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Gerfalco è il paese della viola, lo dice anche l’Ansa

Il borgo del comune di Montieri famoso in tutto il mondo per il suo festival. Cambia anche il cartello d’ingresso, la soddisfazione del sindaco Verruzzi. Pierini: «Un borgo ricco di silenzio e armonia, l’ho scelto per questo»
Il cartello all’ingresso di Montieri

MONTIERI.  Ritorna il Festival delle Viole nel piccolo borgo di Gerfalco.

La XIV° edizione, sempre sotto la direzione artistica di Alessandro Pierini inizierà quest’anno sotto due buoni auspici rivelatesi entrambi poco prima dell’inizio della settimana dedicata alla viola da gamba. Giorni fa, infatti, sotto al cartello d’ingresso del paese, è stato apposto il cartello voluto dalla Regione Toscana con il quale Gerfalco viene riconosciuto “Paese delle Viole”.

E poi, venerdì 23 agosto, l’Ansa ha parlato dell’evento in un articolo nel quale ha ricordato che quella di Gerfalco è la «prima rassegna italiana dedicata alla viola da gamba, un antico e nobile strumento molto in voga tra il XV e il XVII secolo, che ogni anno riunisce a Gerfalco, piccolo paese di origine medievale e porta d’ingresso della Riserva naturale delle Cornate e Fosini nel comune di Montieri, musicisti e affermati concertisti di valore internazionale per quanto riguarda la musica antica e barocca».

Gerfalco, il centro del mondo della viola da gamba

Inutile dire quanto sia grande la soddisfazione del sindaco del piccolo comune collinare Nicola Verruzzi. Anche perché, diciamo la verità, nessuno avrebbe mai potuto credere che un piccolo borgo della Maremma Toscana arroccato su una montagna come Gerfalco con circa 100 residenti, sarebbe divenuto il luogo di studio e confronto dei più noti musicisti ed estimatori della viola da gamba.

Nicola Verruzzi, sindaco di Montieri

L’unico che ci ha creduto dal momento stesso in cui ha avuto l’idea, è il direttore artistico Alessandro Pierini, follonichese di origine ma gerfalchino di adozione da più di vent’anni.

Il maestro ha studiato contrabbasso con Paolo Tommasi al conservatorio Mascagni di Livorno e poi la viola da gamba con Paolo Biordi al Cherubini di Firenze.

Ma perché Gerfalco?

Una delle domande che molti si pongono quando pensano al festival è perché sia nato proprio a Gerfalco.

«Gerfalco è uno dei tanti borghi del nostro territorio ma ha delle peculiarità che mi hanno affascinato, tanto che ho deciso di viverci», spiega il maestro Pierini. 

Alessandro Pierini alla viola

«Vivendoci e approfondendo lo studio della viola da gamba, ho capito che quelle sue peculiarità erano esattamente ciò che serviva per accrescere il senso filologico del suono della viola e di tutte le musiche antiche per le quali è essenziale il silenzio – spiega –  È frequente che i musicisti che partecipano ai corsi e che arrivano dalle città rimangano colpiti dall’armonia che provano suonando in questo luogo: ambiente e stati d’animo si interconnettono, dando al suono prodotto dagli strumenti qualcosa di impalpabile ma fortemente avvertibile. È l’incontro di due realtà del passato, a tratti dimenticate: l’uso della viola da gamba che per un paio di secoli fu del tutto abbandonata e la crisi demografica nei piccoli paesi collinari dopo la fine dell’attività mineraria. Unendosi rivivono, e ci ricordano che il futuro può anche essere la riscoperta del passato».

Un’associazione per far vivere il borgo

Su queste basi, utilizzando le nuove tecnologie di cui oggi disponiamo è nata, sempre a Gerfalco, l’associazione “Tutti i paesi del mondo” attraverso la quale le iniziative culturali in programma nei mesi invernali potranno essere seguite attraverso il web.

«Il Covid ha messo tutti nella condizione di utilizzare questo potente mezzo di comunicazione – dice ancora Alessandro Pierini – per esempio lavorando da casa con lo smart working; grazie a questa associazione di cui faccio parte, sarà possibile raggiungere chi non potrà partecipare personalmente ai prossimi appuntamenti rendendo accessibile la cultura a chiunque lo vorrà». 

La musica inglese apre il festival

Sabato 24 agosto, apertura ufficiale del festival con il concerto “Fantasia” l’arte del contrappunto in Inghilterra tra i regni di Giacomo I e Carlo I” con Roberto Gini: viola da gamba soprano, tenore, bassa; Patxi Montero: viola da gamba, soprano, tenore, bassa e Marco Angilella viola da gamba bassa.

Saranno eseguiti brani di autori come: Christopher Simpson (1602/6 – 1669), William White (1571 – ca. 1634): Thomas Lupo (1571 – 1627): John Coperario (ca. 1570 – 1626): Orlando Gibbons (1583 1625): Tobias Hume (ca. 1579 – 1645). Inizio alle ore 19 presso la chiesa di San Biagio. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

Domenica 25 agosto invece, musiche rinascimentali e barocche risuoneranno alle 19 nella Chiesa di San Francesco a Montieri. Uno straordinario appuntamento per scoprire anche il suono magico del Kannel, uno strumento estone, che sembra derivare dal salterio, strumento a corde pizzicate antenato del clavicembalo, attraverso una delle sue più grandi interpreti: la musicista estone Anna-Liisa Eller. Con lei un altro grande solista, il veronese André Lislevand alla viola da gamba.

Il titolo del concerto è “Le Viole de Caractère. Le Kannel d’Amour” con musiche di autori che vanno dal XVI al XVIII secolo come: Marin Marais, Johann Sebastian Bach, Tobias Hume, Johann Hieronymus Kapsberger Johann Hieronymus, Alonso Mudarra, Jean-Philippe Rameau, Jacque Gallot e François Couperin.

Il festival è organizzato dal Comune di Montieri con il sostegno del Parco nazionale delle Colline Metallifere, della Regione Toscana, della Fondazione Kurt Redel Stiftung e il supporto tecnico di Music Pool (programma su: https://www.eventimusicpool.it/event-type/festival-delle-viole-2 024/. 

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