Cavalli via dal Cemivet. Sindaco, Rossi e comitato: «Non è ancora finita» Skip to content

Cavalli via dal Cemivet. Sindaco, Rossi e comitato: «Non è ancora finita»

Il centrodestra e il comitato fanno fronte comune: «Ci sono ancora margini per far cambiare la decisione all’Esercito sui cavalli al Cemivet»
Cavalli al Cemivet di Grosseto
Cavalli al Cemivet di Grosseto

GROSSETO. La battaglia per mantenere l’allevamento dei cavalli al Cemivet non è ancora persa.

Dopo la nota di Marco Simiani, a intervenire in una lettera congiunta sono la maggioranza di centro destra della città, il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna, l’onorevole Fabrizio Rossi e la portavoce del comitato contro il trasferimento dei cavalli del Cemivet, Valentina Pes.

«L’onorevole Marco Simiani, evidentemente mosso da egocentrismo politico, – scrivono – sul caso Cemivet prova a prendersi la scena ma finisce per raccontare la novella che già sapevamo da tempo: lo Stato maggiore dell’Esercito da molti anni intende rivedere il Centro militare veterinario trasferendo altrove l’allevamento cavalli».

Una delegazione trasversale per far cambiare la decisione

«Dopo aver incontrato il generale Mauro D’Ubaldi, il sindaco ha inoltrato la settimana scorsa una nota direttamente al Capo di stato maggiore con la quale rappresentava le ragioni del mantenimento completo del Cemivet a Grosseto. E non solo: da tempo la segreteria del sindaco, così come deciso dal consiglio comunale, ha intrapreso il percorso formale per incontrare il Capo di stato maggiore dell’Esercito Carmine Masiello. Tanto è vero che a tal riguardo sono stati contattati tempo fa i parlamentari del territorio tra cui anche Marco Simiani».

La volontà era ed è quella di creare una delegazione formata da tutte le anime politiche della città, compreso la portavoce del comitato cittadino, per consegnare al generale, assieme al sindaco, le oltre 3500 firme raccolte proprio per sensibilizzare la decisone dei vertici militari e chiedere loro di tornare sui propri passi in merito allo spostamento dell’allevamento.

«La maldestra fuga in avanti di Simiani indebolisce un fronte che fino a ieri si pensava forte e coeso a supporto del Cemivet. Ancora una volta ha prevalso la il protagonismo dei singoli. Ma c’è dell’altro: Simiani cerca di rivendere come scelte rassicuranti quelle decisioni che rassicuranti non lo sono per niente: vuole vendere come vittoria la gestione dei cavalli riformati che già sono presenti al Cemivet, la gestione del regime estivo per i cavalli che il Cemivet già svolge, le attività di ippoterapia che la Croce Rossa porta avanti egregiamente da anni e il mantenimento del Gruppo Cinofilo mai toccato finora dal progetto di razionalizzazione del comparto equestre».

La battaglia va avanti

«Al netto dell’esuberanza di Simiani, il centrodestra continua compatto a portare avanti la battaglia per l’allevamento dei cavalli dell’esercito. Un allevamento che deve restare a Grosseto non solo per storia, cultura e caratteristiche del Cemivet maremmano, ma anche perché questo rappresenta l’unico, vero, razionale e documentato modo per far risparmiare soldi alla difesa».

Il deputato Fabrizio Rossi è già in contatto con la segreteria del ministro della Difesa ed ha già presentato un’interrogazione in proposito. Mentre l’amministrazione comunale sta aspettando una data per conferire nuovamente con il generale Masiello.

«Insomma per la città questa partita ancora non è chiusa. Invitiamo dunque l’onorevole Simiani a farne parte con un ruolo corale e non in solitaria: anche se questo, lo comprendiamo, gli offrirà sicuramente minore visibilità politica».

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