GROSSETO. C’è una famiglia, quella della piccola Camilla, la bambina di 17 mesi morta dopo aver ingoiato una pila, costretta ad affrontare un dolore senza pari. E ce n’è un’altra che invece, dopo il grande spavento, ha ricevuto la notizia che loro figlio, un bambino grossetano di 7 anni, è fuori pericolo.
Anche lui, come la piccina, aveva ingoiato una pila. Ma quando è arrivato al pronto soccorso pediatrico dell’ospedale Misericordia di Grosseto, guidato dal direttore Luca Bertacca, i genitori sapevano già cosa aveva fatto loro figlio. Era stato lui a dirglielo, il giorno dopo, permettendo così al personale del pronto soccorso pediatrico di salvargli la vita. La bambina di 17 mesi, era troppo piccola per farlo. Una differenza enorme, tra i due casi, che non sono nemmeno lontanamente paragonabili, se non per il fatto che entrambi avessero ingoiato una pila.
Trasferito immediatamente a Massa Carrara
Quando il bambino è arrivato al pronto soccorso pediatrico, il personale ha immediatamente allertato Pegaso per trasferire il bambino al Meyer.
Dall’ospedale pediatrico fiorentino però, è stata data al 118 l’indicazione di portare il piccolo subito a Massa Carrara. L’intervento di rimozione della pila, che da due più di un giorno si trovava nell’esofago del bambino, doveva essere fatta in un ospedale dove c’è la Cardiochirurgia per evitare problemi ai grandi vasi, che potrebbero insorgere in questo tipo di intervento.
Durante la notte tra mercoledì 13 e giovedì 14, il bambino è stato quindi portato all’ospedale apuano, dove gli esperti di endoscopia del Meyer hanno tolto la pila dall’esofago del bambino.
Il piccolo è ora ricoverato nel reparto di terapia intensiva. Il bambino viene controllato con due ecografie al giorno.
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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