dell’udienza al giudice. Contravvenendo così all’ordine del giudice che aveva disposto come misura cautelare, l’obbligo di dimora a Follonica. In tribunale, si sarebbe dovuta presentare pochi minuti prima dell’udienza e se ne sarebbe dovuta andare subito dopo. Ma non è stato così: di nuovo, Fusco ha deciso di seguire le proprie regole, quelle degli apolidi, e non gli ordini del tribunale. La polizia stradale ha segnalato al giudice Sergio Compagnucci che la donna non aveva rispettato l’obbligo di dimora a Follonica, oltre al fatto che proprio su Telegram, nei giorni scorsi, aveva chiamato a raccolta gli altri apolidi, per l’udienza di questa mattina. Annotazioni, quelle degli agenti, che sono state utilizzate dal magistrato nella diffida notificata nel pomeriggio.
In quaranta a sostenere l’apolide
Incurante delle disposizioni del giudice, Fusco, lunedì 25 novembre si è piazzata davanti al tribunale di Grosseto prima delle 7 per cominciare a registrare video da pubblicare sul suo canale di Telegram. Con lei c’erano una quarantina di sostenitori arrivati da ogni parte d’Italia.
Quando è arrivato il momento di entrare nel palazzo di giustizia, la donna ha preteso di essere accompagnata in aula da tutti loro. Che però, non hanno mostrato documenti validi. Fusco quindi, ha dichiarato che non le era stato consentito l’accesso in tribunale e allo stesso tempo ha rifiutato l’assistenza dell’avvocata Barbara Guazzini, nominata d’ufficio.
Il giudice Compagnucci ha rinviato l’udienza per ascoltare i testimoni. La quarantaquattrenne, però, anziché tornare a Follonica, dove ha l’obbligo di dimora, si è piazzata un’altra volta davanti alla questura, accompagnata dai suoi sostenitori.
Alla leader degli apolidi, che ha documentato come sempre tutto con i video, in piazza Palatucci è stata notificata la diffida da parte del giudice Compagnucci. Fusco doveva rientrare a Follonica subito dopo l’udienza. Non l’ha fatto, è rimasta a Grosseto.
La notifica della diffida: «È per la cittadina italiana, non per me»
Il giudice, nella diffida letta da Valentina Fusco nel video pubblicato sul suo canale di Telegram, impone alla quarantaquattrenne di tornare a Follonica, dove deve restare. Pena, scrive il giudice, «di essere raggiunta da una misura cautelare più afflittiva». Misura più afflittiva che, come sa la stessa Fusco, potrebbe essere anche la custodia in carcere. Ma al poliziotto che le ha consegnato il documento, Fusco ha contestato di non essere lei la destinataria: «Questa diffida è per Fusco Valentina, la cittadina italiana – ha detto – non è per me».
Poi, dopo aver letto tutto il decreto emesso dal tribunale, ha aggiunto: «Ora le persone devono scegliere se stare ancora in questa narrazione dove vengono compiuti soprusi o stare accanto agli apolidi». Soprusi che Fusco e i suoi sostenitori, avrebbero subito da parte delle forze dell’ordine, dei giudici del tribunale e di chiunque abbia chiesto loro di rispettare le regole della convivenza civile.
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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