GROSSETO. Qualcuno avrebbe preferito che gli asili nido e le scuole d’infanzia della città fossero riaperti quando sarebbe partito anche il servizio mensa e quindi il tempo pieno.
Qualcun altro invece, ha applaudito alla scelta dell’assessora all’Istruzione del Comune di Grosseto Angela Amante che ha deciso che lunedì 9 settembre, mensa o no, le scuole sarebbero riaperte.
Due visioni opposte, che si sono incrociate in uno scambio di email tra la mamma di una bambina che frequenta il nido in via Giordano e che parla a nome degli altri genitori e la stessa assessora.
La protesta: «A scuola senza mensa, disagi per le famiglie»
Il caso è esploso lunedì 9 settembre, quando i bambino sono tornati all’asilo.
«Ci siamo dovuti organizzare, prendere permessi al lavoro per andare a prendere i nostri figli a scuola alle 13.30 anziché alle 15.30 – dice Beatrice – senza il servizio mensa. Ho scritto all’assessora per sapere se almeno fosse previsto un rimborso della retta per questa prima settimana di disservizio ma mi ha risposto che non è possibile».
Risposta confermata dalla stessa Angela Amante, che spiega: «Le famiglie non pagano una retta ma una compartecipazione alla spesa dell’Ente. È quindi impossibile scorporare il costo della mensa per i primi cinque giorni. Si paga una compartecipazione per 10 mesi di servizio».
Le famiglie sapevano che quest’anno il servizio mensa non ci sarebbe stato nei primi cinque giorni di scuola già dalla scorsa estate. «Sarebbe stato più logico che i bambini fossero rientrati a scuola il 16 settembre – dice ancora la rappresentante dei genitori – Il bando per l’assegnazione del servizio è stato espletato ai primi di agosto, il tempo per organizzare la mensa c’era».
L’assessora: «Lasciare una settimana i bambini a casa avrebbe creato più disagi»
«Lasciare i bambini a casa una settimana in più e aspettare che il servizio mensa fosse attivato sarebbe stato ancora più impattante sulle famiglie, avrebbe creato più disagi». Ne è sicura l’assessora Amante, che difende la scelta di riaprire il 9 settembre.
«Anche perché dalle 7.30 alle 13.30 i piccoli sono all’asilo – aggiunge – Se fossero rimasti a casa il disagio per i padri e le madri che lavorano sarebbe stato maggiore».
Una email di protesta, quella inviata da Beatrice all’assessora, alla quale farebbero da contraltare quelle delle famiglie che invece hanno voluto ringraziare Amante per aver deciso di aprire comunque.
«In tanti mi hanno manifestato apprezzamento per la scelta fatta – dice l’assessora – preferendo il “meglio piuttosto che niente”».
«L’assessora mi ha risposto che sono state alcune mamme a dirle che la scelta di riaprire senza la mensa era la scelta giusta – aggiunge la donna – ma non è stato fatto alcun questionario. Avrebbe dovuto chiedere il parere di tutti».
Parere chiesto o meno, le due posizioni sono inconciliabili. E così sono destinate a restare fino al 16 settembre, quando comincerà il servizio mensa e i bambini resteranno a scuola fino alle 15.30.
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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