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«Portiamo i gatti randagi in comune», la rabbia dei volontari

Una città invasa dai gatti randagi, gestiti solo dai volontari. Censiti circa 3200. L’associazione Occhi di gatto minaccia di portarli in municipio
I volontari di Occhi di gatto minacciano di portare i gatti randagi in municipio
I volontari di Occhi di gatto minacciano di portare i gatti randagi in municipio

GROSSETO. Una città invasa dai gatti randagi, gestiti solo dai volontari. Ne erano stati censiti circa 3200 a Grosseto, ma ora è pieno di nuove cucciolate. L’associazione Occhi di gatto segnala di nuovo il serio problema. E i volontari, allo stremo, minacciano di portarli in municipio. Almeno qualcuno se ne dovrà occupare per forza.

Oltre 3200 gatti randagi in città

«La situazione del randagismo felino a Grosseto è drammatica e sta peggiorando – scrive Occhi di gatto -. Agli oltre 3.200 gatti liberi censiti nel 2023 dal Comune per circa 600 interventi di sterilizzazione effettuate dall’Asl, la primavera e l’estate del 2024 hanno visto un sensibile aumento di nuove colonie di gatti interi, gatte incinta e di cucciolate abbandonate».

«Nonostante i cinque appelli che Occhi di Gatto ha rivolto al sindaco e all’Amministrazione comunale tra dicembre e luglio, nessuna attività o risorsa sembra essere stata messa in atto dal Comune di Grosseto per contrastare l’esplosione demografica dei gatti liberi».

I volontari si accollano il problema, spendendo cifre esorbitanti

«Eppure la legge attribuisce al Comune la responsabilità della prevenzione del randagismo e della tutela degli animali. Ad oggi tutto resta sulle spalle di cittadine e cittadini volontari che, sostenendo spese importanti e sacrificando tempo alle famiglie (a volte anche le ferie), continuano stoicamente ad aiutare gli animali, anche con le adozioni dei cuccioli. Si tratta di numeri esorbitanti: chi 30, chi 50 gattini, chi ha dovuto stallare in casa propria 12 cuccioli tutti insieme, da allattare giorno e notte. Molti di questi gattini non hanno trovato adozione, stanno crescendo e, a breve, dovranno essere sterilizzati».

Servono sterilizzazioni, ma il Comune non ci incontra

«A luglio, dopo ripetute richieste, il Comune, insieme alla Asl, aveva finalmente incontrato le associazioni di tutela degli animali in una riunione che aveva fatto ben sperare in un ascolto attento e partecipato. In quell’occasione avevamo consegnato all’Amministrazione comunale un dettagliato documento nel quale chiedevamo con urgenza di attuare un’efficace campagna di sterilizzazione, di individuare locali per gli stalli e risorse economiche per le cure veterinarie, di istituire la Consulta per gli animali e di modificare il regolamento comunale su vari aspetti pratici che riguardano il benessere degli animali».

«In quell’occasione l’Amministrazione comunale aveva promesso un ciclo di incontri partecipativi con le associazioni e i primi di settembre ha pubblicato un avviso nel quale ha chiesto alcune condizioni di carattere burocratico».

«Per adempiere a quanto richiesto dal Comune entro il termine fissato al 10 ottobre, il comitato Occhi di gatto si è trasformato in organizzazione di volontariato, registrandosi all’Agenzia delle entrate e presentando domanda di iscrizione al Registro unico nazionale del terzo settore. Anche altre associazioni hanno presentato al Comune richiesta di partecipare agli incontri».

«È ormai trascorso un mese e mezzo dallo scadere dei termini, ma l’Amministrazione comunale non ha ancora comunicato niente in merito agli incontri promessi. Nascite e malattie non aspettano; la situazione del randagismo felino a Grosseto si sta aggravando sempre di più».

«Il Comune di Grosseto non si sottragga alle proprie responsabilità. Se non agisce concretamente per alleviare il peso che sta gravando esclusivamente sulle spalle di cittadine e cittadini volontari già allo stremo delle forze, saremo costretti a portare gli animali in municipio».

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