GROSSETO. C’è la fettuccia bianca e rossa a delimitare la vetrina del negozio I Polo in cima a Corso Carducci. La porta dell’attività, durante la notte tra mercoledì 10 e giovedì 11 luglio, è stata divelta.
I ladri sono entrati dentro e hanno portato via circa 300 euro. Soldi che erano nella cassa. Ma hanno lasciato dietro di loro una scia di danni. «Ci vorranno tremila euro – dice il titolare del negozio, Alberto Macchi – per rimettere tutto a posto».
Il colpo a due passi dalla caserma
All’1,30 del mattino, mentre il commerciante era a casa con la sua fidanzata, è suonato il suo telefono. «Erano i carabinieri – racconta – che mi avvisavano del furto. Sulle prime non ci credevo nemmeno, pensavo fosse uno scherzo».
Invece, purtroppo, era tutto vero. Macchi ha preso l’auto e si è precipitato a vedere cosa fosse successo. Ha trovato la porta d’ingresso divelta, il motore che serviva per aprirla, attivato dalla fotocellula, danneggiato. «Dentro al negozio c’erano un telefono cellulare di servizio, un pc – dice – ma non hanno portato via nulla. Hanno preso solo i soldi del fondo cassa prima di scappare».
Trecento euro, forse qualcosa di meno, il bottino. Tremila euro, invece, la cifra che servirà al commerciante per riparare la porta d’ingresso del negozio, che giovedì 11 luglio, è rimasto chiuso.
Il furto dopo la riunione sulla sicurezza
Mercoledì 10 luglio, i commercianti del centro storico si erano ritrovati per fare un punto della situazione sulla sicurezza del centro. Sembra una beffa: prima la cena, poi il colpo proprio all’inizio del corso. In una zona della città dove, tra l’altro, ci sono diverse telecamere di videosorveglianza.
Le immagini saranno acquisite dai carabinieri che stanno svolgendo le indagini sul colpo.
«Ce ne sono almeno tre – dice Macchi – Il negozio confina con la caserma della guardia di finanza ed è vigilato dagli impianti della banca, della farmacia, di quello del Comune. Ma nemmeno questo è servito a tenere lontani i ladri dall’attività». C’è poi la posizione, centralissima, e il passaggio delle persone dal primo anello subito fuori dalle Mura e dal primo interno.
«Eppure sono entrati dopo aver divelto una porta anti sfondamento – dice ancora Macchi – Giovedì mattina abbiamo provato ad aprire la porta in quattro e ce l’abbiamo fatta a fatica. C’era ancora il gancio della chiusura inserito, non so davvero come abbiano fatto».
La rabbia di Macchi: «Qui è l’ultima provincia dell’impero»
È arrabbiato Alberto Macchi. Ed è anche demoralizzato dopo l’ennesimo episodio successo all’ingresso della città. Là dove dovrebbe esserci il salotto buono di Grosseto e dove invece i commercianti si sentono come nell’ultima provincia dell’impero.
«Anche se i dati dicono il contrario – spiega Macchi – la nostra percezione di mancanza di sicurezza è totale. Quello che è successo nel mio negozio è emblematico: i malviventi ormai se ne fregano di tutto, delle telecamere, dei controlli. È come se questo angolo del corso fosse terra di nessuno. Sembra di essere in una zona di dogana anziché in centro».
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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