Il costo della vita alle stelle. Il centro storico muore | MaremmaOggi Skip to content

Il costo della vita alle stelle. Il centro storico muore

Una somma esplosiva quella dell’inflazione della diminuzione del potere d’acquisto, a cui se si aggiunge la mancanza di eventi si ha un mix che distrugge l’economia di Grosseto
Il centro storico durante le notti bianche
Il centro storico durante le notti bianche

GROSSETO. Il centro storico di Grosseto è vuoto, inutile girarci intorno. Agosto, cominciato quest’anno di giovedì, non ha portato alcun cambiamento rispetto a quello che si è visto nei giorni precedenti: locali con pochissimi clienti e strade semi deserte. Così come le piazze della città. Colpa dei soldi che mancano, sì. Ma anche di una programmazione di eventi che non c’è

I dati parlano chiaro la situazione economica è disastrosa e molte persone non hanno i soldi per la spesa, figuriamoci per le vacanze. E chi riesce ad andare in vacanza spende molto meno. Questo incide molto sull’assenza di gente nel centro storico di Grosseto. A questo si aggiunge la mancanza di eventi che attraggano turisti, ma anche grossetani, fra le mura medicee.

I ristoratori: «Non c’è passaggio di gente» 

I costi sono aumentati per tutti anche per i ristoranti, che si vedono le spese per tenere aperto raddoppiate, in alcuni casi anche triplicate. Esattamente com’è capitato a tutte le famiglie in Italia.

Secondo molti di loro però gli eventi porterebbero più persone, nonostante che in estate, la corsa verso la costa è sempre stata una caratteristica di Grosseto. Non che nelle località di mare la situazione sia migliore: in piena stagione estiva, i ristoranti si riempiono solo il fine settimana.

«Le persone devono essere invogliate a visitare il centro. Per esempio ieri sono venuti 4 clienti da Punta Ala, perché volevano vedere la città durante la notte bianca, ma hanno trovato praticamente tutto chiuso e nessuno che passeggiava – dice Moreno Cardone, titolare dell’Uva e il Malto – In ogni paesino ci sono eventi, qua invece niente. Dovremmo lavorare tutti insieme per risollevare la situazione. Manca proprio il passaggio di gente».

Dello stesso parere è Leonardo Peccianti, titolare della Locanda ‘de Medici. «Le persone vengono meno in centro perché hanno meno soldi in tasca a causa degli aumenti e anche la mancanza di eventi influisce – dice – Poi è anche vero che non possiamo pretendere che le persone vengano in Maremma solo perché è bella, visto che a pari costo si trovano località turistiche altrettanto belle e con più opportunità per divertirsi. Gli eventi dovrebbero essere organizzati, calendarizzati e pubblicizzati mesi e mesi prima».

L’aumento della povertà in Italia si fa sentire in tutti i settori e la ristorazione forse è uno dei settori colpiti più duramente.

L’aumento della spesa

In Italia il carrello della spesa costa molto di più, questo rende ancora più difficile uscire a godersi una cena o un aperitivo. La Caritas della città riceve sempre più richieste d’aiuto da parte delle famiglie: le persone non riescono ad arrivare a fine mese

Sale l’occupazione, con 25mila unità in più, ma salgono anche i working poor, che sono il 14% degli operai. Ovvero coloro che accettano una retribuzione non adeguata pur di lavorare. E quando qualcuno non ha i soldi per la spesa difficilmente esce o viaggia.

Proprio questa situazione è quella vissuta anche nel centro storico di Grosseto, dove le attività hanno perso dal 25% al 75% di volume di lavoro rispetto all’estate scorsa. 

Sia l’Uva e il Malto che la Locanda de’ Medici lavorano grazie ai pochi turisti che vengono a visitare la città e ai loro clienti storici.

Mancano gli eventi in centro

Qualche evento estivo richiamerebbe qualche turista in più a visitare Grosseto. «Credo che con una cooperazione, fra ristoratori, politici, associazioni di categoria e proloco, la situazione sarebbe diversa – dice Cardone – L’unica certezza che ho è che dovremmo provare almeno a far tornare la gente in città, non lasciarla morire».

Dopo la pandemia del Covid-19 i ristoratori si erano affiancati alla notte bianca, creando “Ristorando“. Sostanzialmente tutti i ristoranti avevano, una volta alla settimana, un menu allo stesso prezzo e con i piatti a base dello stesso ingrediente. Quest’anno non è stato possibile ricreare l’evento.

«Ristorando era un evento che funzionava, ma deve essere accompagnato ad altri eventi già strutturati. Abbiamo provato a riproporlo con “GRande Estate”, ma non abbiamo avuto un buon riscontro – dice Peccianti – È difficile ricreare una serata come quella se non ci sono eventi che già portano gente. Saluto, abbraccio e rimpiango Enrico Collura, ex presidente del Centro commerciale naturale». 

Da un lato va ricordato che le persone con il caldo da sempre si spostano sul mare. «L’attrattiva sulla città d’estate è molto difficile da creare, soprattutto perché siamo molto vicini alla costa e le persone vanno sul mare da sempre in questo periodo dell’anno – dice Bruno Ceccherini, assessore al centro storico – La città si svuota anche perché i giovani iniziano la stagione estiva, quindi girano meno persone. Poi sembrerebbe che ci siano molti meno turisti rispetto all’anno passato».

La risposta del Centro commerciale naturale del centro storico

La presidente del Ccn centro storico, Agata Renzo, sostiene che ci sia meno gente a causa del potere d’acquisto ridotto e anche il caldo non aiuta. «Il grossetano non viene in centro a causa del caldo e i turisti che ci sono spendono molto meno – dice – C’è molta meno affluenza in città e i turisti sono diminuiti del 50%».

«Per quanto riguarda gli eventi noi abbiamo organizzatole notti bianche il giovedì esattamente come lo scorso anno. Sostanzialmente pubblicizziamo gli eventi dei nostri associati e non abbiamo organizzato niente di nostro – conclude – Non abbiamo mai avuto un vero e proprio calendario d’eventi nostro, ci limitiamo a sponsorizzare ciò che fanno le attività».

Autore

  • Collaboratrice di MaremmaOggi. Amo le bollicine, rigorosamente in metodo classico; il gin e credo che ogni verità meriti di essere raccontata. Non bevo prosecco e non mi piacciono né i prepotenti né le ingiustizie. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

    Visualizza tutti gli articoli

Riproduzione riservata ©

Condividi su

Articoli correlati

Reset password

Enter your email address and we will send you a link to change your password.

Powered by Estatik