GROSSETO. Non è passata nemmeno una settimana da quando la polizia ha dovuto delimitare con la fettuccia bianca e rossa un lembo di asfalto ricoperto di sangue. Lunedì 19 agosto, in piazza Marconi, a due passi dalla stazione, due uomini sono stati feriti con una coltellata.
In quella circostanza, due poliziotti fuori servizio hanno arrestato il 26enne che pochi minuti prima aveva aggredito i due uomini.
Lunedì 26 agosto, invece, quattro ragazzi sono finiti in ospedale: tre sono stati accoltellati, il quarto è stato colpito con una sprangata in testa. Due episodi diversi, quelli avvenuti durante la notte tra domenica 25 e lunedì 26 agosto, che hanno di nuovo fatto suonare l’allarme sicurezza.
Presto un incontro con il nuovo questore
Sabato sera due gruppi di ragazzini, molti minorenni, si sono affrontati sul lungomare a Castiglione della Pescaia. Tre di loro sono stati portati al pronto soccorso con ferite da arma da taglio.
Ai sanitari che li hanno soccorsi però, e anche ai carabinieri, hanno detto di essere caduti sui vetri. Ma i tagli che avevano addosso sono incompatibili con questa ricostruzione.
Erano sul lungomare con i coltelli in tasca. «È su questo che bisogna intervenire – dice l’assessore alla Sicurezza del Comune di Grosseto Riccardo Megale – Non è accettabile che ci siano ragazzi con i coltelli in tasca, né alla stazione a Grosseto, né in salitina a Castiglione della Pescaia, né in altre zone della città. Bisogna intercettare prima queste situazioni e intervenire per evitare episodi come quelli dell’ultimo fine settimana».
L’assessore Megale, nella mattinata di lunedì 26 agosto, ha già chiesto alla prefettura un incontro con il nuovo questore, che arriverà in città la prossima settimana.
«Servono leggi più severe e più indagini preventive – dice Megale – La polizia municipale sta facendo la propria parte. Lo dimostra l’indagine contro lo spaccio nella zona della stazione che ha portato, solo pochi giorni fa, ad un arresto».
È il senso d’impunità che deve essere combattuto. «Più indagini, pene certe – aggiunge l’assessore alla Sicurezza – L’unico modo per fermare questa deriva violenta è far sentire a chi si rende protagonista di questi episodi la presenza dello Stato. È un lavoro lungo ma va fatto».
Simiani (Pd): «Fallimento delle politiche del centrodestra»
Non resta in silenzio nemmeno Marco Simiani, deputato del Pd. «La notte di sangue che ha sconvolto Grosseto conferma il fallimento delle politiche di sicurezza del centrodestra a livello locale e del governo Meloni a livello nazionale – dice il parlamentare dem – L’esercito nelle strade delle nostre città, senza strumenti di integrazione e prevenzione, è assolutamente poco efficace e i fatti che si sono succeduti in questi mesi lo confermano».
«L’episodio di lunedì è l’ennesimo registrato sul territorio nelle ultime settimane. Va un ringraziamento alle forze dell’ordine per l’attenzione e il coraggio dimostrati in ogni occasione. Mancano però azioni di precauzione che potrebbero evitare o contrastare con efficacia gli atti di violenza – aggiunge Simiani – Come ho detto più volte, dovremmo potenziare e dare più funzioni alla polizia municipale che potrebbe effettuare dei controlli preventivi soprattutto nelle ore notturne».
Quello che mancano, secondo il deputato dem, sono gli strumenti di presidio sociale che «sono stati abbandonati a vantaggio della repressione tout court, che ha portato ad oggi soltanto violenza e vandalismo. In Italia sono impegnati quasi 7000 militari nelle operazioni Strade Sicure. Se, come è evidente, abbiamo bisogno di più sicurezza e quei militari ormai dal 2008 sono impegnati a difendere le nostre città, formiamoli e facciamoli diventare dei poliziotti veri, per coprire quelle azioni e quelle esigenze utili alla prevenzione dei reati».
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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