MANCIANO. Era scomparso mercoledì 10 luglio, facendo perdere le proprie tracce. E subito, i carabinieri si erano messi a cercarlo nella zona del fiume Fiora, insieme ai vigili del fuoco.
La tragica scoperta alle prime luci dell’alba di giovedì 11 luglio quando i vigili de fuoco hanno visto il corpo dell’uomo alla deriva. Nicolò Manente, mancianese conosciutissimo nel borgo, è stato ucciso probabilmente da un malore mentre faceva il bagno nel fiume.
L’allarme dopo la scomparsa
L’allarme della scomparsa di Nicolò è scattato dal tardo pomeriggio di mercoledì 10 luglio a Manciano, quando il 45enne, proprietario di una tabaccheria in pieno centro, aveva fatto perdere le proprie tracce da diverse ore.
Le ricerche avviate dai carabinieri e i vigili del fuoco nella zona del fiume Fiora al confine tra Lazio e Toscana hanno portato al ritrovamento dell’auto durante la notte sulle rive del fiume, in una località dove l’uomo amava spesso andare a fare il bagno.
Ricerche proseguite per tutta la notte, fino alle alle prime luci dell’alba di giovedì 11 luglio, quando i vigili del fuoco hanno rinvenuto il corpo del 45enne alla deriva.
Effettuato il recupero, sul posto sono arrivati i carabinieri per i primi accertamenti. Questa mattina la notizia più temuta in poche ore si è sparsa per tutto il centro abitato di Manciano lasciando la comunità sbigottita.
Muore un mese dopo il fratello
Nicolò aveva perso da poco tempo il fratello Jacopo, 48enne, morto dopo una lunga malattia. Erano cresciuti insieme, nel borgo di Manciano, dove la loro famiglia era molto conosciuta.
Il babbo Vittorio, era stato consigliere comunale a Manciano e da sempre portava avanti la tabaccheria in corso Gramsci.
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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