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Un piccolo passo in avanti per il Grifone

Il nullo a reti bianche di Figline porta un pizzico di serenità in casa biancorossa. Mister Consonni ha visto progressi e volontà
Grosseto-Foligno, rigore Cretella
Grosseto-Foligno, rigore Cretella

GROSSETO. Un cerotto. Il Grifone torna da Figline con questa semplice medicazione sul becco. Dopo le profonde ferite ingoiate col Foligno, questa soluzione non è del tutto disprezzabile.

Anche se la prognosi resta riservata, quei segnali di risveglio seminati nell’erba bagnata del “Goffredo Del Buffa”, sono da considerare oro colato. Il Grifone ha lottato, sofferto, rischiato di perdere, osato vincere. Il nullo a reti bianche, dunque, può essere il primo scalino di una scala ancora lunga, a volte tremolante, appoggiata al muro di una classifica malandata ad indicare la zona playout.

La crescita di Cela

Indizi di risalita dal portiere Raffaelli. La deviazione in corner di un pallone al vetriolo resta l’acuto maggiore in una gara poi senza troppi grattacapi. Non subire gol è l’essenza di chi fa la guardia tra tre legni. Possenti in campo ha parlato spesso ai compagni indicando zone del campo, suggerendo posizioni. Una cerniera valida anche Bolcano, il quale ha integrato il lavoro di Possenti aggiungendo soluzioni positive. Benucci, titolare non previsto per la defezione di Senigagliesi, ha dato sostanza e impegno.

Un sorriso lo ha regalato Cela con le sue idee e propensioni offensive finalizzate al tiro, la sua crescita fisica sarà molto importante per il futuro. Da Riccobono è arrivata la precisa punizione sventata con bravura dal portiere Daddi, inoltre il numero 11 ha recitato una gara aspra, fatta di tanto movimento e ricerca del dribbling uomo contro uomo ancora latitante nella squadra. Un discorso a parte per Marzierli. La punta è sempre troppo isolata, gioca sempre spalle alla porta, si sfianca nel ricercare la sfera, difenderla e distribuire. Un lavoro gravoso, che toglie lucidità e potenza alle sue caratteristiche di bomber. Cretella e Sabelli non hanno ancora la giusta vivacità per incidere come dovrebbero, in questo incide la scarsa mobilità dei compagni. Così si abbassano le opportunità di scegliere il passaggio migliore, anche l’ultimo, quello decisivo.
Molto evidente il calo di rendimento dopo aver seriamente corso il pericolo di andare sotto. Nei minuti finali della prima frazione la squadra si è come rattrappita su se stessa, ha avuto i brividi, perdendo metri e sicurezza rischiando concedendo una nuova occasione al Figline. L’intervallo ha funzionato da ricostituente.

Il sorriso di mister Consonni

Mister Consonni, procedendo nella millimetrica ricerca delle cause negative circolanti nello spogliatoio, ha proposto un sorriso al termine della partita di Figline: «Siamo stati continui, a tratti anche dominanti – propone – creando meno di quanto abbiamo gestito. Di questo sono contento».

Grosseto-Foligno, mister Gigi Consonni
Grosseto-Foligno, mister Gigi Consonni

Consonni si ferma, riprende sorridendo amaro: «Contento? Era una sfida da vincere, con una zampata o una azione del singolo e, forse, sarebbe stata meritata. I ragazzi stanno seguendo, stanno provando a fare quello che gli chiedo. In un campo pesante ho visto azioni provate in allenamento, ho visto giocare il calcio che voglio. Tante volte ci è mancata la rifinitura, quella che poi ti permette di andare a concludere. Dobbiamo uscire da queste brutte zone di classifica – conclude – possiamo farlo migliorando giornata dopo giornata, punto dopo punto».

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  • Collaboratore di MaremmaOggi. Ho viaggiato sulla carta stampata, ho parlato alla radio e alla televisione. Ora ho la fortuna e il privilegio di scrivere online su maremmaoggi.net. Come lavagna uso il cielo. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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