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Comunità in lutto per la morte di Mattia e Leonardo

Tragedia sulla Scansanese: il 18enne si sarebbe diplomato tra poco, era un grandissimo appassionato di moto come Di Marte, l’uomo rimasto ucciso nel terribile incidente. I motociclisti chiudono la strada
A sinistra Mattia Cappellani, a destra Leonardo Di Marte con il pilota Troy Bayliss

SCANSANO. Trecento metri di strada, due moto per terra a grande distanza l’una dall’altra. I volti rigati dalle lacrime, il dolore esploso all’improvviso dopo lo schianto tra le due moto. 

Sono le 9.30 di domenica 2 giugno quando sulla strada provinciale Scansanese, tra Preselle e Pancole, una Ducati Panigale e una Yamaha Mt si scontrano, quasi al centro della carreggiata. Le due moto volano via, distanti l’una dall’altra, come i due motociclisti. 

La domenica mattina, la Scansanese frequentatissima dalle due ruote: qualcuno dà subito l’allarme, arriva l’ambulanza, l’automedica. Atterra Pegaso. Ma i soccorritori si devono arrendere: per Mattia Cappellani, 18 anni e Leonardo Di Marte, 38 anni non c’è più nulla da fare.  

Sul posto intervengono i carabinieri per i rilievi e i vigili del fuoco. La notizia del terribile incidente arriva subito a Scansano e poco dopo, su una delle strade più frequentate dagli appassionati delle due ruote, accorrono anche i familiari e gli amici delle due vittime. 

Un frontale sul rettilineo

È una tragedia che lascia senza fiato un’intera comunità, quella successa sulla strada Scansanese. Una strada che domenica 2 giugno veniva facile definire “maledetta”, a causa dell’ennesimo incidente mortale. 

Un’immagine del terribile incidente sulla Scansanese

Un incidente che stanno ricostruendo i carabinieri, arrivati subito, appena ricevuta la chiamata. Le due moto infatti si sarebbero scontrate quasi al centro della carreggiata, ma in un tratto rettilineo. Mattia Cappellani stava viaggiando in direzione di Grosseto. Leonardo Di Marte invece, era diretto a Scansano. 

Mattia e Leonardo avevano una grande passione, quella per le moto. Passione che domenica mattina li ha fatti incontrare su quella strada dove i loro corpi sono rimasti sull’asfalto, prima di essere trasferiti all’obitorio dell’ospedale

L’ultimo messaggio di Mattia all’amico

Mattia Cappellani, 18 anni, viveva a Pomonte con il babbo e le sue due sorelle. E con suo padre, meccanico, condivideva l’amore per le moto e per le auto. Aveva avuto le idee chiare fin da bambino: da grande avrebbe voluto continuare a lavorare in officina, tra viti, bulloni e pezzi di ricambio. 

Una bella immagine di Mattia Cappellani

E, ovviamente, viaggiare in sella alla sua due ruote.

Da poco aveva il foglio rosa della patente A2 e due mesi fa aveva acquistato la Yamaha Mt sulla quale viaggiava domenica mattina, quando è successa la tragedia.

«Sabato sera mi ha mandato un messaggio – racconta Jacopo, uno dei suoi migliori amici – per chiedermi se volessi andare con lui l’indomani a fare un giro in moto. Gli ho dovuto dire di no perché avevo le pasticche dei freni finite, da cambiare». Coetanei, amici. Ragazzi cresciuti a Pomonte, frazione di poche anime nel comune di Scansano che per stare insieme e divertirsi organizzavano cene, serate durante le quali ritrovarsi. E poi c’erano le moto, sulle quali cominciare a conquistare la libertà, con la spensieratezza dei loro 18 anni. 

Tra venti giorni Mattia si sarebbe diplomato. Studiava all’istituto professionale, per diventare meccanico. Due anni fa aveva avuto un altro incidente in moto. Ma, una volta finita la convalescenza, era saltato di nuovo in sella. 

Padre premuroso e maggiaiolo: Preselle piange Leonardo

Leonardo Di Marte aveva 38 anni e una passione smisurata per la Ducati. Insieme al babbo mandava avanti una ditta che svolge l’attività di elettricista. Artigiano, anche lui, così come Mattia. 

Di Marte si era candidato alle passate elezioni a Scansano nella lista che ha sostenuto la sindaca Maria Bice Ginesi ma non era riuscito a entrare in consiglio comunale. Cantava con i Maggiaioli d’Istia ed era padre di un bambino di 10 anni. 

Leonardo Di Marte

«Leonardo era molto attivo – ricorda la sindaca Ginesi – Era la persona che teneva i rapporti con la frazione di Preselle, dov’era amato da tutti». La notizia della tragedia avvenuta sulla Scansanese domenica 2 giugno è arrivata alla prima cittadina di Scansano mentre stava partecipando alla Festa della Repubblica a Grosseto. «Su quella strada servono più controlli – dice – non è possibile che ci siano più croci che curve». 

La strada chiusa dai motociclisti

La notizia del terribile incidente è arrivata in pochissimo tempo nelle due comitive di motociclisti delle quali facevano parte Leonardo e Mattia. 

Il racconto degli amici di entrambi, è identico. «Sapevo che era in moto – dice Jacopo, l’amico di Mattia – quando ho letto che c’era stato quell’incidente ho provato subito a chiamarlo e come me anche gli altri amici». Lo stesso hanno fatto i motociclisti amici di Leonardo. Ma entrambi i telefoni, suonavano senza che nessuno potesse rispondere. 

In cinque o sei motociclisti, domenica mattina, hanno chiuso la strada mettendo un triangolo di fortuna in mezzo alla carreggiata, davanti all’azienda vitivinicola che si trova a trecento metri dal luogo dell’incidente. Un modo per dare una mano ai soccorritori ed evitare che auto, moto e bici, arrivassero sul luogo del tragico incidente. La strada è rimasta chiusa per oltre due ore. 

«Ho chiamato anche la polizia municipale – dice uno dei centauri – ma mi hanno detto che non era territorio loro. I carabinieri erano sul posto per i rilievi, ci siamo messi a deviare il traffico e dare indicazioni. È stata una tragedia che ci ha segnati tutti profondamente». 

 

Autore

  • Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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