Aree Peep a Marina: dopo 40 anni, la soluzione. Cosa cambia ai proprietari Skip to content

Aree Peep a Marina: dopo 40 anni, la soluzione. Cosa cambia ai proprietari

Accordo fra Comune e Demanio, che era proprietario dei terreni. Ceduta in permuta la caserma dei carabinieri. Ora i proprietari possono riscattare la superficie
Le palazzine dell’area Peep nel quartiere Shangai, a Marina di Grosseto

MARINA DI GROSSETO. C’è una vicenda che si trascina dalla fine degli anni ’80. Sono più o meno 40 anni. Quando il Comune di Grosseto decise di realizzare un’area Peep (edilizia economica e popolare, ndr) a Marina di Grosseto, un nuovo insediamento di cui si occupò l’architetto Mauro Rusci, padre di Simone, il presidente del Parco della Maremma. Sindaco era Flavio Tattarini.

Quelle palazzine furono realizzate nella zona sud di Marina, nel quartiere Shangai, proprio dietro alla duna, dalle finestre si vede il mare, si esce di casa e si mettono i piedi sulla sabbia, ma su terreno demaniale. Cioè dello Stato, non del Comune.

40 anni dopo è difficile dire come ciò fu possibile, certo è che, anche se allora la cosa passò senza grandi scossoni, si aprì un problema.

Però le case furono realizzate e assegnate, con criteri da area Peep.

Ma, da allora, la questione della proprietà del terreno non era mai stata sanata.

L'area Peep nella zona di Shangai, a Marina di Grosseto
L’area Peep nella zona di Shangai, a Marina di Grosseto

Adesso il Comune, trovato l’accordo con il Demanio, è diventato titolare di terreni sui quali aveva costruito senza averne la proprietà.

Ceduta la caserma dei carabinieri in permuta

La vicenda, va detto, va avanti da decenni. Già ci aveva provato la giunta a guida Bonifazi. Ma un’accelerata è stata data negli ultimi due anni. Già i primi incontri a Firenze erano stati fatti con Simona Petrucci assessora al demanio e Riccardo Ginanneschi al patrimonio. Ma la richiesta del Demanio (quasi 8 milioni di euro) era considerata troppo elevata.

Finché, nei giorni scorsi, è stata trovata la quadra. E l’atto di cessione delle aree è stato firmato nello studio del notaio Menchetti.

A trovare la composizione della vicenda sono stati gli assessori Riccardo Ginanneschi, Simona Rusconi, Bruno Ceccherini e Fabrizio Rossi, grazie al lavoro dei dirigenti Festeggiato e Milone. Per il Demanio c’era il responsabile servizi territoriali, Alessandro Pasqualetti.

L’atto prevede la cessione dei terreni delle aree Peep per un corrispettivo di circa 4,5 milioni di euro. Ma il Comune pagherà solo circa 2,8 milioni di euro, in 15 anni. In permuta, infatti, è stata ceduta al Demanio la caserma dei Carabinieri di Marina, in via Bellini, oltre a un’area edificabile nella zona di villa Pizzetti, a Grosseto.

La caserma dei carabinieri di Marina di Grosseto
La caserma dei carabinieri di Marina di Grosseto

Il riscatto del diritto di superficie

«Si tratta – spiegano il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e gli assessori a demanio, bilancio, patrimonio e urbanistica Bruno Ceccherini, Simona Rusconi, Riccardo Ginanneschi e Fabrizio Rossi – di un’operazione molto importante. Andiamo a impreziosire il patrimonio comunale con un investimento cospicuo. Questo avrà come primo effetto quello di offrire ai proprietari delle aree Peep la possibilità del riscatto del diritto di superficie delle proprie abitazioni, così come darà l’opportunità all’Ente di potenziare le azioni volte a migliorare la frazione e la sua struttura edilizia, commerciale, viaria».

In sostanza adesso i proprietari delle case in area Peep potranno riscattare il diritto di superficie e questo consentirà loro di rivendere la propria abitazione a prezzi di mercato e non a prezzi vincolati dall’area Peep.

E, considerando che si tratta di appartamenti di pregevole fattura e, di fatto, accanto al mare, a prezzi di mercato avranno un valore importante.

Si stima che, ogni proprietario, dovrà pagare per il riscatto una cifra intorno ai 15mila euro. Ovviamente non c’è obbligo di farlo, ma il Comune conta di rientrare, nel tempo, dall’importante investimento.

Autore

  • Direttore di MaremmaOggi. Dopo 30 anni di carta stampata ho capito che il presente (e il futuro) è nel digitale. Credo in MaremmaOggi come strumento per dare informazione di qualità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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