Lamioni investe in Arabia e Guinea. E non vende il Grosseto | MaremmaOggi Skip to content

Lamioni investe in Arabia e Guinea. E non vende il Grosseto

Presentato il bilancio 2023 di Lamioni Holding: 15 milioni di utile netto. «In Arabia costruiamo 1000 ville, 2 torri da 50 piani e un’autostrada. E a Grosseto chiudo tutti i cantieri entro luglio 2025»
La presentazione del bilancio 2023 della Lamioni Holding alla sala Eden
La presentazione del bilancio 2023 della Lamioni Holding alla sala Eden

GROSSETO. Gianni Lamioni parla con Maremmaoggi a cuore aperto, fra l’attività a Grosseto, calcio compreso, e quella, in grande espansione, all’estero. In particolare la Holding Lamioni sta lasciando le prospettive maremmane e italiane per allargarsi fuori dai confini, in particolare in Arabia e in Guinea, oltre all’Albania dove ha un’azienda che produce infissi con 10 dipendenti.

L’obiettivo, alle fine del triennio 25-27, è avere l’80% del business in Arabia, il 90% all’estero.

Il bilancio 2023 di tutto il gruppo è stato presentato alla sala Eden, stamani mattina, lunedì 21 ottobre. C’era l’intera famiglia Lamioni (Gianni, Cinzia, Viola e Francesco) e c’era anche Filippo Vetrini, a rappresentare il Grosseto calcio.

La famiglia Lamioni: Francesco, Cinzia, Gianni e Viola
La famiglia Lamioni: Francesco, Cinzia, Gianni e Viola

Ed è stata l’occasione anche per presentare il nuovo Ceo di Lamioni Holding, il fiorentino Domenico Pecorini.

«Lui è un gigante per le sue relazioni internazionali – dice Gianni Lamioni – e deve portarci in giro per il mondo. Per chiarire, mentre la nostra espansione in Arabia l’ho costruita da solo, lui ci porta in Guinea, dove stiamo per chiudere con oltre 200 milioni di euro di appalti, per la realizzazione, fra le altre cose, di due caserme».

Il bilancio di Lamioni Holding si chiuderà con 135 milioni di euro di fatturato e 14 netti di utile, erano 25 con le tasse. «Siamo per distacco- ci dice Gianni Lamioni – la prima azienda della provincia, con 200 dipendenti».

Il piano industriale 25-27 è stato realizzato con Deloitte (una delle Big Four, cioè le quattro più grandi aziende di revisione, insieme a PricewaterhouseCoopers, EY e KPMG, ndr), mentre il bilancio è stato certificato da Ernst & Young (network mondiale di servizi professionali di consulenza direzionale, revisione contabile, fiscalità, transaction e formazione, ndr).

La presentazione del bilancio 2023 di Lamioni Holding alla sala Eden
La presentazione del bilancio 2023 di Lamioni Holding alla sala Eden

Le commesse per le ville e le 2 torri a Gedda

Lamioni, partiamo dall’Arabia.

«In Arabia ho preso un primo appalto da 600 milioni. Facciamo mille ville e un’autostrada. Ho registrato Atlante lì, quindi operiamo come Atlante Arabia (si chiama Atlante Ksa, ndr) e abbiamo aperto un ufficio a Gedda (città da 4 milioni di abitanti sul mar Rosso, a due passi dalla Mecca, ndr). Poichè per lavorare là serve essere legati ad un’azienda consolidata locale, abbiamo acquistato il 75% di una società saudita, che si chiama Gammon Saudia. Il 15% ce l’ha il nostro socio arabo, Sheikh Rafik Mohammed, che aveva il 90% e il 10% ce l’ha il fratello del re Salman, Saud bin Musaid bin Abdul Aziz. Entrambi entreranno al 16% in Atlante Arabia».

Quindi una grande espansione in Arabia Saudita.

«Siamo l’unica società estera in tutta l’Arabia in cui un componente della famiglia reale è socio. L’obiettivo è fare 1000 ville e un’autostrada, ma vogliamo arrivare a farne 5000, sarebbero 2,5 miliardi di euro».

«Questi sono i numeri. Io ormai passo 10-12 giorni al mese in Arabia. Sto affittando una villa, per un anno, per avere un punto di appoggio quando vado con mia figlia Viola».

Ma il personale per fare questa roba colossale dove lo trova?

«Ho assunto come tecnici 6 arabi, tutti ingegneri. Oltre a 4 italiani che stanno fissi in Arabia. La parte tecnica è con 10 persone.  Collabora con noi anche l’ingegnere grossetano Angelo Lupo. I lavori li faccio con maestranze prese là. Sto assumendo 500 persone fra indiani e pakistani. Tieni presente che questi lavori non sono un investimento nostro, ma una commessa pubblica. Dal ministero della casa. In sostanza ci paga lo stato per farle, non dobbiamo venderle noi. Lo stesso l’autostrada».

