GROSSETO. Qualche giorno fa, ai 60 anni dell’ospedale Misericordia, il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna si è scontrato con il governatore Giani. Il momento non sarà stato quello migliore, ma le occasioni, come si dice, vanno colte al volo. Oggetto del vivace alterco verbale la sanità della Maremma relegata, dice il sindaco, a un ruolo secondario rispetto a quella di Siena e Arezzo. E costretta a fare i conti con una cronica carenza di personale.
Oggi, lunedì 18 novembre, tre giorni dopo, è il Partito Democratico provinciale a lanciare un’iniziativa sulla sanità. Illustrata in un incontro con la stampa dal segretario provinciale Giacomo Termine, da quello comunale Demetrio Cozzupoli, dalla sindaca di Massa Marittima Irene Marconi e da Alberto Bertinelli, consigliere a Manciano e coordinatore della segreteria del partito.
Si tratta – spiegano – di una vera e propria mobilitazione in difesa della sanità pubblica, con l’apertura di una campagna di ascolto dei cittadini sui territori ricercando il coinvolgimento attivo di tutti i circoli del Partito Democratico.
Con il centrodestra ci sono punti di vista diversi nell’approccio. E magari anche soluzioni diverse. Ma una cosa è trasversale: il giudizio negativo sulla sanità della Maremma.
Per questo Giacomo Termine, segretario provinciale del Partito Democratico, punta il dito sulle politiche del Governo Meloni, ma non risparmia una frecciata a quello di Firenze, pur politicamente amico.
«Le problematiche sono tante e complesse – spiega – alla base di tutte vi è la carenza di risorse finanziarie e di personale sanitario. Nonostante la presenza di professionisti di enorme qualità non può reggere un sistema sanitario nazionale senza risorse. Ci sono chiare responsabilità del governo, ma ci sono anche scelte organizzative sulle quali chiediamo un maggior impegno alla Regione Toscana».
Un sistema che dimentica i territori svantaggiati
È chiaro che l’accorpamento fra le 3 Asl nell’area vasta non aiuta a comprendere fino in fondo i bisogni dei territori. In un triangolo nel quale Siena primeggia per la presenza della clinica universitaria, Arezzo accoglie la sede dell’Asl Sud Est, mentre la Maremma paga un territorio dove la densità abitativa è ai minimi italiani, le distanze sono notevoli e alcune zone, l’Amiata su tutte, sono ancora più in difficoltà, perché i professionisti sanitari non la considerano sede appetibile per il loro lavoro.
«Il problema è soprattutto organizzativo – spiega ancora Termine – e non è detto che con 3 Asl separate la situazione non sarebbe stata la stessa. Saremmo stati comunque l’Asl meno “forte”, senza godere di percorsi condivisi. Per questo vogliamo fare questa campagna di ascolto, per capire quanto sia serio un problema di cui abbiamo tanti segnali. E poi vogliamo soluzioni, il tempo per capire è finito».
«Non è accettabile una differenziazione in base ai territori»
«Ci associamo alle necessità che ci fanno presente tanti cittadini – prosegue il segretario provinciale del Partito Democratico – Non accettiamo, soprattutto in un territorio con una popolazione anziana e infrastrutturalmente fragile, che per fare visite specialistiche si debba fare un’ora e mezzo di macchina e che la sanità d’iniziativa ha sempre meno risorse».
«Non accettiamo che i cittadini rinuncino o posticipino le cure per motivi economici, che la tutela della cronicità debba avere una differenziazione in base ai territori, tenendo conto che gli accentramenti organizzativi non abbiano portato il livello di servizi di prossimità richiesti sui territori, che i tempi per le selezioni ed il reclutamento del personale siano biblici e che l’attuale assetto normativo preveda i criteri di finanziamento solo sulla base del numero dei cittadini e svuota i primariati dentro i nostri ospedali».
«Il sistema sanitario rischia di affondare»
«Non accettiamo l’atteggiamento passivo di chi tende a minimizzare tutto lasciando che il sistema sanitario affondi sempre di più, – aggiunge ancora il segretario provinciale del Partito Democratico Giacomo Termine – perché è nostro dovere difendere il diritto alla salute e all’uguaglianza nell’accesso alle cure, condizione che solo la sanità pubblica riesce a garantire».
«Per questa ragione il Partito Democratico si fa promotore di una mobilitazione pubblica attraverso la quale tutto il territorio chieda con forza che vengano ascoltati i bisogni dei cittadini e si trovino soluzioni sulle criticità del sistema dei servizi sociosanitari locali, perché non accettiamo che la salute delle persone dipenda dalla loro condizione economica».
I risultati al governatore, all’assessore e al segretario regionale Pd
Per questo fino all’inizio dell’anno prossimo sarà avviata una campagna di ascolto su tutti i territori coinvolgendo i circoli del Partito democratico, ai quali sarà chiesto di raccogliere opinioni, punti di vista e di rilevare bisogni espressi dalla popolazione.
È stata anche attivata un’email in cui i cittadini possono segnalare disservizi alla mail: segretario@pdgrosseto.it.
Sempre ad anno nuovo sarà elaborato un documento che raccoglierà le risultanze della campagna di ascolto e sarà organizzato un incontro pubblico in cui sarà invitato il presidente della Regione Eugenio Giani, l’assessore alla sanità Simone Bezzini e il segretario regionale del Partito Democratico Emiliano Fossi, affinché sostengano e accolgano le istanze della Maremma.
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Direttore di MaremmaOggi. Dopo 30 anni di carta stampata ho capito che il presente (e il futuro) è nel digitale. Credo in MaremmaOggi come strumento per dare informazione di qualità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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