Ha portato il telefono nelle auto: Malentacchi chiude dopo 48 anni | MaremmaOggi Skip to content

Ha portato il telefono nelle auto: Malentacchi chiude dopo 48 anni

È stato uno tra i primi elettrauto di Grosseto: da lui venivano installati gli apparecchi telefonici nelle vetture alla fine degli anni Ottanta. Il saluto ai clienti: «Mi mancherete, speriamo di lasciarvi un buon ricordo»
Franco Malentacchi e Marco Barbaneri sulla porta dell’officina

GROSSETO. Alla fine degli anni Ottanta, avere un telefono in auto era uno status symbol. A Grosseto, ce l’avevano soltanto in tre. Tre imprenditori al passo con i tempi. Poi sono arrivati i cellulari e non è stato più necessario installare la centralina nel bagagliaio, l’antenna sul tetto e la cornetta del telefono sul cruscotto. 

È la storia del costume, il cambiamento dei tempi, l’evoluzione della tecnologia quella che per 48 anni ha documentato Franco Malentacchi nella sua officina in via Francesco Crispi, a due passi dal centro. Sabato 31 agosto la saracinesca dell’officina si abbasserà per sempre. Franco va in pensione: dal primo settembre la sua vita sarà scandita solo dai ritmi dettati dalla sua famiglia e dalla sua musica, vera grande passione della vita.

Malentacchi, 48 anni tra cavi e telefoni

È la storia della società che cambia, quella fotografata da Franco Malentacchi negli anni trascorsi nella sua officina. «Abbiamo aperto nel 1976 – racconta – Eravamo io e Carlo Carlotti, fino alla fine degli anni Ottanta. A quell’epoca eravamo l’elettrauto ufficiale della Sip. La manutenzione delle auto veniva fatta nella mia officina ed è stato così che abbiamo cominciato ad installare i primi telefoni nelle vetture dei grossetani». 

Marco Barbaneri e Franco Malentacchi

Portarsi il telefono in auto quando si viaggia: un sogno, per quegli anni, che diventava finalmente realtà. A Grosseto, soltanto in tre se lo sono potuti permettere. «Dovevamo installare una centralina nel bagagliaio, l’antenna sul tetto e la cornetta del telefono nell’abitacolo, che era identica a quella che c’era nelle case – ricorda Malentacchi – Dopo un paio di anni sono cominciati ad arrivare i primi cellulari. Abbiamo continuato a lavorare nel settore della telefonia, prima per Telecom poi per Tim. Il punto vendita resterà aperto». 

Ad aiutare Franco nel suo lavoro in officina, c’è stato, per 36 anni, Marco Barbaneri. «Aveva 16 anni quando ha cominciato a lavorare con me – dice – tra un po’ andrà in pensione anche lui». 

Grossetani e turisti: tutti da Malentacchi

L’elettrauto di Franco Malentacchi è l’unica officina di questo tipo vicina al centro. Da quel portone sono passati tutti, grossetani e non. «Anche turisti – dice – di Roma o di Milano. Persone che aspettavano di fare qualche lavoro all’impianto elettrico dell’auto quando venivano in vacanza qui in Maremma. È stata una bella soddisfazione lavorare così ed essere apprezzati». 

In via Matteotti resterà aperto il centro Tim che cambierà soltanto gestione. Il punto vendita e assistenza della compagnia telefonica è uno dei più antichi in Italia ed è stato aperto a Grosseto proprio grazie alla capacità di innovarsi di Franco. 

«Fino al 1995 ero l’unico ad installare i telefoni – racconta – e a venderli. Chi ne voleva uno, doveva venire da me. Io mi auguro di aver fatto un buon lavoro, di aver reso un servizio ai nostri clienti». 

Il saluto ai clienti prima di dedicarsi alla musica

La vita di Franco Malentacchi, dal 1° settembre, sarà scandita solo dai ritmi dettati dalla sua famiglia e dalla sua grande passione, quella per la musica. Musicista e cantante, Franco fa pianobar da sempre e suona la chitarra

Prima di chiudere il portone della sua officina, l’ultimo pensiero va proprio ai suoi clienti che gli hanno permesso di vivere quasi cinquant’anni di scoperte e innovazione. «Dai primi lavori sui motori elettrici all’installazione di impianti satellitari – dice – abbiamo fatto di tutto. Voglio salutare tutti i miei clienti e voglio ringraziarli per essere stati con noi tutti questi anni, per averci scelto. A loro va il mio ringraziamento più grande e il mio saluto affettuoso». 

Il primo settembre, l’insegna dell’officina si spegnerà. Ma non il ricordo di quello che è stato realizzato, anno dopo anno, in quella grande stanza, dove le auto entravano per uscire, in qualche caso, con la cornetta del telefono nel cruscotto. 

 

Autore

  • Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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