GROSSETO. Una commemorazione, un flash mob, per Satnam Singh si tiene oggi, domenica 21 alle 18.30, nella via della chiesa di San Rocco a Marina di Grosseto, ad un mese dalla sua morte. Il lavoratore extracomunitario è deceduto dopo un incidente nell’azienda ed è stato lasciato sul ciglio di una strada, a Latina.
A promuovere il flashmob è la Rete antidiscriminazione grossetana.
Satnam Singh era arrivato in Italia tre anni fa, e da circa due anni lavorava nell’azienda agricola Lovato a Borgo Santa Maria, in provincia di Latina. Lavorava tanto Satnam. Anche 12 ore al giorno, per una paga di 4 euro l’ora. Naturalmente in nero, senza alcun contratto, come spesso succede ai lavoratori migranti, che oltretutto rischiano continuamente l’espulsione dall’Italia.
Una macchina avvolgi plastica gli ha tranciato il braccio destro, e ha causato la frattura delle gambe. Il signor Lovato, il “padrone”, anziché soccorrerlo l’ha caricato su un furgone e l’ha scaricato davanti alla sua casa. Accanto al corpo, il padrone ha lasciato in una cassetta di plastica, di quelle utilizzate per raccogliere la frutta, l’arto reciso di Satnam. E ha impedito che l’incidente venisse denunciato pensando che così avrebbe nascosto le condizioni di irregolarità della sua azienda.
Rag: «Siamo indignati, non possiamo abbassare la guardia»
Insieme alla Rag (rete antidiscriminazione grossetana) e ad altri enti, l’obbiettivo è di organizzare un convegno, in autunno, per cercare di analizzare il fenomeno del caporalato.
«Ma questa situazione è venuta alla luce – scrive Rag – e noi cittadine e cittadini di Grosseto ne siamo indignati. E vogliamo tenere alta l’attenzione su questo fenomeno, che coinvolge anche la Maremma. Per questo saremo presenti a Marina di Grosseto, insieme a una rappresentanza della comunità Sikh, che ha manifestato la volontà di dare il suo contri buto a questo evento».
«Una forma di lavoro – citando il nostro Presidente della Repubblica (Sergio Mattarella, 22-6-24) scrive ancora Rag – che si manifesta con caratteri disumani e che rientra in un fenomeno che affiora non di rado, di sfruttamento del lavoro dei più deboli e indifesi, con modalità e condizioni illegali e crudeli. Fenomeno che, con rigore e con fermezza, va ovunque contrastato, totalmente eliminato e sanzionato, evitando di fornire l’erronea e inaccettabile impressione che venga tollerato ignorandolo».
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Giornalista di MaremmaOggi. Ho iniziato a scrivere a 17 anni in un quotidiano. E da allora non mi sono mai fermato, collaborando con molte testate: sport, cronaca, politica, l’importante è esagerare! Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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