Ma fate anche qualcosa in privato?

«Proprio stamani ho opzionato una terra nel centro di Gedda in una zona bellissima, versando l’anticipo e abbiamo 3 mesi di tempo per versare il saldo. In tutto sono 13 milioni. Ci costruiremo due torri da 50 piani ciascuna per 600 appartamenti che venderemo. Questa è un’operazione interamente privata. Ci farà il progetto un architetto turco di fama mondiale, lo studio Barbaros».

«Abbiamo presentato il progetto qualche tempo fa a Gedda, in un grande incontro con ospiti 100 degli arabi più influenti del paese. È un investimento da 150 milioni, con una marginalità altissima, perché saranno tutti extralusso. Là il mercato della casa vola».

Quindi l’Arabia cresce e guarda all’Occidente?

«Hanno un progetto chiamato Arabia 2030, entro quell’anno vogliono aver superato gli Emirati Arabi. Stanno costruendo la torre più alta del mondo, già iniziati i lavori. Sarà 1 km di altezza».

«Ormai metà delle donne sono occidentalizzate, stanno allargando i diritti, i locali sono pieni, ce ne sono anche molti gestiti da italiani. Pensa che all’incontro con i 100 arabi più influenti ha parlato Viola, che è stata anche premiata. E non indossava il velo».

La premiazione di Viola Lamioni a Gedda
La premiazione di Viola Lamioni a Gedda

Il futuro di Lamioni Holding in Italia e a Grosseto. Il ruolo di Banca Tema

«È una fase di spinta notevole dell’azienda. E devo dire che tutto questo è possibile anche perché Banca Tema mi ha smobilizzato 59 milioni di euro di crediti fiscali (al 77% netto, ndr). Ringrazio Fabio Becherini, è stato un gigante. Inoltre altri 10 milioni l’ho ceduti su canali miei, a vari fondi».

I cantieri a Grosseto quando ripartono?

«Non solo ripartono, li chiudo tutti. La data ultima per chiudere 130 cantieri in Italia, di cui 80 a Grosseto, sarà luglio del 2025, con una media di 15 al mese. Abbiamo 20 aziende subappaltatrici che lavorano solo per noi, oltre a 200 dipendenti. Inoltre abbiamo acquisito lavori per altri 25 milioni, fuori dal superbonus».

Lamioni e il calcio: «Resto fino alla B e faccio lo stadio»

Veniamo al calcio, il Grosseto.

«In due anni ho immesso nelle casse del Grosseto circa 2,5 milioni. Nessuno ha mai messo così tanto nel Grifone. Inoltre do 1,6 milioni all’anno alla Fiorentina. Sono oltre 4 milioni all’anno messi nel calcio»

Ma lo tiene il Grosseto?

«Io finché non si arriva in B non lo vendo. Non lo vendo perché sarebbe una sconfitta. Poi, arrivati in B, decideranno i miei figli. Viola e Francesco sceglieranno. Anche Viola sta entrando in società: farà il controllo di gestione lei. Finché i numeri erano ridotti potevamo farne a meno. Adesso ci serve una figura così».

Lo stadio?

«Il progetto va avanti, sparato come un treno. Sto aspettando di avere un incontro con Anas per fare una bretella a spese nostre. Siamo dietro a via Giordania, vicino all’uscita di Grosseto Nord. Ma mi serve autorizzazione. L’iter urbanistico è già completo. Lo farò con un partner al 50%. Ne ho già tre che sono interessati. L’investimento totale è di 40 milioni. Io non indietreggio di un centimetro, sia chiaro».

«Io continuerò a vincere a Grosseto ancora per parecchio tempo, questo sia chiaro».

La Holding Lamioni

A oggi, la Holding raggruppa Centrocolor Srl, Edilfox Srl e Atlante Group, che a sua volta comprende Atlante Srl – la prima creatura di Giovanni Lamioni fondata nel 1992 -, Atlante Formazione, Atlante KSA Ltd, Gammon Ltd, Atlante Engineering, Greco Snc, Us Grosseto e Atlante Infissi.

Il nuovo ruolo in azienda di Viola Lamioni

Al convegno ad aprile i lavori è stata Viola Lamioni, classe 1997, primogenita del patron. Viola Lamioni si occupa della definizione e supervisione del piano industriale e degli obiettivi di crescita, gestisce i flussi di cassa e coordina le acquisizioni strategiche, con l’obiettivo di favorire l’espansione del gruppo e la diversificazione delle sue attività. Inoltre, supervisiona la relazione con le istituzioni bancarie e i principali attori del settore finanziario.

«Fin da piccola – dice – ho sempre avuto un legame profondo con il gruppo fondato da mio padre ed ero affascinata da lui e dal suo lavoro. Spesso ho immaginato come sarebbe stato lavorare insieme a lui, e quando questo momento è arrivato, ho sentito la necessità di portare il mio contributo».

