GAVORRANO. A denunciare la situazione in cui versa il cimitero del paese di Ravi è la lettera accorata di una signora che da tempo vive a Grosseto, ma che nel paese di origine ha i genitori che riposano nel piccolo campo santo, appena fuori dall’abitato.
«Sembra passata la guerra dove c’erano i nostri cari»
«Sono andata a far loro una visita tre giorni fa e quando sono entrata ho avuto l’impressione di trovarmi nel bel mezzo di una guerra; non sono state però le bombe del nemico a danneggiare e distruggere i due quadri che si trovano sulla sinistra appena si entra, ma operai e becchini incaricati dal comune di fare piazza pulita».
La signora parlando di “quadri” si riferisce alle aree dedicate alle sepolture e che lei, salite le scale che ci sono subito dopo aver varcato il cancello d’ingresso, ha trovato smantellate.
«Di sacro non c’è più niente – si sfoga la signora Silvana – lapidi e croci volatilizzate, sparite o forse buttate in un deposito come quello dove anni fa, insieme a mia sorella, vi ritrovai la lapide del nostro nonno paterno che facemmo poi rimettere al suo posto. Ora in quei quadri è rimasta solo terra smossa e qualche buca profonda in evidenza».
«Devi sforzarti per ricordare che c’era sepolto e mi domando: coloro che vi riposavano hanno perso il sacrosanto diritto di essere esistiti? Di aver vissuto in questo paese? Di essere passati ad un’altra vita? Perché in loro ricordo non c’è più niente? La memoria è cancellata per sempre e nemmeno si è pensato di fare delle piccole targhe con i nomi delle povere anime da appendere alle pareti dei muri che circondano i “quadri” dove erano sepolte. Troppo costoso?» si chiede Silvana.
Il cimitero è abbandonato ma i bollettini arrivano
«Per il Comune sarà certamente meglio buttar via per far prima e come se tutto questo non bastasse c’è la nota dolente del decoro. Da anni infatti basta aggirarsi tra le tombe per rendersi conto di cosa vuol dire caos, disordine, sporcizia. Ormai è un cimitero abbandonato a se stesso, basta guardare le pareti e i soffitti dei forni, scalcinati e pieni di macchie di umidità».
«È proprio una vergogna! Chi è responsabile dovrebbe mettersi una mano sulla coscienza, se ancora ce l’ha. Inoltre vorrei “ringraziare” il responsabile dell’illuminazione che manca da più di un anno: questo buio totale e persistente viene però fatto pagare puntualmente con le bollette. Tutto questo è vergognoso».
La comunicazione deve essere per tutti
E a proposito di illuminazione un’altra cittadina incontrata sul posto ci dice che i familiari di coloro che sono stati esumati dai quadri all’ingresso pagano ancora le luci votive. Era circa la metà di settembre quando fu fatto l’intervento di rimozione.
Lei ha fermato in tempo gli operai addetti ai lavori: stavano per dissotterrare suo padre e poi suo fratello, deceduti nell’arco degli ultimi dieci anni. Li ha fermati, dice lei, perché da una compaesana ha saputo quello che stava accadendo e si è precipitata ad accertarsene.
«Altrimenti avrei trovato le cose fatte. Come probabilmente accadrà alla moglie di un signore tedesco che era sepolto accanto a mio padre: qualcuno l’ha avrà avvisata? Io non credo, visto che è tornata in Germania. Quando ho scritto al Comune per chiedere spiegazioni – racconta la cittadina di Ravi -, l’ufficio preposto mi ha detto che sul sito del Comune avevano messo l’avviso, il quale era stato pubblicato anche sulla pagina Facebook. Dopodiché hanno affisso un foglio all’ingresso del cimitero».
«E chi non ha internet come fa? Ma anche chi si collega ogni tanto è automaticamente escluso dalle comunicazioni. Senza contare coloro che non vivono in maniera continuativa qui, ma torneranno per le feste o la prossima primavera e non troveranno più la tomba del marito. Siamo poche anime qui a Ravi e di questi molti sono anziani: era tanto difficile mandare un avviso per posta o fare una telefonata?»
La risposta dell’amministrazione comunale.
Interpellato il comune di Gavorrano, l’assessore ai lavori pubblici Daniele Tonini replica e spiega il punto dell’Amministrazione sui temi sollevati dai cittadini.
«La cura dei cimiteri è un obbiettivo al quale siamo profondamente legati, specifica l’assessore Tonini, e siamo continuamente a disposizione di tutti coloro che hanno bisogno di ricevere le informazioni dovute».
«Come previsto all’articolo 82, del capo XVII, del D.P.R. 285/1990 (regolamento di polizia mortuaria), per far spazio alle nuove sepolture, i defunti possono essere esumati a partire da un decennio dalla relativa inumazione».
«Dall’elenco pubblicato sul sito istituzionale, il cui link diretto per il collegamento è questo si può facilmente dedurre che la data di morte più recente risale a 14 anni fa».
Esumazioni iniziate il 23 settembre
«Le esumazioni sono iniziate il 23 settembre 2024 e sono terminate circa a metà ottobre. Per l’orografia del terreno e per le sue caratteristiche costruttive, il cimitero di Ravi è di difficile accesso ai mezzi pesanti idonei al trasporto della terra e le operazioni devono essere effettuate quasi manualmente. Inoltre, le condizioni meteorologiche del mese di ottobre hanno impedito una regolare esecuzione delle opere».
«Come previsto dalla normativa in vigore e come detto sopra, le comunicazioni ai parenti dei defunti sulle operazioni di esumazioni ordinarie sono avvenute attraverso la pubblicazione sull’Albo pretorio, sul sito istituzionale e sul social network Facebook».
«Non solo, per fornire un ulteriore servizio ai cittadini, l’ufficio ha provveduto a contattare gli interessati con una comunicazione via posta ordinaria e direttamente, almeno in quei casi in cui era in nostro possesso il contatto telefonico».
«Gli avvisi sono stati affissi anche all’esterno del cimitero di Ravi, nella bacheca cimiteriale sin dal mese di luglio, anche nel momento in cui alcuni vandali li hanno strappati, provvedendo immediatamente alla nuova sostituzione».
È un cimitero storico, serve molta manutenzione straordinaria
«Infine, la struttura del cimitero di Ravi è considerata come cimitero storico ed è stata realizzata con materiali che necessitano di una rilevante manutenzione straordinaria. Le manutenzioni vengono seguite da una ditta appaltatrice che ordinariamente provvede alle stesse».
«Nel territorio comunale, insistono cinque cimiteri, la maggior parte dei quali realizzati centinaia di anni fa. Questa Amministrazione, seppur nelle ristrettezze economiche, cerca di mantenere in maniera decorosa le sue strutture, compreso quella indicata dalla cittadina che vi ha scritto. Ogni segnalazione è comunque per noi uno stimolo a far meglio».
Autore
-
Collaboratrice di MaremmaOggi. Il turismo e l'accoglienza sono nel dna familiare, ma scrivere è l'essenza di me stessa. La penna mi ha accompagnato in ogni fase e continua a farlo ovunque ce ne sia la possibilità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
Visualizza tutti gli articoli