GROSSETO. Da una decina di giorni lottava tra la vita e la morte all’ospedale di Grosseto, dove è morto nella serata di mercoledì 25 settembre. Bruno Poeti, ex guardia di pubblica sicurezza, aveva 72 anni.
Il suo nome era balzato agli onori della cronaca nel 2016 quando sparò a un ladro, ferendolo, dopo che in tre erano entrati nella sua proprietà alle porte della città per rubargli l’auto.
La sparatoria e il sostegno di Salvini
Indagato per tentato omicidio, Poeti aveva patteggiato una pena a un anno e dieci mesi. Nel 2016, quando ci fu la sparatoria e uno dei ladri finì in ospedale, l’ex guardia di pubblica sicurezza si candidò alle elezioni con le Lega.
Per aver difeso la sua proprietà, incassò anche il sostegno di Matteo Salvini.
Fino agli anni Settanta, Poeti aveva prestato servizio nella polizia stradale. Poi, una volta smessa la divisa, si era fatto conoscere in città e nel resto della Maremma con lo pseudonimo di mago Onurb per la sua attività di cartomante e per la sua passione per le arti magiche. Sposato con l’amata Doina, Poeti nel 2021 aveva scelto di scendere di nuovo in politica, questa volta con Italexit di Paragone.
La salma di Bruno è stata composta all’obitorio del Misericordia di Grosseto, il funerale sarà celebrato venerdì 27 settembre alle 15 al cimitero di Sterpeto.
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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