Viola Lamioni
Viola Lamioni

Prima di entrare in azienda, Viola Lamioni ha accumulato un’esperienza solida in Bain & Company, una delle principali società di consulenza strategica, dove ha lavorato su progetti complessi per clienti di livello internazionale.  Quindi la sua esperienza in Gucci e Bulgari le ha permesso di affinare ulteriormente le sue capacità nella pianificazione strategica.

Viola Lamioni, laureata con il massimo dei voti e menzione d’onore in Global Management alla LUISS Guido Carli, parla fluentemente inglese e francese, ha una buona conoscenza del tedesco e sta migliorando la sua conoscenza dell’arabo.

Viola Lamioni: «Pensiamo a una quotazione in borsa»

«Lamioni Holding – dice Viola Lamioni – ha delineato un ambizioso piano di internazionalizzazione per il periodo 2024-2027, con l’obiettivo di rafforzare la propria presenza sui mercati globali. Un passo cruciale in questa direzione è la nomina di Domenico Pecorini a Ceo del gruppo, una scelta strategica che segna una svolta nella leadership aziendale. Pecorini, grazie alla sua vasta esperienza internazionale, guiderà il gruppo verso una crescita significativa, con la previsione che entro il 2027 circa il 90% del fatturato sarà generato all’estero. Inoltre, il gruppo sta considerando, in via preliminare, una futura quotazione in borsa, volta a sostenere la sua espansione globale».

«Nel 2024, Lamioni Holding ha consolidato la sua presenza in Arabia Saudita con l’apertura di Atlante KSA, una sussidiaria di diritto saudita con sede a Jeddah, gia impegnata nell’acquisizione di importanti appalti per i principali ministeri sauditi, specialmente nei settori dell’edilizia civile e delle infrastrutture. In parallelo, il gruppo ha acquisito il 75% della società di costruzioni di grado A Gammon, di cui il 10% è detenuto dal principe Saud bin Musaid bin Abdul Aziz, fratello di Re Salman, e il 15% da un socio saudita. Atlante e Gammon opereranno in joint venture per aggiudicarsi rilevanti progetti infrastrutturali».

«Parallelamente all’espansione in Medio Oriente, Lamioni Holding ha rafforzato la sua presenza nei Balcani con la crescita delle operazioni della sua società di produzione di infissi in Albania. Questo stabilimento Atlante Infissi Shpk, già attivo da diversi anni e con 10 dipendenti locali, è un tassello fondamentale nella strategia di diversificazione territoriale del gruppo, che punta a consolidare la propria posizione sia nei mercati europei che mediorientali. Oltre a questi mercati, il gruppo sta esplorando nuove opportunità di crescita con trattative avanzate per l’acquisizione di commesse in Guinea Equatoriale e Marocco, ampliando ulteriormente il proprio portafoglio internazionale e rafforzando la sua leadership nel settore delle costruzioni e infrastrutture globali».

Il nuovo Ceo, Domenico Pecorini

Domenico Pecorini, classe 1962, nato a La Spezia ma, di fatto, fiorentino, è entrato nell’asset del gruppo, forte di una lunga esperienza nel campo della finanza commerciale. Ha ricoperto funzioni direttive in diverse aziende tutte fortemente internazionalizzate e operative sui mercati globali come il gruppo Enel, Ismes, Stilbon, Arcoss.

«Sono onorato di far parte di questo progetto e ringrazio l’imprenditore e la sua famiglia per questa opportunità. Io porto la mia esperienza di lungo corso nella gestione di organizzazioni proiettate oltre i confini nazionali. Rendere un’azienda veramente internazionale significa non soltanto guardare ad una riduzione dei costi o all’apertura di nuovi mercati ma anche valorizzare veramente l’asset più importante dell’azienda, la tecnologia perfetta per eccellenza che è l’uomo: l’azienda è un organismo vivente fatto di uomini e donne».

Domenico Pecorini con Gianni Lamioni
Domenico Pecorini con Gianni Lamioni

«Costruiremo, razionalizzeremo e miglioreremo prodotti e processi, apporteremo fuori dai nostri confini soluzioni finanziarie idonee a creare valore per noi e per i nostri clienti e partner, ma dovremo essere sempre capaci di desiderare l’apprendimento. Nel gruppo le risorse umane sono qualitativamente numerose ed importanti ed il mio compito sarà certamente anche quello di valorizzarle ulteriormente. La visionarietà di Giovanni, l’entusiasmo e la motivazione di Viola, al di là delle loro specifiche competenze, saranno ulteriore carburante per questo tratto di strada che ci apprestiamo a percorrere».

Autore

  • Direttore di MaremmaOggi. Dopo 30 anni di carta stampata ho capito che il presente (e il futuro) è nel digitale. Credo in MaremmaOggi come strumento per dare informazione di qualità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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