GROSSETO. Le rassicurazioni da parte dell’Esercito sono arrivate. Ma anche la certezza che l’allevamento dei cavali del Cemivet sarà trasferito a Montelibretti. Resterà a Grosseto tutto il comparto cinofilo, resteranno anche una parte dei cavalli e sarà rafforzato il servizio di ippoterapia svolto insieme alla Croce Rossa.
Ma l’allevamento dei cavalli sarà spostato a Montelibretti. È questo il quadro disegnato dal comandante logistico dell’Esercito, generale di Corpo d’armata Mauro D’Ubaldi che mercoledì 22 maggio ha incontrato il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna in Municipio.
Via l’allevamento dei cavalli
È stato durante il colloquio con il comandante D’Ubaldi che è stato posto l’accento sul progetto di “Valorizzazione del comparto equestre di Forza Armata”, coordinato dallo Stato Maggiore dell’Esercito, con lo scopo di razionalizzare la fase allevatoriale dei cavalli.
L’allevamento dei cavalli per l’Esercito, storicamente al Cemivet, verrà affidato alla Scuola di Cavalleria dell’Esercito, istituto custode delle tradizioni e dell’organizzazione della componente equestre. E quindi, l’allevamento sarà trasferito a Montelibretti.
«Questo progetto non va considerato in alcun modo a detrimento del Centro militare veterinario di Grosseto – si legge nella nota inviata dal Comune – che peraltro lo Stato Maggiore identifica come parte attiva del processo in atto». Il sindaco infatti, ha ricevuto rassicurazioni su come non sia al momento previsto alcun piano di depotenziamento organico del Centro, poiché continuerà a essere referente per il mondo cinofilo militare e a inquadrare una componente equestre, la cui dimensione e tipologia, attualmente allo studio, saranno messe a sistema con quella del Centro militare equestre di Montelibretti.
Un centro nazionale per l’ippoterapia
Inoltre, il comandante logistico ne ha prefigurato il possibile potenziamento nel ruolo di Centro nazionale militare per l’ippoterapia, attività che viene svolta al Cemivet grazie alla preziosa collaborazione della Croce Rossa.
Il generale D’Ubaldi ha commissionato apposito studio al comandante del Cemivet, per rendere possibile e sostenibile questo obiettivo.
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