PORTO SANTO STEFANO. L’ultima volta che Anna Claudia Cartoni e l’amico Giorgio Andrea Coen hanno parlato tra loro erano seduti nel pozzetto dalla Vahinè I, nel canale tra l’Argentario e l’Isola del Giglio. Stavano passando una giornata in mare insieme al marito della donna, Fernando Manzo, che era al timone della barca e ad altri amici.
Erano seduti nel punto più vicino al terribile impatto. Quello avvenuto il 23 luglio 2022 nelle acque dell’Argentario. Il corpo di Coen fu recuperato dai sommozzatori. Era rimasto incastrato nell’elica del motoscafo. Quello di Anna Claudia invece, è ancora in mare: la donna, nell’urto, era stata sbalzata fuori dall’imbarcazione.
Per quel terribile incidente era stato indagato Per Horup, imprenditore danese.
Patteggia due anni
L’imprenditore danese, 61 anni, difeso dagli avvocati Filippo Schiavon e Jacopo Trevisan, ha patteggiato due anni di fronte al giudice per l’udienza preliminare Sergio Compagnucci, con la pena sospesa. L’uomo navigava con i suoi familiari su una Fairline Targa 43, la Bibi blue, tra Nettuno e l’isola d’Elba.
Stando a quanto ricostruito dalla super perizia affidata agli ammiragli Salvatore Carannante e Domenico Picone, nonostante i riflessi del sole basso all’orizzonte sul parabrezza del motoscafo, viaggiava con un assetto eccessivamente appoppato dell’imbarcazione. La prua infatti, era alzata di circa 6 gradi.
Con quel modo di navigare, Horup non poteva vedere la Vahinè I. Quando se n’è accorto, un minuto prima dell’impatto, era già troppo tardi. L’imprenditore, che viaggiava a una velocità di circa 20/22 nodi, non ha potuto effettuare alcuna manovra per evitare la collisione.
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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