Troppo alcol, rissa, agenti coinvolti: quattro arresti. Il video | MaremmaOggi Skip to content

Troppo alcol, rissa, agenti coinvolti: quattro arresti. Il video

Un gruppo di giovani aveva bevuto troppo, pugni e spunta un coltello. Poi arrivano polizia e municipale: in quattro portati in questura
La polizia in via Vinzaglio
L’intervento in via Garibaldi

GROSSETO. Non è Capodanno senza alcol, pensa qualcuno.

Ma l’alcol porta ad andare oltre. Nella notte di Capodanno, passata da poco l’una, un gruppo di ragazzi, che aveva esagerato con l’alcol, si è scontrato per motivi futili.

Si tratta di due ecuadoregni e due romeni, tutti poco più che maggiorenni.

È successo in pieno centro, in via Vinzaglio, proprio davanti al ristorante Romolo. In quel momento i locali erano ancora aperti, c’era tantissima gente.

Sono volati pugni, è spuntato un coltello. Perché mica è Capodanno se non hai un coltello in tasca no?

Rissa, arriva la polizia, un fermato

In quel momento stava passando una pattuglia della polizia che è intervenuta. Sono intervenuti anche gli agenti della polizia municipale.

Ma i ragazzi non si sono calmati. Qualcuno è andato oltre, ha reagito alla polizia.

Quattro agenti sono rimasti coinvolti. Si sono fatti refertare in ospedale tre poliziotti e un agente della municipale. Niente di grave, comunque.

Alle fine i quattro ragazzi sono stati portati in questura. Per tutti è scattato l’arresto. L’accusa è resistenza, violenza e minaccia a pubblico ufficiale. Sono ai domiciliari.

IL VIDEO DELL’ARRESTO

Ferito al volto da una coltellata

La serata di delirio era cominciata prima, quando i grossetani si stavano mettendo a tavola per il cenone di Capodanno. Il 118, allertato da qualcuno che aveva visto un ragazzo per terra ricoperto di sangue ha dato l’allarme. Il giovane, arrivato all’ospedale senza documenti, aveva bevuto molto e non ha saputo spiegare chi e soprattutto perché gli avesse dato una coltellata in faccia. Aveva una ferita che gli attraversava volto.

Il ragazzo, di origini nordafricane, è stato soccorso accanto al Burger King. Una volta sottoposto ad accertamenti e suturato è stato trattenuto in osservazione.

I controlli della notte di Capodanno

Durante l’attività delle forze dell’ordine, che ha visto impegnati circa 30 operatori, sono stati controllati 15 esercizi ricettivi e di somministrazione, 481 persone –  alle quali è stato verificato il possesso della certificazione sanitaria per l’accesso ai locali pubblici – e, sebbene in linea generale non si sono registrate criticità gravi, sono state tuttavia elevate 17 sanzioni amministrative.

Il commento del sindaco: anche io in un locale controllato

«È stato un San Silvestro particolare – scrive Antonfrancesco Vivarelli Colonna sul suo profilo – e sapevamo che sarebbe stato così».

«Ma grazie alla collaborazione di tutti, cittadini ed esercenti, e soprattutto all’ottimo servizio svolto dalle forze dell’ordine, tutte, sia in termini di controllo sul rispetto delle normative legate al covid sia in termini di sicurezza e legalità, è stata una serata festosa ma tranquilla».

«Tanti i controlli fatti, io stesso mi sono trovato in un locale attenzionato, anche con la collaborazione della nostra polizia municipale, davvero in sinergia con la questura e le altre forze dell’ordine, con professionalità e senza eccessiva enfasi».

«Poche le sanzioni riscontrate, rispetto al numero di controlli effettuati, con una rissa nata e sedata rapidamente dai nostri vigili e dalla polizia, che ha portato a quattro arresti».

«Un lavoro dunque egregio, a coronamento di un anno di interventi ed operazioni congiunte, con il supporto condiviso di tecnologie sempre più moderne ed efficaci, un anno di risultati sulla sicurezza e il degrado, basati su un fattivo confronto tra Istituzioni, che siamo certi garantirà a tutti una Grosseto più sicura anche nel 2022».

«Buon anno dunque, Grosseto, e ancora grazie a tutte le forze dell’ordine!».

Il processo per direttissima

Domenica 2 gennaio, in tribunale, si è svolto il processo per direttissima di fronte al giudice Adolfo Di Zenzo. I quattro ragazzi arrestati, Gonzalo Ronny Pizzarro Illlescas, 22 anni, Maykol Geovanny Jimbo Pizzarro, 23 anni entrambi ecuadoregni e Roni Emanuel Moraru, 23 anni e il fratello Rares Andrei Moraru, 20 anni, romeni, difesi dagli avvocati Alberto Vannetti e Manuele Adami, hanno scelto di non rispondere alle domande del giudice.

I primi tre restano agli arresti domiciliari, il quarto invece ha l’obbligo di firma.

 

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