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«Non sapevo che fosse una truffa»

La diciottenne arrestata ha risposto al giudice. Un uomo le aveva promesso mille euro se fosse venuta in città a prendere una busta dall’anziano. Ora è all’obbligo di dimora
L’aula gip del tribunale di Grosseto

GROSSETO. È tornata a casa con i suoi genitori, a Napoli, da dove era scappata pochi giorni fa, la ragazza di 18 anni arrestata dalla polizia con l’accusa di estorsione. Il giudice per le indagini preliminari Giuseppe Coniglio ha infatti disposto l’obbligo di dimora, dopo le due notti passate nel carcere di Sollicciano. 

Al giudice, durante l’udienza di convalida dell’arresto che è stata celebrata giovedì 29 agosto in tribunale, la giovane ha spiegato di non aver saputo, quando da Napoli ha raggiunto Grosseto, di essere stata mandata in città per truffare un anziano. Ma di essere arrivata qua per fare un favore ad un uomo che l’aveva contattata qualche tempo prima promettendole mille euro.

Soldi che la ragazza avrebbe avuto una volta tornata nella sua città con la busta presa a casa dell’anziano. Busta che però, non è mai stata consegnata: i poliziotti delle volanti erano nell’appartamento quando la ragazza è arrivata sulla porta. E lì, sono scattate le manette ai suoi polsi. 

La lite con la mamma e la fuga da casa

La ragazza, diventata maggiorenne da pochissimo, è arrivata lunedì 26 agosto a Grosseto. Aveva litigato con la mamma ed era scappata da casa. Aveva bisogno di soldi per tirare avanti e così – ha raccontato al giudice – ha contattato quell’uomo che le aveva promesso mille euro per fargli un favore. 

Venire a Grosseto e prendere un plico. 

La diciottenne è arrivata in città. Ha raggiunto prima un fast food, poi da lì ha preso un taxi ed è arrivata all’indirizzo che le era stato dato. Prima però, due uomini, avevano chiamato l’anziano, un ultraottantenne, presentandosi come carabinieri.

All’uomo hanno detto di preparare soldi e monili e di metterli in una busta che poi avrebbe dovuto consegnare alla giovane, loro collega. Tutto questo per evitare il carcere alla figlia che aveva investito una famiglia sulle strisce pedonali. L’anziano però, non c’è cascato: mentre era ancora al telefono con i due malviventi – non ancora identificati – ha composto il 112 ed ha dato l’allarme. 

Arrestata sulla porta di casa dell’anziano

I poliziotti delle volanti si erano nascosti nell’appartamento dell’anziano. Quando la ragazza è arrivata alla porta e ha suonato il campanello, l’uomo le si è avvicinato con la busta contenente quanto dovuto per salvare sua figlia dal carcere. Ma appena la giovane ha allungato la mano per prenderla, i poliziotti si sono presentati e l’hanno arrestata in flagranza. 

L’accusa è quella di estorsione, che l’avvocato della giovane, Alessio Fedi, ha chiesto di derubricare in truffa aggravata. Richiesta che non è stata accolta dal giudice che, dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto l’obbligo di dimora e non il carcere, come richiesto dalla sostituta procuratrice Valeria Lazzarini

La diciottenne, durante l’udienza, ha pianto di fronte al giudice. Fuori dall’aula, ad aspettarla, c’erano i suoi genitori che appena hanno saputo che la loro figlia era in carcere, si sono precipitati a Grosseto. La ragazzina, studente, non aveva alcun precedente. Quando è scappata da casa, dopo la lite con la madre, ha chiamato la persona che le aveva promesso mille euro, convinta che quella cifra sarebbe stata sufficiente per vivere fuori da casa. Anziché una nuova vita, ha provato il carcere di Sollicciano. Indagata in concorso con altre persone non identificate, la diciottenne giovedì pomeriggio è potuta ripartire per Napoli con i suoi, dove ora è all’obbligo di firma. 

 

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  • Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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