Chiude la mano a un poliziotto nel cancello, arrestato | MaremmaOggi Skip to content

Chiude la mano a un poliziotto nel cancello, arrestato

I poliziotti sono intervenuti per una lite all’interno di un condominio per calmare l’uomo. Il trentenne agli agenti: «Non valete niente». Arrestato per violenza e lesioni
L'aula dell'assise del tribunale di Grosseto
L’aula del tribunale di Grosseto dove si è tenuta l’udienza di convalida

GROSSETO. Prima litiga con la donna, poi con due agenti e, a uno dei due, chiude la mano nel cancello. Così viene arrestato e, questa mattina (sabato 6 luglio), l’arresto è stato convalidato in tribunale.

È successo venerdì 5 luglio, a Grosseto.

La donna stava sistemando l’appartamento di un suo amico quando Vadim Pavlicenco, 30enne di origini moldave, ha iniziato a litigare con lei. Secondo l’uomo lei doveva uscire dalla sua proprietà. La lite è presto degenerata è sono iniziate le urla e le minacce, che hanno spinto la donna a chiudersi a chiave dentro casa dell’amico e a chiamarlo in lacrime.

Qualcuno ha chiamato la polizia, che una volta sul posto ha provato a tranquillizzare l’uomo, che ha iniziato ad inveire anche contro gli agenti: «Non valete niente» urlava il trentenne. Loro hanno tentato di calmarlo. Alla fine lui è uscito dal suo appartamento e ha mostrato i suoi documenti alle forze dell’ordine all’esterno del condominio.

Ma qui è iniziata la lite con gli agenti. Pavlicenco ha strattonato un poliziotto e ha chiuso la mano di un altro agente nel cancello, procurandogli 7 giorni di prognosi. A questo punto gli agenti lo hanno arrestato.

L’uomo: «Non mi vogliono in casa per via della musica»

Il trentenne avrebbe minacciato una donna, mettendosi proprio faccia a faccia. Gesto che l’ha fatta scappare, poi qualcuno ha allertato la polizia.

Gli agenti, quando sono arrivati sul posto, hanno provato a calmarlo, ma lui ha spinto più volte un agente e quando è intervenuto un altro agente, Pavlicenco gli ha schiacciato la mano nel cancello, procurandogli 7 giorni di prognosi.

Il trentenne ha dato una versione diversa in aula, sostenendo che i suoi vicini non lo vogliono nel condominio solo perché ascolta musica ad alto volume.

I poliziotti sono intervenuti diverse volte a sedare le liti in quel condominio dove tutti sono spaventati da Pavlicenco. Tanto che molti amici dei condomini avrebbero deciso di non andare più a trovarli, proprio per paura del trentenne.

La convalida dell’arresto

Dopo l’aggressione ai poliziotti il moldavo è stato arrestato: l’accusa è di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni.

Anche i vicini del trentenne hanno chiesto più volte l’intervento della polizia a causa delle liti causate nel condominio.  

L’avvocata di difesa Beatrice Paoletti, in sostituzione dell’avvocatessa Elisabetta Calabria, ha chiesto il termine a difesa. Mentre la vice procuratrice onoraria Elena Bartalini ha chiesto la convalida dell’arresto e il carcere.

Misura cautelare che il giudice Andrea Stramenga non ha accolto. Infatti la corte ha deciso di applicare l’obbligo di firma, quindi l’uomo si presenterà una volta al giorno alla polizia per firmare un registro presenze. In attesa del processo.

Autore

  • Marina Caserta

    Collaboratrice di MaremmaOggi. Amo le bollicine, rigorosamente in metodo classico; il gin e credo che ogni verità meriti di essere raccontata. Non bevo prosecco e non mi piacciono né i prepotenti né le ingiustizie. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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