SCANSANO. Dopo aver chiesto al segretario comunale di segnalare quello che i periti avevano scoperto nel cantiere per la realizzazione di un altro piano nell’edificio che accoglie la scuola media di Scansano alla Procura e alla Corte dei Conti senza ricevere risposta, ha deciso di presentarsi personalmente in via Monterosa.
Per far presente che il solaio e le fondamenta dell’ampliamento della scuola media di Scansano sono così ammalorati che probabilmente andranno rifatti daccapo. In mezzo, ci sono 250.000 di fondi regionali.
«La struttura in legno è completamente marcita – spiega Gian Carlo Tenerini, consigliere comunale di minoranza – e i lavori non sono stati fatti come dovevano essere fatti. Ci sono le perizie chieste dal Comune e soldi pubblici spesi per questi lavori». Un finanziamento, quello ottenuto dal Comune per l’ampliamento della scuola, che non permetterebbe di eliminare il problema alla radice: buttare giù la parte di ampliamento e rifarla daccapo. «Questa sarebbe stata la mia idea – spiega la sindaca Maria Bice Ginesi – ma siamo vincolati a quel finanziamento. Quindi stiamo valutando altre soluzioni».
Consiglio straordinario sui lavori
I lavori di ampliamento della scuola media di via Diaz a Scansano prevedevano la realizzazione di un nuovo piano per ospitare gli studenti. Ma quando la ditta incaricata ha cominciato l’intervento si è accorta che il solaio precedentemente realizzato in legno presentava non pochi problemi. «Problemi strutturali, cattiva conservazione dell’immobile, grosse formazioni di muffe – dice ancora Tenerini – e anche errori commessi nella realizzazione dei lavori».
Errori che sono stati certificati anche dalle perizie della società alla quale il Comune ha affidato i lavori di ampliamento, la Rewis di Trento. Il nuovo corpo dell’edificio, infatti, era stato realizzato completamente in legno. E per risolvere il problema delle infiltrazioni che hanno rovinato non soltanto il solaio ma anche le colonne portanti, il Comune si è affidata a una ditta specializzata in questo tipo di lavori. Che probabilmente sostituiranno le parti ammalorate con pannelli d’acciaio.
La questione è stata affrontata durante il consiglio comunale del 12 giugno scorso. All’assise, era presente anche la responsabile dell’area tecnica del Comune. «Ma dall’architetta – dice Tenerini – non ho ottenuto alcuna risposta. Per questo ho chiesto al segretario comunale, in veste di pubblico ufficiale, di inviare la documentazione alla Corte dei Conti, per valutare se ci sia stato o meno un danno erariale». Tra il consigliere e il segretario comunale sono intercorse alcune email. «Poi, visto che non era stata segnalata questa faccenda né alla Corte dei Conti, né alla Procura – aggiunge Tenerini – ho deciso di andare io in via Monterosa».
La perizia: «Danni al solaio e alle strutture portanti»
Non è solo il solaio a presentare parti superficiali ammalorate e degradate, che devono essere sostituite, ma anche le colonne portanti della strutture. Intorno all’edificio infatti, non è stato realizzato lo scannafosso e non sono stati installati nemmeno isolanti. La struttura, completamente realizzata in legno, è rimasta alle intemperie e con la pioggia, le infiltrazioni di acqua hanno reso inutilizzabile la struttura.
«Di tutta questa vicenda – dice ancora il consigliere di minoranza – la cosa più incomprensibile riguarda l’atteggiamento del Comune, che si è addossato la responsabilità dei lavori che sono stati fatti male».
Una classe in meno, i ragazzi nella vecchia scuola
Il prossimo anno scolastico comincerà senza grandi scossoni per i ragazzi delle scuole medie, che frequenteranno le lezioni nell’edificio in muratura, quello ristrutturato completamente nel 2016.
Nella nuova ala, quella realizzata in legno, erano stati realizzati i bagni che ora sono stati spostati nel vecchio edificio al pianterreno. «La fortuna ha voluto – continua Tenerini – che a settembre ci sarà una classe in meno, quindi i ragazzi hanno spazio a sufficienza nel vecchio edificio».
Risolta la sistemazione degli alunni, il problema del cantiere dell’ampliamento resta. «Intanto stiamo cercando di trovare la soluzione migliore per sistemare quella parte dell’edificio – dice ancora la sindaca Ginesi – Poi valuteremo anche se procedere con azioni legali nei confronti di chi ha creato questa situazione».
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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