GROSSETO. Una brutta notizia nel cuore della notte, una di quelle che nessuno vorrebbe mai ricevere. Una di quelle che distrugge: la morte di un proprio caro. E proprio così i figli di Alessandro Pellegrini, Giacomo e Annalisa, hanno scoperto che il loro babbo se n’era andato via.
Alessandro era un imprenditore storico di Grosseto: ha gestito la Giorgio Pellegrini, dove vendeva arredamenti per il bagno. Dopo anni e anni di lavoro, l’uomo aveva deciso di trasferirsi in Tunisia per godersi la pensione. È qui, nella sua casa, che è stato ucciso probabilmente da un infarto. Un malore che lo ha strappato ai suoi cari e anche a una nipotina nata da poco più di un mese.
Il 68enne era uno sportivo e fin da giovane ha praticato molte attività, fra cui ciclismo e windsurf. Aveva anche una passione per le auto e sempre un sorriso a 32 denti con cui accoglieva i clienti nel suo negozio e con cui salutava chiunque lo incrociasse.
Muore in Tunisia
Nel pieno della notte, Giacomo e Annalisa hanno ricevuto quella telefonata che nessuno vorrebbe ricevere mai: sono stati chiamati dalla compagna del padre, che era arrivata insieme all’imprenditore in Tunisia appena due giorni prima. È stata lei a dover dare ai due figli di Pellegrini la terribile notizia: il loro babbo se n’era andato.
Alessandro si era trasferito in Tunisia per godersi la pensione con la sua compagna. Era tornato in Italia per conoscere la sua nipotina appena nata e, dopo due giorni dal rientro in Tunisia, è stato ucciso da un malore fulminante.
L’imprenditore era quel tipo di persona che amava lo sport e il movimento e nel corso della vita ne ha praticati diversi. Amava proprio allenarsi e dare il meglio di sé, sia sulla bicicletta che sulla tavola da windsurf. Era un uomo sempre sorridente e pronto a conquistare i suoi clienti con un sorriso.
Alessandro lascia un vuoto incolmabile nei cuori dei suoi cari: amici, familiari, clienti storici e anche in tutta la comunità. La salma rientrerà a Grosseto nei prossimi giorni, probabilmente dopo il riconoscimento del corpo e l’autopsia disposta dalle autorità.
