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Tigli abbattuti: «Dateci la valutazione tecnica preventiva»

Le associazioni scrivono al Comune: 21 piante sono già state abbattute in via de Barberi. La protesta: «Il regolamento parla chiaro, si possono abbattere solo per motivi di pubblica incolumità»
I tigli tagliati in via de Barberi

GROSSETO. Da giorni sono in corso i lavori di abbattimento dei tigli in via de Barberi, per la realizzazione della Green way. 

E le associazioni ambientaliste sono sul piede di guerra. Italia Nostra, Wwf Grosseto, Forum ambientalista, Gruppo d’intervento giuridico GrIG e Grosseto al centro, hanno presentato istanza di accesso agli atti per ricevere copia della valutazione tecnica a cui devono essere preventivamente sottoposti eventuali abbattimenti di alberi di competenza pubblica che si rendessero necessari, come previsto dal Regolamento del verde urbano del Comune di Grosseto.

Cosa dice il regolamento: «Abbattimento solo se non ci sono altre soluzioni»

Taglio dei tigli che ha diviso in due la città. Il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l’assessore ai lavori pubblici Riccardo Ginanneschi hanno dichiarato: «Siamo veramente soddisfatti di come stanno procedendo i lavori. Dopo un’approfondita analisi sullo stato di salute e stabilità degli alberi già presenti in via de Barberi, si è reso necessario l’abbattimento di alcuni tigli».

Il regolamento puntualizza che «l’abbattimento di alberi posti sul suolo pubblico è inteso come un provvedimento a cui ricorrere solo nei casi in cui non siano possibili altre ragionevoli soluzioni di carattere tecnico-colturale o di opportunità, tese a preservarne integrità, salute, stabilità e valenza ornamentale».

Solo gli alberi a cui, a seguito dell’analisi, viene attribuita la Classe di propensione al cedimento “D” devono essere abbattuti per ragioni di pubblica incolumità.

Tigli utili per abbattere inquinanti e temperature

«I tigli sono campioni nell’assorbire gli inquinanti e nella riduzione delle alte temperature; basta passare d’estate sotto l’ombra dei tigli di via Oriana Fallaci, tra piazza della Vasca e Porta Nuova, per rendersene conto – dicono gli ambientalisti – I cambiamenti climatici, con l’aumento delle temperature, i periodi siccitosi e la scarsità di acqua, oltre all’incuria, riducono la possibilità che giovani alberelli piantati oggi possano crescere e svilupparsi come fecero gli alberi piantati alcuni decenni fa e che hanno già raggiunto grandi dimensioni. Abbattere oggi un grande albero in città per sostituirlo con alcuni giovani alberelli è una perdita per i cittadini e la loro salute – che si rifletterà nei prossimi decenni – in termini di ossigeno, inquinamento, ombra e mitigazione delle temperature».

Una questione, quella del taglio dei tigli in città, che riapre anche vecchie ferite. Come la mancata approvazione dell’istituzione della Consulta per il verde a Grosseto, presentata per la seconda volta dalle associazioni di tutela ambientale grazie alle firme dei cittadini. Essa avrebbe offerto un contributo competente e gratuito al Comune nella gestione del verde cittadino.

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