ORBETELLO. Un addio straziante. Un dolore insopportabile, inspiegabile. Difficile anche da immaginare. E il silenzio che, nonostante la folla che si è radunata sul sagrato della chiesa di Santa Maria Goretti a Fonteblanda, ha permeato ogni spazio.
Interrotto soltanto da un grido: «Cristo perché proprio lui?» prima che scoppiasse un lungo applauso di fronte alla piccola bara bianca.
Giovedì 20 giugno tutto il paese si è fermato per l’ultimo saluto a Giovanni Maria Pira. Aveva appena sei mesi ed è stato strappato all’amore della sua famiglia da una meningite all’ospedale Bambin Gesù di Roma lo scorso mercoledì 19 giugno.
La cerimonia funebre è stata officiata da don Carlo Brizzi, parroco di Fonteblanda, in un’atmosfera carica di commozione e dolore. La chiesa era gremita di amici, parenti e conoscenti che hanno voluto dare l’ultimo saluto al piccolo e portare conforto a mamma Antonella e papà Pietro.
Una comunità sotto choc
La famiglia Pira, originaria della Sardegna, si era trasferita in Toscana per motivi di lavoro, stabilendosi a Fonteblanda, nel comune di Orbetello dov’è ben voluta da tutti e molto conosciuta.
La tragica notizia della morte del piccolo Giovanni Maria ha sconvolto un intera comunità.
Un vero e proprio pugno nello stomaco. Tra i tanti presenti c’erano la vice sindaca di Orbetello, Chiara Piccini, l’assessore Luca Teglia e l’ex sindaco di Magliano in Toscana, Diego Cinelli.
Il messaggio della mamma
Dopo la cerimonia, mamma Antonella Argiolas ha trovato il coraggio di lanciare un messaggio toccante, dopo il lungo post scritto su Facebook.
«Sarà una prova dura da superare, ma dobbiamo riuscirci, per noi, per Biancamaria e nel ricordo di Giovanni Maria che sarà e resterà sempre con noi. La sua presenza non svanirà e resterà per sempre il nostro bambino, il nostro angelo nel cielo! Da oggi una stella in più brillerà nel firmamento celeste e se esiste un Paradiso dei bambini lui sarà lì ad aspettarci, perché un giorno ci rincontreremo. Non so se in quel Paradiso si crescerà così come nel nostro mondo, ma siamo sicuri che se ciò dovesse avvenire quel giorno lo riconosceremo, perché il legame forte che esiste tra un figlio e un genitore non può essere spezzato da nessun evento e lo stringeremo forte a noi come abbiamo fatto nel nostro ultimo giorno insieme.” Queste parole hanno toccato profondamente il cuore di tutti i presenti».
L’addio straziante
Nel momento in cui Antonella, alla fine del rito, si è avvicinata alla piccola bara appoggiata sul carro funebre è crollata in un pianto straziante, insieme a babbo Pietro.
Nella piazza davanti alla chiesa un silenzio assordante e il gelo, nonostante la giornata afosa. Qualcuno ha gridato: «Cristo, perché proprio lui».
Un lungo applauso ha chiuso la cerimonia, segnando di fatto, l’ultimo atto, quello del distacco doloroso. L’ultimo, prima del viaggio verso Grosseto dove il piccolo sarà cremato.
La cerimonia è stata un momento di raccoglimento e riflessione, un tributo a una vita spezzata troppo presto ma che ha lasciato un segno indelebile nei cuori di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo, anche se solo per pochi mesi.
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Redattore di MaremmaOggi. Per me scrivere è uno strumento di verità, di bellezza, è di liberta, un mezzo per esprimere ciò che altrimenti rimarrebbe inespresso. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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