GROSSETO. È arrivato in bicicletta. Si è avvicinato a un uomo che lo stava aspettando lungo il marciapiede. Poi si è di nuovo allontanato, probabilmente per andare a prendere la droga alla stazione. Dopo pochi minuti è tornato indietro, si è fermato a parlare qualche secondo con l’uomo che lo stava aspettando. Ed ha scambiato soldi per droga.
Tutto sotto gli occhi degli agenti della polizia municipale. Che, al secondo scambio, con un altro cliente, sempre fatto con la stessa modalità, sono intervenuti per fermarlo.
La piazza di spaccio a due passi dalla stazione
È successo in via Merano, a due passi dalla stazione. Una zona diventata nelle ultime settimane sorvegliata speciale da parte del nucleo operativo sicurezza della polizia municipale, che ha ricevuto numerose segnalazioni di episodi simili da parte dei residenti.
Spacciatori che cambiano ora dopo ora. Che arrivano a piedi o in bici quando vedono un cliente che li aspetta, senza nemmeno più il bisogno di fare una telefonata.
La stessa immagine che hanno visto gli agenti della polizia municipale.
Il ragazzo, un tunisino di 23 anni, è stato arrestato. Non senza fatica, perché quando gli agenti del nucleo operativo di sicurezza si sono avvicinati il giovane ha scagliato contro un agente la sua bicicletta. Poi è scappato.
Ma la sua fuga è durata poco: da via Merano, dov’è avvenuto lo scambio, il 23enne è stato placcato da un secondo agente in via Trento.
Il ragazzo ha cercato di divincolarsi. Ha colpito l’agente a un braccio: medicato al pronto soccorso del Misericordia, è stato dimesso con tre giorni di prognosi.
Richiamato dalla comunità di accoglienza
Il giovane tunisino è arrivato in Italia dove ha chiesto lo status di rifugiato. Accolto in un centro di accoglienza, il 23enne il giorno stesso dell’arresto aveva ricevuto un richiamo da parte della comunità perché non rispettava le regole di permanenza.
Da qualche giorno, era stato trasferito in un altro centro.
Arrestato venerdì 23 agosto, il giovane sabato 24 agosto è stato portato di fronte alla giudice Agnieska Karpynska per la convalida dell’arresto. Difeso dall’avvocato Roberto Burzi, il ragazzo ha spiegato di essere arrivato in Italia lo scorso aprile. Per un periodo ha lavorato in campagna. Il 23enne ha scelto di non rispondere alle domande della giudice.
La vice procuratrice onoraria Pamela Di Guglielmo ha chiesto la convalida dell’arresto e il divieto di dimora in provincia di Grosseto.
Manovalanza arrivata dalla Tunisia, per spacciare. Ne è certo l’avvocato Burzi che non si è opposto alla convalida dell’arresto e ha chiesto il patteggiamento con la sospensione della pena.
La giudice ha disposto il divieto di dimora nell’intero territorio della provincia di Grosseto.
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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