GROSSETO. È il tormentone di questa torrida estate il rimpasto in giunta a Grosseto. Nelle stanze del potere in piazza Duomo non si parla d’altro. Fuori, va detto, un po’ meno. Già superato Canapone da una parte, il Perugina o il caffè Carducci dall’altra, l’interesse scema, per scendere quasi a zero fra la gente comune, che ha ben altri problemi da affrontare.
I pochi interessati si chiedono solo come mai si paralizzi l’attività amministrativa per cambiare gli assetti del governo cittadino, basandosi solo sui numeri e non sui meriti.
Ma la politica è questa. I pochi interessi personali vanno avanti al bene collettivo.
Per questo siamo di fronte alla crisi più seria da quando Antonfrancesco Vivarelli Colonna è sindaco a Grosseto. Stavolta il rischio di andare a casa è concreto, perché al prossimo consiglio comunale, il 30 luglio, la maggioranza potrebbe non avere più i numeri.
Sono tre i consiglieri ex Lega che hanno aderito a Nuovo Orizzonte Civico (Bragaglia, Baldi, Pieraccini), oltre all’assessore Angela Amante, poi del gruppo civico in Comune fanno parte anche Andrea Vasellini e il presidente del consiglio, Fausto Turbanti che, di tutti questi, è stato di gran lunga il più votato.
E che certo non li seguirà in un’eventuale salita sull’Aventino.
Ma 4 voti pesano come il piombo. Su 32 consiglieri la maggioranza ne ha 20 e l’opposizione 12. Se 4 vanno di là diventano 16 e 16. Più il sindaco. Quindi i voti ci sarebbero, sia pur risicati.
E se Pizzuti e Bernardini garantiscono il numero legale, i partiti possono reggere fino a 6… dissidenti.
Vedremo cosa farà Nuovo Orizzonte Civico cha ha un consigliere con il centrosinistra anche a Roccastrada (Lorenzo Piras) e uno all’Argentario (Marco Nieto) e con Alfiero Pieraccini sorregge la maggioranza di Limatola in Provincia.
Noc: «Offerta della Lega irricevibile»
Certo è che, stavolta, il rischio rottura c’è ed è concreto. E poco importa se senza Amministrazione si rischi di perdere finanziamenti del Pnrr e non si porti a casa il piano strutturale, giunto ormai alla volata finale.
L’ultimo contatto fra Lega e Noc c’è stato domenica 21 sera.
È stato il segretario regionale della Lega, Luca Baroncini, ex sindaco di Montecatini, a formalizzare l’offerta a Noc. Un’offerta di rivedere le deleghe interne alla giunta, senza toccare Minozzi e Megale, ma con qualche partecipata per Nuovo Orizzonte Civico.
Offerta motivata dal fatto che la Lega, pur perdendo gli aderenti al Noc, non ha perso voti dalle politiche di due anni fa alle europee. In sostanza, ha conservato il proprio elettorato.
Offerta che è stata respinta come “irricevibile” dai Noc, con conseguente pressione sul sindaco di muoversi a rimpastare. In sostanza, a revocare le deleghe a Sara Minozzi per assegnarle a una persona di loro gradimento. Che, si dice, potrebbe essere Lucia Morucci. Ma altri nomi sono in gioco. Sarà probabilmente Claudio Pacella a proporre una lista di nomi ad Antonfrancesco Vivarelli Colonna, fra i quali scegliere.
Altrimenti il 30, tutti a casa. E via, verso elezioni anticipate.
Il sindaco sta riflettendo nel suo ufficio al primo piano, ma la coperta è molto corta. Perché anche governare con numeri risicati e la Lega di traverso non sarebbe comunque semplice.
Alla fine, però, anche se non ama che gli vengano imposte le scelte, il sindaco sarà costretto ad agire. Una comunicazione ufficiale è attesa per martedì 23.
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Direttore di MaremmaOggi. Dopo 30 anni di carta stampata ho capito che il presente (e il futuro) è nel digitale. Credo in MaremmaOggi come strumento per dare informazione di qualità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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