Disabile bullizzata per sei anni, vince in tribunale | MaremmaOggi Skip to content

Disabile bullizzata per sei anni, vince in tribunale

Perseguitata da un componente dell’associazione di volontariato della quale faceva parte: «Tanto odio intorno a me, ora finalmente posso tornare a vivere»
Il tribunale di Grosseto
Il tribunale di Grosseto

GROSSETO. Per sei anni, che sono sembrati un’eternità, una donna è stata vittima di bullismo e cyberbullismo.

Atti discriminatori, che hanno minato la sua dignità.

La vittima di questa terribile situazione è una donna, che ha una doppia disabilità.

Bullizzata dal consigliere di un’associazione di volontariato

A raccontare la storia è la stessa persona che ha subito gravi azioni psicologiche di ogni tipo e genere e che ha scritto una lettera alla redazione: l’ha voluta raccontare alla redazione di MaremmaOggi per aiutare tutti coloro che hanno la sua stessa disabilità, e che si sono dovuti trovare a fronteggiare la stessa situazione.

«Sono portatrice di doppia disabilità e vittima di bullismo – racconta la donna – Per sei lunghi anni ho combattuto con il bullismo verbale e cyberbullismo. Venivano diffuse informazioni false sulla mia vita privata. Tutto questo ad opera di una persona che riveste una carica sociale, come consigliere regionale all’interno di un’associazione che si occupa di persone sorde». 

Guardata male, criticata, giudicata. All’inizio erano questi gli atteggiamenti che la donna ha dovuto subire.

«Sono stata isolata per lunghi anni dalle persone sorde che fanno parte della stessa associazione, nei ruoli di “soci effettivi “ – racconta – mi avevano soprannominata con vari nomi. Si divertivano a colpirmi: per loro ero una persona orribile e scrivevano nei miei confronti tante pesanti offese, anche sui social».

«Non accettavano il fatto, che nonostante la disabilità, io abbia delle capacità e cercavo di promuovere le accessibilità con buoni risultati – dice ancora – Tutto frutto della mia volontà. Ma come cittadina, e come persona sorda, venivo comunque criticata e offesa. E lo stesso soggetto ha continuato a istigarmi con commenti sulle mie foto, sulle mie iniziative promosse al pronto soccorso dell’ospedale di Grosseto, su come migliorare l’accessibilità».

La vittoria in tribunale

La donna, non è rimasta con le mani in mano. Di fronte ai continui attacchi subiti, ha deciso di denunciare il consigliere e lo scorso settembre, il tribunale le ha dato ragione.

«Non facevano altro che soffocarmi ed impedirmi di fare quello che volevo – dice ancora – Tutte le volte che partecipavo alle varie candidature, non riuscivo mai a proseguire nel percorso: sempre ostacoli insormontabili, per paura che una volta eletta potessi migliorare le cose».

Per sei anni la donna è stata vittima di bullismo e cyberbullismo, discriminazioni pesanti, perseguitata dall’odio. «Venivo attaccata senza conoscere le nuove prove – dice ancora – Lo scorso 11 settembre, dopo sei anni di battaglia, l’incubo è finito. Ho vinto la causa contro il dirigente dell’associazione. Con grande coraggio e con grande fiducia nella giustizia, ho potuto così riavere la mia vita».

«Le persone sorde che mi allontanavano e si prendevano gioco di me, mi hanno trattata come una poco di buono – dice –  non mi hanno mai creduta e né ascoltata. Hanno preferito sentire le bugie, facendosi da parte per eliminarmi dall’associazione e dalla nostra comunità. Più volte ho segnalato i problemi al comitato regionale e nazionale, ma nessuno ha mai preso provvedimenti disciplinari: hanno respinto più volte le mie segnalazioni, preferendo salvare i loro amici che tutelare le vittime».

Oggi però, la donna può camminare a testa alta.

«Grazie ai testimoni che mi hanno sostenuta e accompagnata tutto il tempo e hanno condiviso con me le mie battaglie – dice – e grazie anche al mio avvocato, Giovanni Sammatrice, che per sei anni si è impegnato per proteggermi». Un ringraziamento la donna lo riserva anche alla sua famiglia, che le è stata vicina nei giorni di sofferenza, così come i suoi amici. 

«Ora potrò respirare – dice – Il messaggio è rivolto a chi come me è vittima di bullismo: vi dico non abbiate paura e abbiate il coraggio di denunciare. Tornerete ad avere in mano la vostra vita, come me. Con l’aiuto di chi mi vuole bene per curare le ferite. Lo stesso varrà anche per voi per vincere le battaglie contro il bullismo, il cyberbullismo e le discriminazioni».

Autore

  • nasce dall'idea di Guido Fiorini e Francesca Gori Notizie in tempo reale, turismo, economia, sport, enogastronomia, ambiente, informazione MaremmaOggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

    Visualizza tutti gli articoli

Riproduzione riservata ©

Condividi su

Articoli correlati

Reset password

Inserisci il tuo indirizzo email e ti invieremo un link per cambiare la tua password.

Powered by Estatik