GROSSETO. La giunta del Comune di Grosseto continua a essere fuorilegge. Al momento, infatti, non rispetta le quote rosa, essendoci solo tre donne (e 5 uomini), di fatto un 6 a 3, sindaco compreso, che mette le tre signore in netta minoranza anche attorno al tavolo dove si prendono le decisioni: quote che non sono un dettaglio, ma una disposizione chiara del Tuel (Testo unico enti locali).
Però, con il letargo agostano, qualche settimana di tempo il sindaco se la può anche concedere.
Anche se i contatti fra le parti continuano, in un intreccio che ora si sta allargando anche all’opposizione. O, forse, all’ex opposizione.
Perché l’assessora donna al sociale potrebbe essere Maria Chiara Daviddi, ex consigliera del Pd, ora in Italia Viva, insegnante e presidente dell’associazione Abc di Rispescia. Ma anche moglie di Paolo Borghi, ex vicesindaco con Emilio Bonifazi. Da tempo più vicino al tennis che alla politica ma, si sa, i vecchi amori non muoiono mai. E Borghi è un volpone dell’agone politico, un fuoco che cova sotto la cenere.
In effetti negli ultimi giorni era stato segnalato più volte nel palazzo di piazza Duomo. Anche se poi i contatti li tiene anche con i vertici regionali del partito di Matteo Renzi.
Maggioranza da puntellare
L’intreccio è curioso, ma è finalizzato a puntellare una maggioranza che, va detto, un po’ fa acqua, per una serie di tensioni interne che non sarà facile appianare.
Anche l’imminente approvazione del piano strutturale sta portando a un, chiamiamolo così, vivace dibattito interno.
Per questo si sta lavorando per accogliere in maggioranza anche Italia Viva, quindi Valerio Pizzuti. Il quale, in qualche modo, non fosse altro per l’ottimo rapporto con Riccardo Paolini, suo ex primario in urologia, non è così distante da Nuovo Orizzonte Civico.
E la stessa Maria Chiara Daviddi ha un buon legame di amicizia con Andrea Ulmi. Insomma, i tasselli ci sono tutti per completare il mosaico. Anche se Pizzuti avrebbe preferito indicare lui un nome per l’ingresso in giunta.
Va anche detto che la manovra non va proprio nella direzione del “Campo largo del centrosinistra” al quale sta lavorando Matteo Renzi. Però, a volte, le logiche locali sfuggono a quelle nazionali.
Sia chiaro, l’ultima parola spetta al sindaco. Al quale però sarà proposto un ventaglio di tre nomi, altrettante donne. Fra le quali scegliere. Ma gli accordi saranno definiti prima.
Daviddi: «Non ho nostalgia della politica»
La stessa Maria Chiara Daviddi, però, dice di non essere interessata a tornare in politica, dopo l’esperienza con il Pd in consiglio comunale.
«Non sono attiva in politica e non ho alcuna nostalgia di tornare ad esserlo. Preferirei non essere “tirata in ballo” in questa situazione che attiene a una parte politica che non è la mia».
Pizzuti: «Non sono interessato alla maggioranza»
Anche Valerio Pizzuti si chiama fuori: «Non sono interessato a fare da sostegno alla maggioranza. Se hanno problemi interni, sono problemi loro. E non devono tirare fuori i nostri nomi. Quindi non trattiamo niente. Siamo all’opposizione e ci restiamo. Possiamo essere costruttivi, ma sempre all’opposizione».
