GROSSETO. Finché c’era Fabio Bellacchi al Consorzio di Bonifica, metteva tutti d’accordo. Ora che Bellacchi non è più eleggibile e quindi non può più fare il presidente del Consorzio di bonifica, le associazioni si dividono, con Cia e Confagricoltura da una parte insieme a Confedilizia e Coldiretti da un’altra.
Oltre a una terza lista con le associazioni degli artigiani, dei commercianti e degli industriali. E ad una quarta promossa dal Co.Di.Sve (Coltivatori diretti svegli) e vicina al Centrodestra.
Insomma, fallito un tentativo di fare ancora una volta una lista unica per l’elezione dei membri dell’assemblea consortile, con Confagricoltura e Cia che chiedevano di avere per sé la presidenza, dopo i tanti anni di Bellacchi, espressione di Coldiretti, si va a uno scontro mai visto per la gestione del Consorzio.
E tutto potrebbe succedere.
Alla fine, a vedere i delicati equilibri e quello che potrebbe uscire dalle urne, a decidere la presidenza invece degli agricoltori potrebbero essere i sindaci nominati da Anci nell’assemblea consortile.
Eppure proprio gli agricoltori sono legati a doppio filo alla bonifica, da sempre.
E non ci sarebbe la Maremma che conosciamo adesso senza gli agricoltori e senza la bonifica, dall’editto del Granduca Leopoldo II di Toscana del 1828 che affidò a Leonardo Manetti la direzione delle opere che, in qualche modo, continuano, giorno dopo giorno, ancora oggi.
Opere ancora più attuali, con il clima che sta cambiando e che presenta sempre più più frequenti fenomeni estremi.
Il meccanismo di voto e i pesi del contributo
Per capire il quadro, va spiegato il meccanismo di voto, che è legato al “peso” del contributo versato. I consorziati sono suddivisi in tre fasce elettorali, in modo che ciascuna rappresenti un uguale carico contributivo.
Il tributo complessivo versato al Consorzio è di circa 12 milioni di euro, da circa 170mila consorziati nei 56 Comuni del Consorzio.
Quindi sono state fatte tre fasce uguali, più o meno da 4 milioni di euro.
Nella prima fascia ci sono i consorziati che pagano meno e che sono la maggior parte, più o meno 141.000. Per arrivare ai 4 milioni di euro sono compresi tutti coloro che pagano fino a 75,56 euro.
Nella seconda fascia, 26.000 consorziati, per arrivare a 4 milioni di euro ci sono coloro che pagano da 75,57 euro fino a 456,33 euro.
Nella terza fascia ci sono coloro che pagano da 456,34 euro in su. Si arriva a 4 milioni di euro con circa 2400 consorziati.
Ogni fascia vota solo per i propri candidati.
In fascia 1 ci sono 4 liste, in fascia 2 ci sono 3 liste, in fascia tre solo 2 liste, quelle facenti capo alle associazioni degli agricoltori.
Da queste elezioni vengono eletti 15 membri dell’assemblea, 5 per fascia: 4 vanno alla lista che prende più voti, 1 alla seconda, nessuno alle altre.
L’assemblea, però, è composta da 28 persone, quindi per l’elezione del presidente servono 15 voti. Oltre ai 15 che escono dal voto, 12 membri sono i sindaci nominati da Anci e 1 è di nomina regionale.
E qui si aprono molti scenari.
I 28 anni di presidenza di Fabio Bellacchi
Fabio Bellacchi è presidente del Consorzio di Bonifica dal 1996. Sono 28 anni. Ma da almeno 2 anni ha fatto sapere di non voler più fare il presidente. Glielo impedisce la legge, avendo già fatto 2 mandati nel Consorzio di Bonifica qual è adesso, ma non sarebbe stato disponibile neppure se la legge fosse stata modificata. Quindi le associazioni avrebbero avuto il tempo per trovare un accordo.
Ma il Consorzio non è sempre stato così. All’inizio la Bonifica Grossetana comprendeva solo parte di 3 Comuni, Grosseto, Castiglione e Gavorrano. Già oltre l’Ombrone la competenza era della Provincia. Nel 1997, quindi sotto la prima presidenza Bellacchi, ci fu un primo ampliamento, con l’annessione dei territori di altri Comuni (Cinigiano, Civitella, Campagnatico, Magliano, parte di Scansano).
