PORTO SANTO STEFANO. Consiglio comunale dell’Argentario, clima di tensione. Tutto è accaduto quando, nonostante non fosse inserito all’ordine del giorno quanto accaduto il 14 e 15 agosto scorso, con Porto Ercole e Porto Santo Stefano praticamente bloccate da un blackout energetico senza precedenti alcuni consiglieri, in particolare quelli dell’opposizione, hanno chiesto numi a sindaco e giunta.
In particolare, si attendevano aggiornamenti sul perché di quanto accaduto, sui risultati dei vari incontri che si sono tenuti tra il primo cittadino e l’Enel riguardante l’adeguamento dell’infrastruttura. E ancora, su quale percorso l’amministrazione stia seguendo, per ovviare a quello che è avvenuto tra il 14 e 15 agosto con tutto il promontorio in ginocchio dalla mancanza di corrente che ha creato tantissimi danni all’economia locale.
E invece nulla: la questione non è all’ordine del giorno, il sindaco Cerulli, chiede di andare avanti nella discussione dei punti all’ordine del giorno e scoppia la bufera.
L’opposizione chiede, il sindaco toglie la parola ai consiglieri
Schiano: «È venuta fuori la vera indole autoritaria e arrogante del sindaco»
«Il sindaco più volte ha minacciato di togliermi la parola e con il consigliere Walter Capitani l’ ha proprio messa in atto – esordisce Priscilla Schiano di Argentario nel Cuore- Ma è normale che dopo quanto accaduto il 14 e 15 agosto, pur non essendo questo tema all’ordine del giorno, durante la seduta del consiglio non si dicesse nemmeno una parola?». La domanda della consigliera è la stessa che si è posta tutta l’opposizione.
«Nessuna informativa per una questione gravissima che ha creato grossi problemi a tutti i cittadini? – dice ancora Schiano – In questi giorni, proprio in presupposto alla seduta consiliare di oggi, 2 settembre, tanti cittadini mi avevano interpellata affinché nell’aula preposta del consiglio comunale si ottenessero delle risposte sul tipo di cammino intrapreso. Quanto accaduto non deve più ripetersi. E invece, è uscito l’Arturo che conoscevamo, arrogante, prepotente. Vi sembra normale che nel consiglio comunale, il primo dopo quegli avvenimenti, che hanno toccato tutti i cittadini dell’Argentario, non si spendano due parole per mettere a conoscenza i cittadini, i consiglieri comunali tutti, le opposizioni, degli incontri avuti con Enel, sul percorso che si sta intraprendendo e su quello che l’amministrazione comunale argentarina sta facendo. No. Si dice che non sono all’ordine del giorno e passa la paura».
La risposta di Cerulli: «Nessun bavaglio, solo il rispetto delle regole»
Durante la seduta, il sindaco Arturo Cerulli, ha difeso la scelta di non rispondere alle domande di alcuni rappresentanti delle opposizioni. «In un consiglio comunale vigono delle regole che devono essere rispettate – ha detto – La questione del black out non era all’ordine del giorno, non era in discussione e quindi è giusto non parlarne. Non era prevista».
«Comunque – aggiunge Cerulli – devo dire brava a Priscilla Schiano, che in qualche modo è riuscita a tenerci quasi mezz’ora sulla questione».
Al di là delle diatribe politico istituzionali, va detto che i cittadini dell’Argentario aspettano risposte, soprattutto per capire quale potrà essere il loro futuro. Il sindaco un concetto chiaro sulla questione lo aveva già espresso: Enel e lo Stato, per ovviare nei prossimi anni a questo tipo di problematiche, dovranno strutturarsi maggiormente, perché la richiesta di energia supera di gran lunga l’offerta. Se la domanda di energia supera le capacità di generazione o distribuzione della rete elettrica, il sistema può andare in sovraccarico provocando blackout.
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