Cemivet, il sindaco: «L'Esercito ci ripensi». Ma il generale tira dritto | MaremmaOggi Skip to content

Cemivet, il sindaco: «L’Esercito ci ripensi». Ma il generale tira dritto

All’ennesimo incontro per scongiurare il trasferimento dell’allevamento dei cavalli il Comitato è stato escluso all’ultimo momento. Si va avanti con la realizzazione del centro per l’ippoterapia
I cavalli del Cemivet
I cavalli del Cemivet

GROSSETO. Oltre 2500 firme raccolte dal Comitato “No al trasferimento dei cavalli del Cemivet” già inviate al ministro della Difesa Guido Crosetto e l’incontro, avvenuto martedì 6 agosto a Roma, tra il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna e il capo di stato maggiore dell’Esercito italiano, il generale Carmine Masiello

Il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna con il generale Carmine Masiello

Al centro dell’incontro, la richiesta di lasciare l’allevamento dei cavalli a Grosseto. Incontro, quello con il generale Masiello, al quale avrebbe dovuto partecipare anche la portavoce del Comitato, Valentina Pes. Che prima aveva ricevuto l’ok dall’ufficio di gabinetto dell’Esercito. Che però è tornato sui propri passi. 

Il Comitato escluso dall’incontro

Nei giorni scorsi, il Comitato, dopo un confronto con il sindaco per preparare l’incontro aveva ricevuto il via libera a partecipare a questo importante appuntamento. Salvo poi escludere Valentina Pes dall’incontro. «Ne siamo amareggiati e crediamo che trattandosi di cosa pubblica e di aspetti non riservati seppur di carattere militare, una partecipazione del comitato avrebbe potuto solo portare un contributo positivo alla discussione – dice la portavoce – La nostra esclusione dall’incontro ci preoccupa, pur avendo piena fiducia nell’operato del sindaco Vivarelli Colonna che nonostante l’impegno non è riuscito ad assicurare la nostra presenza al tavolo».

La posizione del Comitato è chiara. «Il Cemivet con il suo terreno non può diventare un ente che fornisce esclusivamente materia prima per centrali a biomassa, che possa essere di interesse nel Biodistretto senza la componente allevatoriale – dice ancora Pes – Il Centro Militare Veterinario deve continuare nella sua vocazione naturale di allevamento che da 150 anni ne contraddistingue identità e cultura di un territorio».

Una richiesta che proviene non solo dal Comitato, ma dai cittadini che hanno firmato e che sono cresciuti nelle ultime settimane, arrivando a 3.500. 

Un centro per l’ippoterapia

Alla richiesta di Antonfrancesco Vivarelli Colonna però, il generale ha risposto con assicurando che verranno mantenute tutte le risorse necessarie a garanzia del territorio fino a far diventare il centro quadrupedi l’eccellenza nazionale dell’ippoterapia in collaborazione con Croce Rossa Italiana.

«Continuerò – conclude Vivarelli Colonna – a monitorare attentamente gli sviluppi della situazione e a mantenere un dialogo aperto con le istituzioni competenti, altrettanto attente al bene del territorio come impegnate nella sicurezza della collettività. Sono certo che riusciremo a trovare una soluzione che rispetti le esigenze del territorio e salvaguardi il futuro del Cemivet».

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