GROSSETO. I funghi sono legati a leggende, miti e alla medicina antica. In passato c’era la credenza che nascessero dopo una riunione di streghe nel bosco oppure dopo la danza di folletti e fate. Insomma i funghi sono stati sempre molto legati al folklore e forse è anche questo il motivo per cui tutt’oggi il loro è un regno che conosciamo molto poco: circa il 90% delle specie ci è sconosciuto.
I funghi crescono in ogni angolo del mondo e ci sono molte varianti che sono un po’ particolari: come la famiglia dei Cordycipitaceae, che rendono alcuni insetti dei veri e propri zombie o i funghi che s’illuminano al buio. Insomma di particolarità in questa specie ce ne sono molte, basti pensare che hanno un regno a sé stante e hanno alcune caratteristiche del regno animale, vegetale e batterico.
Anche in Maremma ce ne sono alcuni un po’ particolari, come il Clathrus ruber che è caratterizzato da un forte odore di carne in decomposizione e da una forma particolare simile ad una lanterna. Questo è un fungo molto comune e lascia un odore acre a causa di una massa semiliquida che fuoriesce da esso. L’odore attira le mosche che appoggiandosi si riempiono di spore e le diffondono volando via.
Alcune curiosità sui funghi
I funghi della famiglia Cordycipitaceae sono strani: sono in grado di controllare il comportamento degli insetti in cui si insinuano e intaccano anche altri funghi. Ne fa parte l’Ophiocordyceps unilateralis che si insinua dentro le formiche, le lacera e le fa andare dove meglio crede, mentre si nutre della loro carne. L’insetto non riesce a svolgere le sue funzioni naturali, inizia a barcollare e cadere, un comportamento anomalo per le formiche.
Secondo un team di ricercatori il fungo produrrebbe delle sostanze psicotrope, che riescono a modificare la percezione del mondo che circonda le sue vittime, intaccando, per esempio, l’orologio biologico e la percezione degli odori. Il destino degli insetti con questo parassita è la morte in un punto specifico: quello dove il fungo può svilupparsi al meglio, crescere e rilasciare le sue spore, che infetteranno altri insetti nel circolo continuo della natura.
I funghi, però, hanno molte proprietà, forme e funzioni diverse e alcune molto particolari, ma sono comportamenti naturali, che per quanto assurdi possano sembrare hanno fatto arrivare fini ad oggi le specie che conosciamo. Insomma anche nel mondo dei funghi il più furbo e il più forte sopravvive.
E lo stesso vale per i funghi bioluminescenti, che si trovano nelle foreste pluviali: questi funghi s’illuminano per attirare insetti e ragni, in modo che diffondano le sue spore nella foresta. Questo spettacolo della natura avviene attraverso ad un reazione chimica: l’enzima luciferasi a contatto con l’ossigeno produce un composto che emette luce, ovvero l’ossiluciferina.
I funghi sono gli eroi dell’ecosostenibilità
I funghi sono un toccasana per il terreno, visto che lo purificano: il fungo che viene colto possiamo definirlo come il “frutto”, sotto il terreno c’è una diffusione capillare di filamenti radicali, che si nutrono da altri esseri viventi e dal materiale in decomposizione. E proprio questa peculiarità gli permette di trasformare il materiale organico in sostanze vitali per altri organismi.
L’utilizzo dei micelio di alcuni funghi funziona anche per purificare il terreno: sostanzialmente diffonde enzimi e acidi che intaccano le sostanze inquinanti. Ma non solo, visto che secondo alcuni studi del Nioz, Royal netherlands institute for sea research, dimostrerebbero che il Parengyodontium album, un piccolissimo fungo marino, sia in grado di distruggere le particelle di plastica che si trovano nell’acqua.
Questo tipo di fungo si trova nell’oceano Pacifico settentrionale e gli scienziati hanno notato che riesce a trasformare la plastica in anidride carbonica, dopo che è stata trattata con luci UV. La CO2 rilasciata è molto bassa e la dose è sicura per l’ambiente.
Alcuni spore di funghi possono essere usate per costruire materiale tessile e anche nell’elettronica, come ha fatto l’eco-designer Annalisa Abdel Azim che ha sviluppato delle cuffie per ascoltare la musica con i funghi.
Il fungo di Super Mario e di Spongebob
Qualche aneddoto simpatico sui funghi lo troviamo anche nei videogiochi e nei cartoni animati. Super Mario spesso mangia dei funghi, che possono donargli una vita in più, farlo diventare microscopico o gigante, a seconda del loro colore. E ce n’è uno rosso, che riporta Mario alla grandezza naturale e per questo super potere gli sviluppatori del gioco si sono ispirati all’Amanita muscaria e al fungo bottone. Il primo è velenoso e ha proprietà psicoattive, che provocano euforia e allucinazioni se cotto o essiccato, ma se ingerito in elevate quantità e crudo o non essiccato può causare la morte o il coma.
In Malesia alcuni ricercatori e studiosi hanno trovato un fungo molto simile ad una spugna e lo hanno chiamato Spongiforma squarepantisii, con un ovvio riferimento al cartone animato Spongebob, che in inglese si chiama “Spongebob Squarepants“. Questo fungo è proprio come una spugna e se strizzato è in grado di tornare alla sua forma originale ed è anche molto interessante: è gelatinoso e gommoso e se si secca riesce ad assorbire l’umidità dell’aria per conservare le spore in un ambiente umido.
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Collaboratrice di MaremmaOggi. Amo le bollicine, rigorosamente in metodo classico; il gin e credo che ogni verità meriti di essere raccontata. Non bevo prosecco e non mi piacciono né i prepotenti né le ingiustizie. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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