MONTE ARGENTARIO. Alla fine aveva deciso di lasciare il borgo marinaro e trasferirsi in Emilia Romagna per ricostruirsi una vita, dopo che la sua era stata trasformata in un incubo dal suo ex. 

Ma anche nella città dove aveva scelto di rifugiarsi, ha dovuto fare i conti con un passato doloroso che sperava di essersi messa alle spalle. Perché lui, un uomo di 54 anni di Monte Argentario, si è presentato nel locale dove la donna aveva trovato lavoro, fingendo di essere amico dell’ex datore di lavoro della donna per farsi dare informazioni. 

Non contento, le inviava le foto del locale, alludendo al fatto che lui sapesse dove lei si trovava. Il 54enne, difeso dall’avvocata Lucia Scotto, aveva già patteggiato una pena per maltrattamenti. Ma la donna lo ha dovuto denunciare di nuovo. 

Anche questa volta, di fronte alla giudice Cecilia Balsamo, l’uomo ha patteggiato una pena di due anni, un mese e 10 giorni. Pena che sconterà lavorando per la parrocchia. 

Aggredita alla fermata dell’autobus

Il 6 aprile dell’anno scorso il 54enne era stato arrestato dai carabinieri che erano dovuti intervenire chiamati dalla donna. L’ex marito violento, ossessionato dalla gelosia, l’aveva raggiunta alla fermata dell’autobus dove aveva cominciato ad offenderla. Era con i suoi figli e con il fidanzato della figlia. 

Dopo averla ricoperta di insulti e offese, si era allontanato per poi tornare indietro e prenderla per il collo. Poi, le aveva strappato un’unghia. 

Pochi giorni dopo, la donna aveva fatto le valigie e se n’era andata in un’altra città. Ma lui l’aveva raggiunta anche lì. «Almeno so dove sei – le aveva scritto – e almeno se mi piglia lo schiribizzo vi vengo a fa gli auguri va a tutti e due». E ancora: «Quando ti vedo te lo dico in faccia quello che sei». 

Accusato di lesioni e maltrattamenti, l’uomo si è trovato di fronte alla giudice per l’udienza preliminare Balsamo: per 6 ore alla settimana dovrà lavorare in parrocchia e non potrà lasciare la Toscana. All’uomo è stato ritirato anche il passaporto.