Il Consorzio attuale, con 56 Comuni (25 di Grosseto, tutti meno Follonica, Monterotondo e Scarlino, 28 di Siena e parte di 3 di Arezzo), si è costituito a febbraio del 2014.
Il Consorzio è quindi composto dai comprensori dell’ex Consorzio Bonifica Grossetana (data di costituzione 23/04/1927) e dell’ex Consorzio Bonifica Osa Albegna (data di costituzione 21/06/1928), entrambi soppressi dalla legge regionale toscana 79/2012, e dai comprensori di bonifica della Val di Merse, Amiata Val D’Orcia e Colline del Fiora, di cui il Consorzio 6 Toscana Sud ha acquisito le funzioni di bonifica precedentemente in carico alle rispettive Unioni dei Comuni.
Con una superficie di 611.860 ettari è il più grande della Toscana.
A parte la prima elezione, Bellacchi, espressione di Coldiretti, ha sempre messo tutti d’accordo. Solo nell’ultima qualche screzio c’è stato per la vicepresidenza, alla fine un accordo è stato trovato con 2 anni e mezzo al senese Gabriele Carapelli e due anni e mezzo alla grossetana AnnaRita Bramerini.
Del resto, non sfugge a nessuno, il Consorzio di Bonifica, che insiste anche su Siena in quanto il bacino idrografico dell’Ombrone si estende appunto agli affluenti provenienti dal Senese, è soprattutto “roba grossetana”. Sono di Grosseto il presidente, il direttore, la maggior parte degli impiegati. E la sede è a Grosseto, in via Ximenes. La nuova sede è in costruzione a fianco, con affaccio su via Guerrazzi.
«Non farò più il presidente – ci aveva detto tempo fa lo stesso Fabio Bellacchi, quando ancora la bagarre preelettorale non era scoppiata -. Ormai ho 72 anni e ho voglia di fare il nonno alla mia bellissima nipotina. Magari qualche viaggio con mia moglie. E poi ho due aziende agricole, sono presidente di una cooperativa, insomma di cose da fare ne ho. Lascio un Consorzio in grande salute, con 18 milioni di euro di bilancio, opere in progetto per 12. Insomma, una realtà solida».
Lo scontro per la presidenza
Proprio la nuova solidità del Consorzio ha cambiato, e non di poco, le carte in tavola.
Un tempo guidare il Consorzio era soprattutto un impegno pesante. Adesso, invece, tutti vogliono fare il presidente. Ora che c’è un bilancio solido, lavori importanti da seguire, compresi due grandi invasi che dovrebbero risolvere una volta per tutte la “sete” della Maremma, 56 Comuni nel comprensorio, guidare la bonifica interessa a tutti.
Il primo scontro c’è stato fra Confagricoltura, con il direttore Paolo Rossi e Coldiretti, con la direttrice Milena Sanna. Poi anche la Cia, con Enrico Rabazzi, si è allineata a Confagricoltura. Queste ultime due associazioni, dopo i tanti anni di Bellacchi, espressione di Coldiretti, chiedevano la presidenza del Consorzio.
Dall’altra parte Coldiretti inseriva la questione in un contesto più ampio: con Paolo Rossi (Confagricoltura) alla guida di Grossetofiere, peraltro al posto di Masini di Coldiretti e Enrico Rabazzi (Cia) nella giunta della Camera di Commercio, per il settore agricoltura, il Consorzio di Bonifica sarebbe dovuto spettare a Coldiretti.
Una serie di incontri, l’ultimo all’inizio di agosto scorso, non hanno appianato i contrasti e gli agricoltori hanno deciso di andare al voto divisi.
Le associazioni degli agricoltori sono presenti in tutte e tre le fasce: Cia, Confagricoltura e Confedilizia con “Insieme per il territorio” e Coldiretti con “Bonifica Amica”.
Le associazioni “non agricole”, Cna Grosseto, Confartigianato Grosseto e Siena, Ascom Confcommercio Grosseto con l’appoggio esterno di Confesercenti Grosseto, Ance e Confindustria Toscana sud hanno presentato una terza lista, “Insieme per la bonifica”, che è presente solo in prima fascia.
