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Maremma terra del bio, nasce il Biodistretto del Montecucco

Nasce il Distretto Biologico del Montecucco, ne fanno parte, per ora, sette Comuni e otto aziende. Le parole del presidente
Nasce il Distretto Biologico del Montecucco, nel riquadro il presidente Francesco Saverio Benedetti
Nasce il Distretto Biologico del Montecucco, nel riquadro il presidente Francesco Saverio Benedetti

CINIGIANO. È stato ufficialmente istituito il nuovo Distretto Biologico del Montecucco, il decimo in Toscana, il terzo in Maremma (gli altri due sono quello della Maremma e quello delle Colline della Pia), che rafforza il ruolo della regione come leader nazionale del biologico.

Il nuovo biodistretto ha l’obiettivo di valorizzare e tutelare un territorio dalle radicate tradizioni agricole, promuovendo un modello di sviluppo sostenibile sia a livello ambientale che socioeconomico.

La presentazione del progetto si è tenuta al Forum Fondazione Bertarelli alla presenza della vicepresidente e assessora all’agroalimentare della Regione Toscana Stefania Saccardi. Con lei, il presidente del neo-distretto Francesco Saverio Benedetti, e i sindaci dei Comuni di Cinigiano, Civitella Paganico, Arcidosso, Castel del Piano, Seggiano, Roccalbegna e Campagnatico.

Un traguardo significativo per il territorio, che punta a diventare un modello di eccellenza nell’agricoltura biologica e sostenibile, sia in Italia che a livello internazionale. La Toscana si conferma come una delle regioni leader nel biologico, con oltre il 37,5% di superficie utile coltivata bio, rispetto a una media nazionale del 19,8%, e un’incidenza di aziende biologiche del 13,3%, quasi il doppio del dato nazionale del 7,4%.

I dati Ismea presentati a ottobre testimoniano il ruolo della regione come esempio virtuoso, ora ulteriormente rafforzato dal Distretto Biologico del Montecucco, che si distingue per l’elevata percentuale di superficie agricola biologica (che supera attualmente il 56% della Sau, Superficie agricola utilizzata).

Promuovere sostenibilità e biodiversità

Il Distretto Biologico di Montecucco nasce con il sostegno di istituzioni quali la Regione Toscana, il Distretto Rurale della Toscana del sud, CIA, Coldiretti e Unione Agricoltori Montecucco, per promuovere un’agricoltura che valorizzi la biodiversità, incoraggiando un modello di sviluppo sostenibile sia a livello ambientale che socioeconomico.

Otto le aziende agricole che attualmente rappresentano il biodistretto e che hanno contribuito alla sua creazione: ColleMassari, Salustri, L’Impostino, Franci, Podere dei Fiori, La Pollinosa, Le Colline Amiatine, e Podere Ciuffoni.

Otto realtà, tutte impegnate nel biologico, che rappresentano il cuore pulsante del distretto e che con i loro prodotti – dal vino all’olio, dal miele alle farine, alle produzioni animali – incarnano le eccellenze che caratterizzano il Montecucco.

Un gruppo che si accinge a crescere in termini di partecipazioni, con numerose aziende agricole che a pochi mesi dall’annuncio del progetto hanno già presentato domanda di adesione. Tutti i prodotti delle aziende aderenti riporteranno in etichetta il logo del biodistretto, garantendo ai consumatori un marchio di qualità e impegno per il territorio. Le aziende che desiderano aderire devono rispettare un requisito essenziale: almeno il 30% della loro produzione deve essere certificata biologica.

Saverio Benedetti: «Momento storico per il territorio»

Francesco Saverio Benedetti, presidente del Distretto Biologico del Montecucco e Chief financial officer di ColleMassari, ha dichiarato: «Oggi celebriamo un momento di grande importanza per il nostro territorio: il riconoscimento ufficiale della Regione Toscana al Distretto Biologico del Montecucco. Questo traguardo è il frutto di un’idea nata più di un anno fa, quando abbiamo iniziato a parlare della possibilità di creare un Distretto Biologico che potesse valorizzare e sostenere il nostro territorio».

«Con l’impegno di tutti, grazie a una coesione straordinaria e a una visione condivisa, siamo riusciti in pochissimo tempo a trasformare questa idea in realtà. Quello di oggi è il risultato di uno sforzo collettivo che ha visto aziende, istituzioni e comunità lavorare insieme per promuovere un’agricoltura sostenibile, radicata nelle nostre tradizioni e attenta al futuro. La nascita del Distretto Biologico di Montecucco rappresenta un momento storico per il nostro territorio. Lavoriamo per costruire un futuro sostenibile e inclusivo, che metta in luce le potenzialità delle nostre comunità. Questo progetto permette di proteggere il nostro patrimonio naturale e agricolo e di offrire nuove opportunità economiche e sociali ai cittadini e alle aziende».

