Pronto soccorso senza Oss, gli infermieri alzano i toni | MaremmaOggi Skip to content

Pronto soccorso senza Oss, gli infermieri alzano i toni

Otto degli undici professionisti si sono rivolti alla Commissione di conciliazione della direzione territoriale del Lavoro: sono loro a dover dare da mangiare ai pazienti non autosufficienti o lavarli e cambiare le lenzuola
Il pronto soccorso dell’ospedale di Pitigliano

GROSSETO. Devono rispondere al campanello del pronto soccorso, devono occuparsi di cambiare le lenzuola ai letti, lavare e dare da mangiare ai pazienti non autosufficienti. Compiti, questi, che spettano agli operatori socio sanitari ma che al pronto soccorso dell’ospedale di Pitigliano vengono svolti, da vent’anni, dagli infermieri

Otto di loro – in totale sono 11 quelli impiegati al pronto soccorso – assistiti dagli avvocati Andrea Formiconi e Paolo Bastianini – si sono rivolti alla Commissione di conciliazione della Direzione territoriale del lavoro di Grosseto. Per chiedere che l’Asl Toscana Sud Est ponga finalmente fine a questa situazione. 

Niente Oss al pronto soccorso

Sono due gli infermieri e due i medici in servizio per ogni turno al pronto soccorso dell’ospedale di Pitigliano. Dove, però, non sono mai stati presenti gli operatori socio sanitari. Personale, quest’ultimo, che ha specifiche mansioni che vengono svolte invece dagli infermieri. 

Non solo mansioni infermieristiche, quindi, come occuparsi del triage e assistere il paziente insieme al personale medico, ma anche quelle che sarebbero assegnate agli oss.

Gli infermieri, insomma, rispondono al campanello della porta di ingresso al pronto soccorso, puliscono e cambiano le lenzuola dei letti dei pazienti, provvedono alla pulizia e all’igiene personale degli stessi oltre che al loro allettamento e alla loro barellatura. 

Devono poi somministrare il pasto ai pazienti non autonomi, provvedere al trasporto dei campioni in laboratorio e allo svolgimento di altre mansioni proprie del settore alberghiero.

In ambulanza e sull’automedica durante le emergenze

Chi degli infermieri, poi, ha anche seguito la formazione specifica per il servizio di emergenza, quando c’è bisogno, esce con il medico con l’ambulanza e l’automedica

Una situazione questa, che va avanti da oltre 20 anni. Fino ad oggi – lamentano gli infermieri – la direzione sanitaria ha dato alcune rassicurazioni che però sono state disattese. 
Gli infermieri denunciano che tale situazione non solo provoca loro un danno da demansionamento, ma comporta anche un evidente peggior servizio ai pazienti.
«L’istanza alla Commissione di Conciliazione – dicono –  è stata presentata già da diversi giorni, ma ad tutt’oggi la dirigenza della ASL Sud Est non ha dato alcun riscontro».

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