GROSSETO. Sarà probabilmente accolto in una struttura dove potrà continuare a curarsi. Il giudice Marco Bilisari, durante l’udienza del processo celebrato martedì 23 luglio si è riservato sulla richiesta dell’avvocato Domenico Fiorani, che difende il 27enne che lo scorso 30 aprile fu portato all’ospedale dopo essere stato sottoposto a un Tso.
E che, arrestato per non aver lasciato la città, dopo che il giudice aveva applicato il divieto di dimora in provincia, è ancora oggi rinchiuso nella sezione psichiatrica del carcere di Sollicciano.
L’abbraccio con la sorella
Durante l’udienza di convalida dell’arresto, in tribunale a Grosseto, il ventisettenne che alla fine del mese di aprile aveva dato più volte in escandescenza nella zona di via Roma, era apparso confuso e a malapena era riuscito a rispondere alle domande del giudice. Con lui c’era sua sorella che non lo ha mai lasciato un attimo.
C’era anche martedì mattina, quando da Sollicciano è arrivato il fratello. Si sono abbracciati, commossi. Poi il ragazzo di origini nigeriane, si è seduto accanto al suo avvocato.
Sembrava un’altra persona rispetto al giovane che aveva terrorizzato mezza città ad aprile. Era sereno, tranquillo. A Sollicciano sta infatti seguendo un percorso di cura che potrà continuare una volta ricoverato in una struttura per persone con problemi psichiatrici.
La perizia: «È incapace di intendere e volere»
È stato il dottor Paolo Iazzetta a illustrare la perizia psichiatrica al quale il giovane è stato sottoposto. Il medico ha accertato che il ragazzo è bipolare e che soffre di allucinazioni se non prende i farmaci che gli vengono prescritti.
Quando il giovane si è reso protagonista degli episodi di violenza, secondo lo specialista, non era capace di intendere e volere.
Resta però la pericolosità sociale, per la quale il giudice dovrà applicare al ragazzo una misura di sicurezza. A processo per lesioni personali aggravate, l’avvocato Domenico Fiorani ha chiesto il rito abbreviato. L’udienza è stata rinviata al prossimo settembre ma in attesa che venga celebrata, il giudice probabilmente sostituirà la custodia in carcere con quella in una struttura di cura. Un caso, quello che ha visto coinvolto il ventisettenne che conferma come la giustizia, in questo caso, abbia funzionato alla perfezione. Permettendo al ragazzo di curarsi, senza diventare un pericolo né per sé né per gli altri.
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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