GROSSETO. Una coppia di anziani, provenienti dalla Ciociaria, combatte da anni con una multa presa all’autovelox di Rispescia, il principale “bancomat” del Comune di Grosseto.
Una macchinetta trappola, che frutta oltre 5 milioni di euro all’anno all’Amministrazione, perché piazzata in una stazione di servizio, poco visibile, in un tratto in cui l’Aurelia scende da 110 kmh a 90 kmh e, proprio nel punto in cui c’è l’autovelox, a 70 kmh. Vero, lì la strada è un pochino più stretta, ma il cambio repentino del limite pare fatto apposta per ingannare l’automobilista che, come una trota in una vasca di allevamento, abbocca all’amo e paga la multa.
Ormai i grossetani non ci cascano più, ma i turisti che attraversano la Maremma da nord verso sud finanziano le casse dell’Ente comunale. Peraltro sono fondi vincolati, nel senso che devono essere usati in capitoli di spesa legati alla strada, anche se con un ampio ventaglio di possibilità.
E la vicenda della coppia originaria della zona di Frosinone è emblematica. Perché col tempo la multa è lievitata a quasi 1500 euro. La coppia ha fatto ricorso al giudice di pace ma, all’ultima udienza, alla quale erano venuti apposta, c’è stato un rinvio. Ancora, quindi, la vicenda non è conclusa.
La storia della coppia, insieme 172 anni, viene raccontata in una lettera da Michele Santulli, amico dei due.
Quella multa lievitata a quasi 1500 euro
«Una coppia di vecchi (assieme 172 anni!) fa il sacrificio e spende soldi per essere presente alla discussione del loro ricorso davanti al giudice di pace di Grosseto, a 400 Km da casa: si tratta di una cartella esattoriale di 1300 euro +125 € per diritti, salvo il resto, per una multa sull’Aurelia a Grosseto/Rispescia».
«La strada è particolarmente sgangherata e disastrata e l’attenzione è rivolta ad evitare buche e avvallamenti, ma la velocità è comunque al di sotto dei 110 Km/h previsti. Il guidatore, mille euro di pensione al mese, non immagina di trovarsi nel paese di cuccagna quale è Grosseto che, dicono, è fra le prime in Italia per multe stradali. Quest’autovelox frutta al Comune 5,4 milioni di euro all’anno».
I limiti di velocità cambiano in pochi km, da 110 a 70, poi a 90
«Fortunata città, dove Creonte è re e Antigone lavapiatti! Infatti ad un certo punto il limite passa da 110 a 70 Km/h e immediatamente dopo a 90 Km/h. Un modo per ingannare gli ignari automobilisti con il miserabile giochetto di abbassare impunemente la velocità solo per far funzionare al massimo l’autovelox».
«Così a 70 Km/h il limite prima regolare della vecchia coppia, ora non lo è più davanti alla trappola, da qui la multa: come poi sia potuta gonfiarsi fino a circa 1300 euro salvo sorprese, è anche questo merito del Comune di Grosseto e delle risibili disposizioni che lo appoggiano. La trappola dell’autovelox, felice occasione arbitraria e abusiva per facili soldi e la scusa ipocrita dell’interesse dell’automobilista, nella generale indifferenza dei controllori».
I due anziani dal giudice di pace
«La vecchia coppia all’ora canonica, nel novembre del 2023, è seduta davanti al giudice di pace il quale senza dire una parola, scrive al computer e sul desktop davanti alla coppia “la seduta è rinviata a giugno 2024 perché il Comune non è stato informato”. Alla banale obbiezione del vecchio davanti a lui, il giudice non chiede scusa dell’enorme disagio arrecato a causa della propria inaffidabilità ma spiega che sta rispettando la legge, anche nell’interesse dei vecchi davanti a lui, e mentre parla il timbro di voce si altera fino a gridare».
«Quindi ci poniamo alcune domande:
- Perché quel giudice apre il fascicolo della multa solo al momento della seduta?
- La macchina della polizia municipale con l’autovelox acquattata nella stazione di servizio Rispescia, può mai rispondere alle prescrizioni di visibilità imposte dal codice della strada?
- Quel tratto di strada con l’autovelox risponde ai parametri imposti dalla legge relativa quanto a prescritte condizioni di significativa incidentalità visto anche lo stato della strada?
- Non è vera e propria arroganza del potere e violenza, passare ex abrupto da 110 a 70 Km/h senza ragioni, tra l’altro, senza ripetute e graduali tabelle di avvertimento?
- La postazione di Rispescia rispecchia veramente le condizioni della non-contestazione immediata?
- Era necessario il decreto Salvini (giugno 2024) per dichiarare falsa e bugiarda la postazione Rispescia e illegittimo il passaggio arbitrario da 110 Km/h a 70?»
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