GROSSETO. Stipendi non pagati ad atleti e tecnici: il Circolo Pattinatori Grosseto si è visto recapitare una lettera di diffida, dallo studio legale Antichi, da parte di un gruppo di tesserati che, nella stagione scorsa, non sono stati pagati.
La società del presidente Stefano Osti ha replicato con un avvocato, dicendo che manderà una proposta di accordo. Ma se non ci sarà accordo si andrà alla causa.
Come detto il gruppo di tesserati si è rivolto allo studio legale Antichi che ha sollecitato la società biancorossa a saldare gli stipendi arretrati, che ammonterebbero ad almeno 4-5 mesi, praticamente metà della stagione scorsa.
Si tratta del primo passo, il secondo sarà una causa che porterà, come conseguenza, ad un arbitrato in Federazione.
I tecnici e i giocatori sono pronti comunque, se non verrà trovato un accordo, ad effettuare una causa civile per vedere sanciti i loro diritti.
Una class action che potrebbe finire in Federazione
Si tratta di una sorta di class action che, pur essendo nel mondo del dilettantismo sportivo, va nella strada della riforma dello sport voluta dal Governo. Infatti i giocatori e i tecnici hanno sottoscritto un contratto che è stato depositato al Coni.
Ora c’è da capire se società, giocatori e tecnici troveranno un accordo. Perché in caso di causa, e di condanna, potrebbe intervenire anche la Federazione Italiana degli Sport Rotellistici, con sanzioni per la società.
Intanto la società biancorossa, dopo il sesto posto dello scorso anno, ha rivoluzionato la rosa, cambiando radicalmente strada. Ha affidato la squadra a Massimo Mariotti, ha già acquisito tre stranieri (due argentini e uno spagnolo), due giocatori dal Follonica e un nuovo portiere che arriva dal Veneto.
Questo lasciava immaginare che non ci fossero problemi economici, come il presidente Stefano Osti aveva anche ribadito nel febbraio scorso quando la notizia di possibili scricchiolii era emersa in alcuni gruppi social.
«L’unico problema che ha il Cp Grosseto – scrisse Osti – è la mancanza di un palazzetto adeguato alla categoria». Un contenzioso con il Comune che va avanti da tempo.
