GROSSETO. Nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre 2024 anche in Italia si tornerà all’ora solare. Le lancette degli orologi dovranno essere messe un’ora indietro: per convenzione alle 3 del mattino dovremo puntarle alle 2. Di fatto potremo dormire un’ora in più.
Come in tutta l’Unione Europea dunque, le lancette degli orologi andranno spostate indietro di un’ora, andando a rimetterci in pari con l’arrivo dell’ora legale a marzo. In questo modo oltre a dormire un’ora in più, guadagneremo un’ora di luce al mattino presto, al costo di un’ora in meno di luce nel tardo pomeriggio. Il dibattito se è giusto o sbagliato va avanti da anni, ma per ora si rimane così.
Perché si chiama ora solare
Si chiama ora solare perché si segue il moto apparente del sole, ponendo le 12 (cioè mezzogiorno) attorno al momento in cui il sole raggiunge il punto più alto nel cielo. Si tratta quindi dell’orario naturale, senza l’artifizio dell’ora “legale”, che invece fa slittare in avanti un’ora. Questa scelta sfrutta il fatto che in estate il sole sorge molto presto per fare meno ricorso all’illuminazione artificiale durante la giornata. Al contrario, con l’ora solare si sfrutta l’illuminazione naturale nelle prime ore del mattino.
Gli orologi digitali e gli smartphone si aggiornano da soli
Il cambio di orario è previsto in tutti i Paesi UE alle 1:00 Utc (tempo coordinato universale, cioè il fuso orario di Greenwich), che in Italia corrisponde appunto alle 3 del mattino.
Molti orologi, come quelli dei nostri smartphone o dei nostri computer, si aggiorneranno automaticamente senza bisogno di intervento. Gli altri orologi, in particolare da polso analogici, vanno spostati indietro di un’ora.
A marzo del 2025 tornerà l’ora legale
L’ora solare rimarrà in vigore fino all’ultima domenica di marzo del prossimo anno, cioè il 30 marzo 2025, quando le lancette andranno spostate avanti di un’ora.
Il dibattito sull’abolizione dell’ora legale in Italia
L’alternanza tra ora legale e ora solare ha vantaggi e svantaggi. Secondo una stima di Terna, l’azienda proprietaria della rete elettrica di trasmissione nazionale, nel 2023 l’ora legale ha consentito un risparmio di 90 milioni di euro per il sistema elettrico italiano; un risparmio che si estende a 2,1 miliardi di euro dal 2004 per un totale di 11,3 miliardi di kWh non utilizzati. D’altra parte, alcuni studi mostrano possibili impatti sulla salute e in particolare effetti negativi sul sonno.
Il dibattito sull’abolizione dell’alternanza tra ora legale e ora solare va avanti almeno dal 2018, anno in cui il Parlamento Europeo ha chiesto alla Commissione Europea di valutare la direttiva sull’ora legale. La valutazione ha portato nel 2019 a un voto favorevole nei confronti dell’abolizione del passaggio stagionale da ora solare a ora legale. Dopo la pandemia di Covid-19 però la direttiva non è più stata ripresa, anche perché in Italia non è mai stato trovato un accordo su come impostare un sistema di “orario fisso”. (Fonte geopop).
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Giornalista di MaremmaOggi. Ho iniziato a scrivere a 17 anni in un quotidiano. E da allora non mi sono mai fermato, collaborando con molte testate: sport, cronaca, politica, l’importante è esagerare! Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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