GROSSETO. «Sono venute due persone a cena, mi hanno detto che erano qui per solidarietà»: a parlare è Bruno Mulas, affacciato sulla soglia della sua trattoria, il Movida, in piazza Martiri d’Istia. A separarlo dalla rete che delimita il cantiere per il rifacimento della pavimentazione della piazza, c’è poco più di un metro.
Da due giorni, i lavori si sono spostati verso il locale: i tavoli e le sedie, i vasi di fiori e i clienti sono stati spostati in via D’Azeglio. Ce ne sono sette di tavoli, poco meno sono quelli dell’altro locale, dirimpettaio di Mulas. «Il mio ristorante è praticamente impossibile da vedere – dice – Abbiamo cercato di risolvere mettendo qualche cartello sulle recinzioni del cantiere, ma il calo dei clienti si è già fatto sentire. E la possibilità che ci ha dato l’amministrazione, di spostare i tavoli o lo sconto sul pagamento della Tosap, il suolo pubblico, non basta certo per pareggiare i conti».
Tempi incerti e disagi
A far scuotere la testa ai commercianti che hanno i locali che si affacciano nel perimetro di centro dov’è già cominciata la realizzazione della pavimentazione, sono i tempi per la chiusura dei cantieri. Un mese e mezzo per ciascuno stralcio, 8 mesi in totale.
Sabato 1° giugno, gli operai della ditta che ha vinto l’appalto erano al lavoro. «Quello che mi ha fatto arrabbiare di più – dice Mulas – è che mi sono ritrovato la rete del cantiere davanti al ristorante venerdì 31 maggio, la mattina, senza preavviso. Ho dovuto togliere tavoli e sedie, che ora sono la metà, ma avevo già fatto la spesa come se il locale potesse stare aperto con i soliti coperti di sempre. Qui davanti, poi, nonostante la strettoia, passano con le bici e se noi usciamo con i piatti, si rischia in due».
I lavori nella piazza, se tutto andrà secondo il cronoprogramma, dovrebbero finire entro il 30 giugno. «Ma la certezza non ce l’ha nessuno – aggiunge Mulas – e io non posso nemmeno programmare le serate di musica che organizzo ogni anno».
Il Comune, per cercare di sopperire in parte ai disagi che sono stati creati agli esercenti, con i quali nei mesi scorsi sono stati fatti diversi incontri, ha concesso di utilizzare altri spazi per sistemare i tavoli e ha scontato una rata del pagamento della concessione di suolo pubblico, ovvero tre mesi. Misura, questa, considerata insufficiente. «Pago la Tosap per 12 mesi – dice Mulas – e alla fine ne usufruisco per metà anno o poco più».
Tra poco, quando dovrà essere rifatta la parte di pavimentazione davanti al locale, i lavori arriveranno sulla soglia del ristorante. «Temo che dovremmo chiudere – dice – Spero solo che durino pochi giorni».
Residenti incivili gettano la spazzatura nei bidoni dei locali
Mulas ha segnalato la presenza del suo locale come poteva e come lui hanno fatto gli altri gestori che si trovano nell’area dei lavori. Dalla piazza, dovrebbe essere tolta anche l’aiuola rialzata davanti al palazzo della Provincia.
Ma con la delimitazione dell’area di cantiere, sono rimasti intrappolati anche i cassonetti per i rifiuti utilizzati dai residenti della zona. Per andare a gettare i sacchetti della spazzatura nei cassonetti in via Palestro, gli abitanti dovrebbero fare il giro, visto che l’accesso da piazza Martiri d’Istia è chiuso. Dovrebbero quindi passare da via Paglialunga e tornare indietro da via Palestro.
Pochi passi, che però sembrano aver reso incivili chi non vuole farli. E approfitta dei contenitori dei locali, quelli messi sulla strada per raccogliere bottiglie e bicchieri di plastica, per gettare i propri rifiuti. Un malcostume, questo, che se ora è esploso con la chiusura dell’accesso ai cassonetti da piazza Martiri d’Istia, a volte si verifica anche durante l’anno.
Come chi, ad esempio, esce da casa e getta il sacchetto dell’immondizia direttamente nel cestino che si trova lungo la strada. Con buona pace della necessità di fare la raccolta differenziata e degli ispettori ambientali.
Nessun ritrovamento archeologico, l’assessore: «Avanti con i lavori»
A seguire passo dopo passo lo stato dell’arte dei cantieri aperti in centro è l’assessore ai Lavori pubblici del Comune Riccardo Ginanneschi che proprio venerdì 31 maggio era in piazza Martiri d’Istia con il soprintendente ai beni archeologici per un sopralluogo. «Sotto alla pavimentazione non è stato trovato nulla di interessante – spiega Ginanneschi – quindi i lavori vanno avanti. I tempi sono quelli previsti».
Partirà, a breve, il cantiere per il rifacimento di via Fossombroni. E a luglio sarà la volta di via Saffi. «Capisco il disagio che stanno provando sia i commercianti che i residenti – aggiunge l’assessore ai Lavori pubblici – ma è anche vero che questi lavori andavano fatti. Quando saranno finiti ne trarremo tutti beneficio, l’importante è che ora il cantiere possa andare avanti senza fermarsi».
I disagi dureranno fino alla fine dei lavori, anche se l’amministrazione comunale sta cercando di mitigarli il più possibile. «Questi lavori erano necessari – dice ancora l’assessore – e non più rinviabili. Otto mesi sono un tempo che non permette una programmazione differente. Se si fosse cominciato in inverno, si sarebbe comunque arrivati all’estate e non sarebbe cambiato nulla. L’importante ora è che vadano avanti senza intoppi, com’è successo fino ad ora».
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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