GROSSETO. I carabinieri forestali di Grosseto attraverso il nucleo investigativo di polizia ambientale, agroalimentare e forestale dei carabinieri, i Nipaaf, hanno controllato diverse aziende per le quantità, la tracciabilità e la rendicontazione dei loro rifiuti. Nel mirino sono finite 24 aziende, che hanno ricevuto, in totale, oltre 10mila euro di multe.
Gli accertamenti riguardavano il modello unico di dichiarazione ambientale, Mud, che deve essere compilato da tutti coloro lavorano nel settore di raccolta e trasporto di rifiuti. Come i commercianti e gli intermediari di rifiuti senza detenzione, le imprese e gli enti che effettuano operazioni di recupero e smaltimento rifiuti o i consorzi.
Il controllo su tutta la filiera
I registri di carico e scarico ed i formulari d’identificazione dei rifiuti, insieme con il modello unico di dichiarazione ambientale, sono documenti obbligatori la cui mancata o parziale redazione porta a delle sanzioni amministrative. Attraverso il Mud vengono comunicati alle camere di commercio, dell’industria, dell’artigianato e dell’agricoltura le quantità e le caratteristiche qualitative dei rifiuti.
Il controllo riguardava la tracciabilità e il percorso effettuato dai rifiuti fino alla loro ultima destinazione. Controlli necessari per la presentazione di documenti che permettono di individuare quali sono i percorsi di un determinato rifiuto, e quindi di conoscere sia il luogo di produzione che il luogo di destinazione, ma anche la società che si è occupata del trasporto.
La corretta compilazione del Mud è fondamentale per la trasparenza e la corretta gestione dei rifiuti da parte dell’impresa. Fondamentale è anche l’approfondimento incrociato con i registri di carico e scarico, e con i formulari d’identificazione dei rifiuti, che permettono di avviare controlli su tutta la filiera del rifiuto.
