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Dopo il ricorso al Tar, il bambino torna al nido

I genitori del piccolo, che hanno chiesto (e ottenuto) la sospensione della graduatoria dell’asilo, presenteranno una proposta di conciliazione al Comune: «Ci trattano come piantagrane in malafede»
Pitigliano
Una veduta di Pitigliano

PITIGLIANO. C’è un aspetto particolare dell’intera vicenda che vede da una parte una coppia di genitori, madre e padre di un bambino che era rimasto escluso suo malgrado dall’asilo nido e il Comune di Pitigliano che non lo aveva ammesso perché la domanda era arrivata fuori tempo. 

Un aspetto che non pare riguardare la questione in sé ma i toni che la vicenda ha assunto. Toni da vero e proprio braccio di ferro.

Che da martedì 12 novembre, si spera possano abbassarsi, visto che il piccolo, finalmente, potrà tornare a scuola. 

Il braccio di ferro con il Comune

Il Comune, che aveva inserito nella sezione “Eventi e manifestazioni” l’avviso con la data di scadenza per iscrivere i bambini all’asilo nido, ha ribadito che i genitori del piccolo sapevano che quella data era stata anticipata.

«Hanno presentato la domanda il 3 maggio – scrive il Comune di Pitigliano in una nota – Quando il bando scadeva il 30 aprile».

 

«Nella nota stampa inviata il 9 novembre sulla sospensione cautelare della graduatoria asilo nido disposta dal Tar – rispondono ora i genitori del piccolo –  il Comune di Pitigliano ha chiarito una volta in più il suo atteggiamento nei nostri confronti, per nulla rispondente ai principi di correttezza e di leale collaborazione, come scritto dallo stesso Tribunale Amministrativo Regionale nell’ordinanza cautelare di sospensione della graduatoria».

I genitori del bambino: «Scontro assurdo, non siamo piantagrane»

Quello che hanno ottenuto i genitori del piccolo al Tar non è una vittoria.

«È solo una magra consolazione per aver tutelato nostro figlio da comportamenti sbagliati che ha dovuto subire, anche dal punto di vista giuridico – dicono – Abbiamo vissuto tutto l’iter processuale con grande preoccupazione e non siamo mai stati sicuri di niente, se non della nostra buona fede. Il Comune invece persevera in questo scontro assurdo come se fossimo dei piantagrane volutamente molesti. Finora ci siamo considerati vittime di errori umani e rimediabili, ma il Comune sta spingendo oltre il sopportabile la questione, propagando dichiarazioni ai limiti del falso – a iniziare dalla nostra supposta conoscenza dei termini modificati al 30 aprile prima della loro scadenza, già ampiamente smentita in sede di discussione al TAR».

I genitori pronti a trovare un accordo

Non c’è la volontà di proseguire in questo scontro, da parte dei genitori del piccolo, che martedì mattina potrà tornare finalmente a scuola.

«Con l’ausilio di un sindacato del mondo scolastico, del difensore civico della Toscana e del nostro avvocato, cui abbiamo dato l’incarico – dicono ancora – prepareremo una proposta bonaria e conciliativa, vantaggiosa per tutti, al fine di chiudere la controversia e stare più sereni, nella speranza che il Comune possa comprendere che un accordo è meglio di qualsiasi sentenza».

Il comunicato del Comune, che ha riproposto le memorie presentate dall’avvocato incaricato dall’amministrazione, «palesa uno scarso rispetto istituzionale nei confronti del Tribunale Amministrativo Regionale – dicono i genitori del bambino – della sua decisione di sospendere la graduatoria asili nido».

 

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