Saccardi: «Distretti biologici fondamentali per l’agricoltura»

La vicepresidente e assessora all’agroalimentare della Regione Toscana Stefania Saccardi ha aggiunto: «I Distretti biologici sono oggi fondamentali per porre una sempre maggiore attenzione non solo verso l’agricoltura e la tutela delle produzioni ma anche ai caratteri di identità territoriale e paesaggistici dei luoghi, ai criteri della sostenibilità ambientale e di conservazione del suolo agricolo e verso la tutela dell’agrobiodiversità, oggi fortemente minacciata dai cambiamenti climatici».

«Oggi il distretto biologico è un segnale forte di volontà di una cultura volta al cambiamento che viene dai territori. Per questo i comuni e gli amministratori hanno un ruolo fondamentale per favorire la creazione di un distretto biologico che possa dare vita ad un cambiamento della mentalità verso un modello sempre più sostenibile. È infatti sulla società e sulla qualità della vita che si riflettono anche gli impatti ambientali ed economici, positivi e negativi, delle scelte effettuate a livello territoriale, sulle produzioni di base e lungo la filiera agroalimentare, sostanzialmente in termini di sicurezza alimentare, occupazione, salute, equità e inclusione sociale».

«Per questo il distretto biologico rappresenta uno strumento che va a rafforzare le comunità rurali che mettono al centro del proprio programma di sviluppo la sostenibilità, sia ambientale ma anche economica. Le attività del distretto biologico del Montecucco potranno per questo rappresentare un valore aggiunto anche per il distretto rurale della Toscana del sud ponendosi come elemento propulsivo con particolare riguardo ad un approccio biologico per la gestione dell’agricoltura e dell’ambiente».

Tre fasi temporali, gli obiettivi del Distretto Biologico del Montecucco

Il Distretto Biologico di Montecucco ha già individuato i prossimi obiettivi, articolati su tre fasi temporali:

  1. A breve termine: sensibilizzare e supportare ulteriormente i produttori locali già impegnati nel biologico, ampliando il numero di aziende e promuovendo la conoscenza del distretto attraverso campagne di informazione e comunicazione.
  2. A medio termine: consolidare la rete di cooperazione includendo anche il settore turistico e culturale, per valorizzare l’offerta territoriale e promuovere il Montecucco come destinazione per il turismo sostenibile.
  3. A lungo termine: affermare il Distretto come modello di riferimento nell’agricoltura biologica e sostenibile a livello regionale e internazionale.

La missione è far riconoscere il Montecucco non solo per la qualità dei suoi prodotti, ma anche come emblema di sostenibilità e biodiversità, in grado di attrarre interesse e visibilità in fiere di settore e attraverso attività di promozione globale.

Con il Distretto Biologico di Montecucco, il territorio afferma il suo impegno verso un modello di agricoltura sostenibile, inclusivo e di valore, che protegge le risorse naturali e si impegna a lasciare un impatto positivo e duraturo sulla comunità e sull’ambiente.

Il logo del Distretto Biologico del Montecucco

Il logo del Distretto Biologico del Montecucco rappresenta visivamente l’identità sostenibile e territoriale del distretto e comparirà sui prodotti delle aziende aderenti, sottolineandone l’impegno per l’agricoltura biologica. La parola “BIO” appare in una tonalità di verde chiaro, che evidenzia subito l’approccio biologico dell’organizzazione e la sua dedizione alla natura e alla qualità dei prodotti agricoli. Al centro della “O” è inserito un simbolo che richiama una foglia o un frutto, evocando anche la forma di un’ape, emblema di biodiversità e sostenibilità: valori chiave per l’agricoltura biologica e l’ecosistema del Montecucco.

La scelta di due tonalità di verde – una chiara, a rappresentare vitalità e crescita, e una scura, che richiama la stabilità e il legame con il territorio – rimanda ai paesaggi tipici del Montecucco, fatti di boschi, campi e vigneti. Sotto la scritta “BIO,” la dicitura “Distretto biologico Montecucco” ribadisce la missione e l’identità del distretto, dando al logo una forte riconoscibilità che sarà immediatamente associata ai prodotti del territorio, ambasciatori di un’agricoltura sostenibile e radicata nel Montecucco.

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