Infine c’è la quarta lista, che fa capo a Michele Angeli, dipendente del Comune di Grosseto, ma anche imprenditore agricolo, formata da un gruppo di agricoltori legati in qualche modo alla società di servizi Co.Di.Sve (Coltivatori diretti svegli), che si presenta in prima e in seconda fascia con il nome “Acqua e territorio” in fascia 1 e “Agricoltori custodi del territorio” in fascia 2. Una lista che, anche se non ufficialmente, è sostenuta da Fratelli d’Italia.
Il voto e i possibili scenari
In questo confronto mai visto in Maremma, tutto potrebbe succedere.
E un ruolo importante potrebbero giocarlo i 12 sindaci espressione dell’Anci. Che, va detto, hanno sempre cercato di rispettare quanto emerso dal voto. Solo che con una lista unica era assai più facile, stavolta si trovano davanti a un quadro assai variegato.
I 12 saranno nominati rispettando i pesi dei territori e i pesi politici delle Amministrazioni. Quindi una parte a Grosseto, una parte a Siena. Ma su 56 Comuni del Consorzio, 46 sono a guida Centrosinistra e 10 a guida Centrodestra.
Nulla è scontato, ma se i 12 sindaci, o parte di loro, dovessero decidere chi appoggiare per la presidenza, per arrivare ai 15 voti necessari, chiaramente saranno orientati ad andare verso un nome di Coldiretti o di Cia. Le due associazioni più numerose.
In fondo gli agricoltori sono voti.
Quando e come si vota
Tutti gli aventi diritto possono votare dal 1 al 5 ottobre, dalle 9.00 alle 19.00, nelle sedi dei consorzi Toscana Sud a Grosseto in viale Ximenes, 3 e alla sede di Osa Albenga in località Camerone/Marsiliana e per quanto riguarda gli elettori dei comuni senesi nella sede del Consorzio in via Leonida Cialfi, 23 (interno 15) in località Pian delle Fornaci e nella sede di Monteroni d’Arbia (via Galileo Galilei, 45 G in località Ponte d’Arbia).
Il 5 ottobre, e solo il 5 ottobre, è possibile votare, sempre dalle 9.00 alle 19.00, anche in ogni comune della provincia in cui ricade il Consorzio (QUI l’elenco dei seggi).
Coldiretti: «Il Consorzio resti nella mani degli agricoltori»
Gli agricoltori di Coldiretti si candidano alla guida del Consorzio di Bonifica Toscana Sud con la lista “Bonifica Amica”. 15 i candidati-contadini schierati nelle tre fasce della lista “gialla” presentata insieme da Coldiretti Grosseto e Coldiretti Siena: sono viticoltori, cerealicoltori, olivicoltori, imprenditori agrituristici, produttori di ortaggi ed allevatori.
«Uomini e donne – dice la direttrice provinciale, Milena Sanna – che conoscono il territorio, lo vivono tutti i giorni, e che più di tutti si prendono cura dei nostri fossi e canali contribuendo a mitigare i rischi del dissesto idrogeologico e dei cambiamenti climatici che gravano su tutta la collettività».
«Abbiamo deciso di correre da soli per dare continuità ad una vera governance agricola – ha detto il presidente provinciale di Coldiretti Grosseto, Simone Castelli – Noi crediamo che la gestione di uno strumento strategico come il Consorzio di Bonifica debba restare saldamente nelle mani degli agricoltori che sono i soggetti più impegnati nel preservare il territorio e nel renderlo più sicuro in nome e per conto di tutti i cittadini».
I candidati. Sono 15 i candidati espressione del mondo agricolo e delle province di Grosseto e Siena che compongono la lista “Bonifica Amica”. Nella prima fascia, composta da cittadini, ci sono Fabio Fabbri, Gerardo Calabassi, Gianni Bellini, Maria Anca Simona Nica, Laura Sbrana Adorni. Nella seconda fascia: Federico Vanni, Riccardo Colasanti, Alessandro Gonzi, Stefano Serafini e Alessandro Passerotti. Nella terza fascia: Lubiano Balotti, Lorenzo Pavone, Angelo Riforgiato, Pietro Bartalini e Domenico Tocchi.
