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Ruba sulla spiaggia, incastrato dal cappello di paglia

Trentaduenne arrestato poco dopo la fuga. Il proprietario dello zaino era andato a fare il bagno, i due malviventi sono stati rincorsi dai bagnanti
Una pattuglia dei carabinieri
Una pattuglia dei carabinieri

FOLLONICA. Si è tuffato in mare continuando a tenere d’occhio lo zaino lasciato sopra gli scogli, quando ha visto due uomini avvicinarsi ai suoi effetti personali e portarli via.

L’uomo ha avvertito subito i carabinieri di Follonica: ha riconosciuto uno dei due ladri grazie ad un cappello di paglia. Il malvivente è stato arrestato ieri, martedì 27 agosto, alle 16.30. Oggi, in tribunale, è stata celebrata la convalida dell’arresto del 32enne originario del Marocco, accusato di essere uno dei due autori del furto. L’uomo è difeso dall’avvocato d’ufficio Domenico Finamore.

Il furto sulla spiaggia

L’uomo era andato a fare un bagno a Follonica, quando ha visto due uomini che stavano portando via il suo zaino. È uscito dall’acqua, ha chiamato i carabinieri e ha iniziato a inseguire i due ladri, arrivando fino all’ex Ilva.

Uno dei due lo ha riconosciuto grazie ad un cappello di paglia. Lo aveva visto, insieme a un altro uomo, mentre rovistavano fra le sue cose. E quando i due ladri hanno notato che il proprietario dello zaino stava camminando verso di loro, uno dei due ha preso il borsello e si è dato la fuga. È stato inseguito da alcuni passanti e ha lanciato il borsello fra gli alberi.

Poco dopo sul posto sono arrivati i militari, avvertiti dall’uomo, che hanno arrestato il 32enne che era rimasto lì.

Poi l’uomo ha chiamato il suo numero di telefono ed ha iniziato a squillare il cellulare che era dentro al marsupio. E ha riconosciuto gli abiti dell’arrestato: maglietta blu, pantaloni grigi e cappello di paglia.

Il 32enne si difende: «Non sono stato io»

Il 32enne mercoledì mattina si è presentato di fronte alla giudice Agnieszka Karpinska alla quale ha detto di non essere stato lui a rubare lo zaino ma che la colpa era dell’uomo che è riuscito a scappare.

Il vice procuratore onorario Alessandro Bonasera ha chiesto il divieto di dimora nella provincia di Grosseto, richiesta a cui l’avvocato Finamore non si è opposto.

Il 32enne ha diversi precedenti penali per furto e rapina e pare che la sera prima non avesse pagato il conto in un ristorante di Follonica, perché la sua carta di credito risultava essere bloccata.

La giudice Karpinska ha convalidato l’arresto e ha accolto il divieto di dimora chiesto dal vice procuratore onorario Bonasera.

Autore

  • Marina Caserta

    Collaboratrice di MaremmaOggi. Amo le bollicine, rigorosamente in metodo classico; il gin e credo che ogni verità meriti di essere raccontata. Non bevo prosecco e non mi piacciono né i prepotenti né le ingiustizie. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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