Cia, Confagricoltura e Confedilizia: «Consorzio strumento di difesa»
Il Consorzio di bonifica deve essere uno strumento di difesa. Con questo intendimento è nata la lista “Insieme per il Territorio” che ha presentato gli obiettivi dell’accordo che vede insieme Cia Grosseto e Siena, Confagricoltura Grosseto e Siena e Confedilizia.
«Vogliamo puntare alla salvaguardia e alla messa in sicurezza del territorio, avendone cura e rispettando il paesaggio e la biodiversità – spiegano i due presidenti di Cia e Confagricoltura, Claudio Capecchi e Attilio Tocchi – Un territorio sempre più soggetto a pressioni devastanti imposte dai cambiamenti climatici. Ragione per cui vogliamo tutelare gli insediamenti abitativi e produttivi funzionali allo sviluppo economico e al contempo garantire la sicurezza del patrimonio immobiliare di ogni singolo contribuente».
Questo, secondi i presidenti, deve passare dallo sviluppo della rete di manutenzione idrica di tutti i corsi d’acqua, la realizzazione di invasi da impiegare per l’antincendio, per l’uso irriguo dalle imprese e per l’altrettanto importante mantenimento del corso vitale dei fiumi in presenza di fenomeni siccitosi che in maniera preoccupante si ripetono periodicamente, oppure in caso di abbondanti piogge di laminare le piene, così da impedire danni da esondazioni.
I candidati. Sono 15 i candidati della lista Insieme per il territorio, che si presenta in tutte e tre le fasce. In fascia 1 ci sono Giampiero Cresti, Andrea Bambini, Luigi Farina, Fabrizio Volpi, Felicia Ammendola e Fabio Rosso. In fascia 2 ci sono Edoardo Donato, Enrico Rabazzi, Claudio Capecchi, Martina Rusconi Clerici Beltrami, Luigi Fanciulli Del Casino e Franco Guerri e in fascia 3 ci sono Ariane Elizabeth Lotti, Roberto Olivelli, Danilo Nocciolini, Giorgio Franci, Guido Pallini, Moreno Bernardini e Iacopo Giannuzzi Savelli.
Le associazioni “non agricole” con Insieme per la bonifica
Sarà presente anche la lista “Insieme per la bonifica” alle prossime elezioni per il Consorzio di bonifica Toscana sud, in programma dal 1° al 5 ottobre. Un gruppo di imprenditori che rappresenta le associazioni di categoria Cna Grosseto, Confartigianato Grosseto e Siena, Ascom Confcommercio Grosseto e registra anche l’appoggio esterno di Confesercenti Grosseto, Ance e Confindustria Toscana sud.
La lista è presente solo in prima fascia.
Come cinque anni fa, infatti, le associazioni “extra agricole” hanno deciso di partecipare al rinnovo dell’assemblea consortile, con una lista che vede, al suo interno, Daniela Morosini, in rappresentanza di Cna Grosseto, Gabriele Carapelli per Confartigianato Siena, Giulia Vegni e Luca Pecci per Confartigianato Grosseto, Stefano Fini per Ascom Confcommercio Grosseto.
La decisione è dovuta al fatto che le associazioni di categoria riconoscono l’importanza delle attività del Consorzio, per quanto riguarda la salvaguardia, la tutela e la manutenzione del territorio e soprattutto la manutenzione delle opere di bonifica e lo ritengono strategico per gli investimenti straordinari, come invasi e altre opere simili, che in questi anni è riuscito a realizzare e a mettere in cantiere, grazie alla capacità della struttura tecnica di intercettare importanti finanziamenti della Regione e del Ministero delle infrastrutture.
La lista che fa capo al Co.Di.Sve.
La lista che fa capo ai Coltivatori diretti svegli è presente in prima e in seconda fascia.
In prima fascia prende il nome di Acqua e territorio e ne fanno parte: Lorenzo Rossi, Giacomo Tuliani, Riccardo Albanesi, Giuliano Dragoni e Giacomo Bartolommei,
In seconda fascia prende il nome di Agricoltori custodi del territorio e ne fanno parte: Michele Angeli, Barbara Duchi, Andrea Mazzanti, Marco Grechi, Marco Dotti e Francesco Campo.
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Direttore di MaremmaOggi. Dopo 30 anni di carta stampata ho capito che il presente (e il futuro) è nel digitale. Credo in MaremmaOggi come strumento per dare informazione di qualità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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